Autore: Enrico Luschi
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24 ottobre 2024
Ave villici! Il 23 di Ottobre, sebbene fosse stato comunicato alle masse con un preavviso di ben 5 ore sull'orario di svolgimento, finalmente sono riuscito a sentire Mazzieri e la sua proposta. Ho infatti presenziato alla riunione indetta a Firenze. Ebbro di entusiasmo mi dirigo verso la sede Coni di via Irlanda: mi prometto di stare zitto e buono, da mero auditore. Anche perché, onestamente, se alla prima domanda qualcuno mi rispondesse “Oh, ma te che cazzo vuoi?” farei fatica a dargli torto. Arrivo e noto come il team Mazzieri non sia al completo, ma assai ben rappresentato: Centrone, Natale, Sgnaolin e altre due persone che non so chi siano. La serata inizia con meno di 10 spettatori presenti, molti dei quali sono ancora coloro che popolavano il microcosmo del tragico baseball fiorentino 15 anni fa. Qui la rottamazione non ha fatto breccia, vedo. Mazzieri inizia la funzione con il rito dei due minuti d’odio verso Totoni Sanna, reo di aver cambiato casacca ad un mese dalle elezioni, evidentemente un problema nazionale più sentito di quanto credessi, visto che non si parla d’altro da una settimana. Poi un’invettiva contro la Fibs che, a 27 giorni dall’elezione delinea il Campionato 2025. Affermazione fattualmente falsa: che il Campionato 2025 sarebbe stato ad 8 squadre si sapeva da inizio stagione, tanto è vero anche io, emerito signor nessuno, sapevo che qualificandosi al turno di quarti di finale, Reggio Emilia e Nettuno si erano garantite l’accesso alla Serie A 2025, come stabilito appunto ad inizio stagione. Come è possibile che Mazzieri non lo sapesse? Stento a capire la polemica, vorrei intervenire per capire esattamente quale sia lo scandalo nel confermare a Ottobre quanto stabilito a Gennaio, ma evidentemente non ho capito qualche passaggio io. Capirei ci fosse stato un qualche stravolgimento, ma francamente mi pare una polemica costruita sul nulla. Poi una frecciata verso chi, il giorno dopo la sua candidatura, gli ha chiesto il programma (proprio non deve essergli andata giù questa mancanza di rispetto, che tuttora mi vanto di aver inaugurato in beata solitudine a Marzo). Poi un’importante premessa: non parlerà di cifre e di soldi, perché non è abituato a vendere sogni e perché Sbardolini (commercialista e candidato) gli ha detto che dal Bilancio non riesce a capire dove siano i soldi da poter riutilizzare. Curioso, eppure il compenso per i Manager delle Nazionali (per dire) è indicato chiaramente, i costi della CONX anche, di produzione televisiva pure: Cristo santo, mi rifiuto di pensare seriamente che un commercialista non sappia estrapolare questi dati dal Bilancio Fibs. Inoltre sarebbe proprio per non vendere sogni che servirebbero date, cifre e numeri riscontrabili, ma ormai la nave è salpata e capisco che assisterò di fatto ad uno spettacolo, la mia attenzione si sposta più sulle reazioni della scarna platea che su quel che dice Mazzieri. La mia serata praticamente finisce qui: viste le premesse, specialmente l’ultima, è chiaro che sarà una serata all’insegna delle buone intenzioni, buoni propositi e fuffa elettorale. Con l’animo in pace ascolto l’omelia: Mazzieri tiene a farci sapere che non aveva alcuna intenzione di candidarsi, ma la richiesta giuntagli dai alcuni dei componenti del gruppo gli ha fatto decidere di bere l’amaro calice per il bene di noi tutti, anche degli ingrati infedeli. Da quel che dice, mi par di capire che il primo giro per l’Italia, da Marzo a Settembre, sia servito per farsi un’idea della situazione ed ascoltare le richieste e le esigenze delle società: ergo, fino a Settembre un programma non c’era, con tanti saluti a chi per mesi sui social si è speso a dichiarare il contrario con toni piccati e a dar dell’ebete a chi osava chiedere lumi. Ci sono alcune slide, proiettate sul muro della saletta, le prime sono una serie di buone intenzioni, frasi fatte e blablabla