Una settimana in meno

Enrico Luschi • giu 13, 2024

Autopsia settimanale del basegoal italiano

Ave villici!

Scusate il ritardo ma questa settimana ho avuto tanto tanto da fare ed il tempo per erudire quei pochi disperati che si allietano nella lettura delle mie opinioni sul derelitto mondo del baseball italiano riesco a trovarlo solo adesso. Dunque lesti, non c’è tempo da perdere: iniziamo l’autopsia.

Partiamo subito con il nuvo ingaggio in terra maremmana: questa settimana è  stato il turno del BSC che finalmente si rende conto di non poter andare avanti con un solo ricevitore (è bastato il girone di andata, non abbiate troppa fretta anche voi) e corre ai ripari ingaggiando un SOGGETTONE del baseball italiaco: Beau Maggi, che dovremmo conoscere -pare- perché è fratello di Drew Maggi, il giocatore diventato famoso per essere arrivato in Major League dopo una trafila Minor infinita.

Spendiamo due parole sul nuovo acquisto del “Grossetino”: la sua non brillantissima carriera sarebbe finita nel 2014, dieci anni fa. Carriera modesta, peraltro: tre stagioni nel farm system dei Royals, 70 partite in totale, media battuta vita .186, con picco massimo che non arriva a .210. Con un curriculum come questo, dopo 3 anni di sospetta inattività (comunque non nel mondo pro o indy) arriva la chiamata del Godo, in A2, dove il nostro sfoggia la portentosa slash di .273/.431/.455, con questi numeri viene chiamato a Bologna come backup catcher l’anno successivo. Gioca solo 14 partite ma conquista comunque la chiamata in azzurro al torneo Super6, perché una maglia azzurra non si nega a nessuno di questi ragazzi tanto tanto legati alla terra degli avi (mica come i ragazzi italiani, insensibili nichilisti che non sono altro: lo battano -pagati- loro 273 in A2, poi vedrai che li chiama Bologna e vanno al Super6). Da allora il nulla, fino a quando non riceve la chiamata del BSC, che lo schiera subito in campo ed il buon Beau ripaga subito la fiducia con uno squillante primo trittico chiuso ad 1/8 con appena 4 K. Impiegato in due partite su 3 come DH ed in una come catcher, ha sostanzialmente chiuso spazio ad un altro ragazzo tirato su dal vivaio (Tiberi o chi per lui, il nome è secondario).

Ormai anche la novellina del BSC frutto del vivaio inizia ad essere più una burletta che altro, visto che nel lineup titolare trovano spazio i soli Cinelli, Funzione (almeno per il momento, in attesa del rientro del brillante Alomà, poi culo a strisce garantito, chè c’è da arrivare penultimi) e Cappuccini, poiché gli altri slot sono occupati da  Sellaroli, Giordani e Mercuri -che sono originari di Nettuno- più i vari ascari ingaggiati da oltreoceano (Maggi, Alomà e Leonora). La cosa ironica è che questo viavai di mercenari è fatto solo ede esclusivamente per giocarsi il penultimo posto del girone. Intanto però una buona notizia: Rodriguez, tagliato dopo appena due trittici con i maremmani, ha trovato ingaggio nuovamente in Sardegna. Son sempre commoventi le storie a lieto fine, non trovate? Mai peraltro che se ne “bruciasse” uno di questi, la seconda opportunità c’è sempre e si avviano carriere italiane decennali.

La settimana peraltro è quella del buonumore, perché addirittura il BBC riesce a vincere una partita, a Parma, nonostante gli sforzi di Oberto. Comunque nessun problema, la squadra si è rimessa subito in carreggiata e ne ha prese un cesto ed un paniere in Gara 2 e 3, portando il record stagionale alla clamorosa cifra di 2-16. Adesso non rimane che aspettare il colpo di mercato della settimana per festeggiare questo avvenimento, magari qualche bel pitcher del campionato tagiko, inattivo dal almeno 2 anni perché altrimenti non vale.