che andrebbero bene per qualsiasi candidato a qualsiasi federazione (colgo fior da fiore: “Dobbiamo trasmettere i nostri valori”, “La Federazione deve saper ascoltare la base”, “Ricreare entusiasmo per rilanciare il movimento” e via di questa solfa), la prima cosa che mi coglie l’occhio è “l’obbiettivo (si, lo scrivono con due b) di creare il campionato invernale di Baseball5”, sport che pare sia esploso in tutto il mondo. Mentre Mazzieri parla guardo al volo online e nessuna società in Toscana ha la formazione di Baseball5. Eppure siamo anche in una regione non secondaria per questo sport, con anche una “grande” città -appunto Firenze- dove attingere. Chissà Mazzieri se si farà carico anche di costruire le società e trovare tecnici e giocatori, per organizzare il campionato. Una parte interessante sullo Sviluppo dell’Atleta a Lungo Termine, spiegato a sommi capi e che lascia diversi sguardi perplessi, ma che -senza alcuna ironia- mi sembra il primo vero punto messo a segno da Mazzieri in tutta la serata. Speravo sviluppasse maggiormente il concetto, ma evidentemente si era reso conto degli sguardi nel vuoto degli altri ascoltatori. Non richiesto e modesto consiglio dall’ultimo dei cretini: credo sia la strada giusta per fare qualcosa di buono, ci spingerei maggiormente. Oh, per onestà gli riconosco una certa bravura nel tenere l’attenzione e condurre la comunicazione, a prescindere da tutto. Si passa poi ai Campionati, obbiettivo (mi adeguo) 3 partite da 9 inning. Personalmente sono contrario (il double-header per me è un rutto in chiesa), ma quel che penso io è irrilevante, finalmente si conosce l’intenzione di Mazzieri. Non capisco perché ci voglia un lasso temporale del genere per tornare ai 9 inning e ai 3 incontri ma non stiamo a spaccare il capello. Segue uno strano discorso sulla normativa AFI: Mazzieri si dice interessato a cambiarla, ma non dice come. Non è che non lo abbia capito, proprio non l’ha detto: non ha detto che la normativa è X e noi vorremmo fare Y, solo che “dovrebbe essere rivista”. Incredibilmente nessuno chiede nulla: eppure ci sono almeno due presidenti di società che hanno giocatori stranieri/oriundi. Non si perde occasione, ovviamente, per smerdare l’attuale dirigenza FIBS per l’oscena proposta -fortunatamente bocciata- di qualche giorno fa di equiparare gli atleti in base non alla formazione ma al passaporto. Però come in un flashback mi rivengono in mente le annate spese da Fraccari, Schiroli e lo stesso Mazzieri a dirci che il concetto di “oriundo” era barbaro perché avevano il doppio passaporto e quindi erano cittadini italiani come gli altri, addirittura uno (mi pare fosse Ceriani) che piangeva quando sentiva l’Inno di Mameli e le nostre critiche erano indegne. Quanti ricordi. Valga un articolo per tutti, il primo che ho trovato, non è il migliore: https://www.fibs.it/it/news/marco-mazzieri-orgoglio-azzurro Un tempo Mazzieri esprimeva concetti come: “ tutti i giocatori che vestono la maglia dell'Italia sono Italiani a tutti gli effetti, con gli stessi diritti miei e tuoi. E poi, credo che sia ora di finirla con queste storie. Il mondo di oggi non è quello di 30 anni fa, forse qualcuno non se ne è accorto o fa finta di non capire .” Ora invece siamo a fare fini distinguo su AFI, passaporto, tutela dei vivai. Eh, davvero, quanti ricordi. Giovanili, oltre al blablabla di prassi, alcune proposte: l’estate i tornei (che “sono sponsor per le società”) devono far parte di un calendario organizzato a livello centrale dalla FIBS. Ora, ammesso che sia normale che la FIBS sventoli bandiera bianca e appalti l’attività giovanile per 2 mesi alle singole società (a me non pare normale, sinceramente) il massimo della proposta è una piattaforma (leggasi un sito) per calendarizzare al meglio il tutto? Inoltre la proposta pare copiata pari pari da quella di Sforza: succedono anche di queste a non voler parlare per mesi. L’idea per prima, almeno pubblicamente, l’ha tirata fuori Sforza. A Cesare quel che è di Cesare. Fallimento totale del Progetto Prime Basi (onestamente non so cosa sia, chiedo scusa ma 15 anni di distacco non si colmano in 8 mesi), “costato 50.000 euro”. Ah, ma allora si parla di cifre e si possono anche trovare nel Bilancio! Con cosa sostituirlo e come impiegare quei 50.000 risparmiati non si sa. Qualche accenno di nuovo al Baseball5, da usare come aggancio, data la semplicità e la maggiore facilità di gioco. Oltreutto, ci dice Mazzieri, “si presta bene alle feste, alle sagre, alle piazze piene con la musica e gente che fa confusione”. Io continuo a reputarla una specie di palla21, tanto in voga a Torniella, Ceciano, Tirli e altre località che non so in quanti conoscano. Però magari ha ragione Mazzieri. Per tutelare i vivai però non si ferma qui, il nostro: un sistema piramidale di Under 18: 3 in C, 2 in B, 1 nella serie “che sarà sotto alla Serie A” (chiamarla A2 è brutto?). A roster? Nel lineup? Non si sa, tanto è uguale, si sa solo che precludono la promozione. Non sono neanche obbligatori, quindi ipoteticamente virtuali. Questo permetterebbe di far disputare almeno due partite a settimana ai ragazzi, a quanto sembra. Non sia mai che si sciupi il livello di una partita di Serie B, per dire, che mi immagino assai avvincente e coinvolgente. C’è anche l’intermezzo comico quando Mazzieri lancia l’idea di azzerare le tasse gara per le giovanili (con un bilancio in attivo di ben 18.000 euro mi pare un’ottima idea andare a toccare una delle maggiori voci di entrate, se si esclude la mucchina ministeriale), un dirigente di una squadra lo interrompe “Ma non paghiamo mai le tasse gara per le giovanili, non ci sono mai gli arbitri”, interviene subito la Centrone che rilancia “Allora vogliamo più arbitri”. Come diceva Cetto, se in questo ospedale ci sono i topi, allora noi porteremo i gatti! Comunque da questa involontaria gag nasce, totalmente in maniera casuale e da un dirigente (non da Mazzieri), un’idea che mi trova favorevole: chiunque frequenti il corso di tecnico deve arbitrare necessariamente anche 10 partite delle giovanili prima di poter sostenere l’esame, ovviamente con relativo rimborso di 30 euro. Mi pare una buona idea, ma vi invito nuovamente a leggere come sia nata. Nazionali: tutto uno schifo, a partire dalla Maggiore con la quale “qualcosa dovrà essere fatto”. Le vittorie sono frutto del caso, perché la Juniores ha avuto la fortuna di avere un pitching staff eccezionale. Mica come quando c’era lui a vincere l’europeo Juniores, con Pizziconi, Ularetti, Panerati, Vaglio, Sambucci (e se non ricordo male anche D’Angelo e Liddi, ma su questi ultimi due non ci giurerei) etc etc. Ha avuto culo Trinci. Accademia: Mazzieri non si spiega perché sia stata chiusa Tirrenia, eccellenza della gestione Fraccari. Ora, io sull’Accademia, su cosa fu, come fu gestita ed i risultati che ha dato già ci ho scritto, non ho voglia di tornarci sopra. Comunque sia l’idea è fare un bella analisi costo/benefici delle attuali 12 Accademie Regionali che costano 15-20.000 euro all’anno -non si parla di cifre e non si dove cercarle nel bilancio, s’era detto?- e ottimizzarne la gestione. L’attuale Presidenza Fibs pare essere intenzionata a riaprirne una (pare a Nettuno), ma va bene attaccarla quando si parla della chiusura di anni fa, la riapertura viene totalmente ignorata: bisogna ottimizzare la gestione delle Accademie Regionali, che 2 minuti prima non si capiva perchè avevano preso il posto di Tirrenia. Boh, qualcosa mi sfugge, ma vedo tutti tranquilli e allora sarò di nuovo io lo scemo che non capisce un cazzo. Dopo una breve discussione, con uno dei pochi punti positivi di tutta la serata, ovvero sia la totale apertura dei try-out (quelli che Sforza vuole abrogare) con la Centrone si arriva all’accordo “Potremmo farne 4 Baseball e 4 Softball, eh?”