Ma questa settimana è stata invece enfia di notizie, partiamo dalla prima, una bella intervista a Mike Piazza, il Manager della Nazionale Azzurra, colui il quale in un biennio è riuscito a perdere il pass per le Olimpiadi e a regalarci -pensate- addirittura il 9° posto al Campionato Europeo, il peggior piazzamento nella storia della nostra Nazionale. Però ha vinto una partita al WBC e ci tiene tanto tanto tanto ai colori azzurri. Notizia nella notizia, l’articolo proviene da baseball.it, che questa settimana spara un sacco di cartucce. L’intervista rinverdisce alcuni grandi classici del baseball Italiano: le Major in Italia (ma non le aveva promesse anni fa l’attuale Presidente della Federazione Mondiale?) e lo Stadio di Roma. Sembra incredibile, ma siamo nuovamente alle Major in Italia e lo Stadio di Roma: lasciai il baseball italiano 15 anni fa che Fraccari si faceva ridere in viso per continuare a fare ste fughe in avanti ed adesso risiamo a bomba, ma almeno ce le dice Piazza.

Piazza poi ci informa che all’Harlem Week andremo con ragazzi di 18-21 anni e “potremmo non avere grandi risultati”, perché “il suo sogno è far crescere una squadra italiana nativa in ogni posizione, poi possiamo avere un giocatore con doppio passaporto qua e là”, ma poi si legge che, alla fin fine, l’importante è vincere perché altrimenti i soldini della mucchina Coni finiscono. Quindi, tante belle chiacchiere, ma oriundi a gò-gò. Magari all’Harlem Week (che non conta una minchia) vadano i ragazzi italiani, ne buschino anche dall’Azerbaijan, così almeno si ha la scusa poi per chiamare qualche scappato di casa d’oltreoceano. Oh, e intendiamoci: bene che sia così, fin quando ai ragazzi italiani va bene essere trattati così. Agli zoppi grucciate.

Nel corso dell’articolo poi si legge di due iniziative interessanti in collaborazione con i Royals e la Tampa University, chi vivrà vedrà. Strano però che Piazza (e di riflesso la FIBS) se ne siano accorti adesso e proprio nell’anno delle elezioni federali. A voler pensar male verrebbe quasi da pensare che siano i soliti blablabla. Parole, poi vedremo i fatti se saranno consequenziali, ammesso che l’interesse per questo sport continui, visto che nonostante i buoni proprositi sono ormai completamente disinteressato dell’aspetto agonistico. Del resto se a voi va bene vedere due squadre (costruite senza alcuna logica) giocare 7 inning, alle 16.30 allo schianto del sole, che mettono insieme 6 errori, 7 basi, 3 lanci pazzi ed un colpito (e un bunt ovviamente) fate voi, non vi rubo spazio sugli spalti.

Poi baseball.it rincara la dose con un grande articolo dedicato a Winfield, che viene a fare le vacanze in Italia (pensate un po’) e -tenetevi forte- ama le Cinque Terre, anche se quest’estate andrà a Sorrento.

Ma il vero articolo di baseball.it che voglio analizzare un po’ meglio è questo: https://www.baseball.it/2024/06/05/mlb-8-italiani-per-lo-european-development-tournament

Sembra una buona notizia in realtà è un disastro. Vediamo: 8 atleti sembrano un buon numero, ma in realtà è più che un dimezzamento rispetto alla precedente edizione. Nel 2019 ne portammo 17, a questa solamente 8, dei quali nemmeno tutti (anzi praticamente nessuno) ha trovato lo straccio di un posto da titolare in quella tristezza che è la Serie A 2024. Nel 2019 solo l’Olanda portò davanti agli scout MLB più atleti di noi (21), adesso in Europa tutti fanno meglio tranne Austria, Svezia, Slovacchia, UK, Norvegia, Belgio e Bulgaria, nazioni non proprio trainanti del movimento continentale. Inutile poi stare a vagheggiare di Europei, Coppe dei Campioni e amentià varie: il disastro è in queste cifre.

Comunque popolo gioisci, manca una settimana in meno all’Avvento del Celeste Mazzieri.

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