. Parlando di softball a Mazzieri “piacerebbe chiamare un pitching coach giapponese”, uno così a caso, e che non ho capito bene a fare cosa. Rimango spiazzato, pare tutto un’improvvisazione del momento. Ultimo passaggio sulla comunicazione, Mazzieri si lancia sulla povertà dell’aspetto comunicativo del mondo del baseball italiano, da sempre ricurva solo sull’ambiente interno e mai rivolta verso l’esterno. Lo fa di fronte ad una platea di società che non hanno nemmeno il sito aggiornato e le pagine social appena appena più passabili. Per carità di patria evito commenti sul sito di Conto Pieno e sul tenore dei messaggi pubblicati sui social nel corso del tempo da Natale e consorte. Ne cito solo due, tra i tanti che da mesi mortificano la discussione: 1) Potrei iniziare questo post parlando di quello che “non sono” o “non hanno fatto” gli altri. Credo però che sia più doveroso e costruttivo parlare di chi si sta mettendo in gioco e che non ha paura di cambiare davvero, utilizzando quello che ha sempre messo in campo durante la sua carriera prima di giocatore, poi di allenatore, poi di fondatore di un Accademia internazionale, e che per questo si è conquistato il rispetto del Baseball che conta. Parlo di valori come lealtà, integrità morale, rispetto, determinazione, RESPONSABILITÀ delle proprie scelte… Per qualcuno può essere troppo, Per qualcun altro incomprensibile perché il proprio vissuto non è sufficiente a capire chi sia stato Marco Mazzieri in questo ambiente . Ma se tutti quelli che lo hanno conosciuto ai livelli in cui è arrivato, se si è conquistato il rispetto della WBSC, MLB della NBP e della IABF, forse sarebbe il caso che gli fosse data la possibilità di cambiare quello che può essere cambiato. 2) Grande, opportuna e credibile candidatura…unica in grado di far recuperare dignità ad un movimento alla canna con il gas… alcuni commenti (fortunatamente pochi) di chi non ha passato, cultura e la minima idea di cosa debba rappresentare uno Sport con “S” maiuscola non fanno altro che confermare il livello cui è stato trascinato questo movimento… Attonito da questa serata al limite del dadaismo torno a casa con la convinzione di aver perso due ore. Mi aspettavo di più, mi aspettavo di meglio. Come sarebbe stato bello se Mazzieri si fosse presentato con meno discorsi e con un accordo fatto e finito (operativo da subito in caso di elezione) con un Tom House, un Kevin Wilson -o scegliete voi chi tra chi davvero vive di baseball- per rifondare il settore tecnico e formare i formatori, affidandogli il CNT. O con la Wendelstedt Umpire School per fare la stessa cosa con il settore arbitrale ed il CNA. Anche perché altrimenti è inutile sbandierare l’amicizia con questo e con quello. Che avesse proposto un podcast o una trasmissione su YT, che costa meno delle trasmissioni patetiche viste quest’anno (si faccia dire quanto costano a bilancio, peraltro, altro che i 50.000 euro di Prime Basi che tanto lo hanno indisposto) e che se funziona magari fa recuperare anche due spiccioli. Magari avesse proposto anche di utilizzare quel piccolo risparmio tra YT e la produzione di partite a cazzo per acquisire i diritti e tradurre un manuale (tecnico, dirigenziale, quel che sia) da fornire ai tesserati quale percorso formativo o semplicemente "cultura". Che avesse proposto una riforma seria della normativa AFI che, sommata magari ad un costo di cartellinamento spropositato per la miriade di mezze calzette (che raccattiamo ogni anno da Rookie League o dalla Lega Spagnola, se non inattivi direttamente), avesse forzato le formazioni di massima serie a giocare con italiani veri. E vaffanculo se per 3 anni si fossero presi schiaffi ovunque, si prendono ugualmente, almeno prendiamoli con i nostri e spendiamo quelle due lire che servono a tesserare polmoni in attrezzature, infrastrutture, formazione, marketing o quel che sia. Se non ci arrivano da sole le società, e non ci arrivano, che le forzi la Federazione indirettamente. Mi sarebbero bastate 3 o 4 cose per rimangiarmi, rosso di vergogna, quanto ho scritto in questi mesi, e invece…