Un mese vissuto alla grande

Enrico Luschi • 17 luglio 2023

Non vi si può lasciare un attimo soli che non ci capite più un cazzo.

 Ave villici!

Ùcome va questa frizzante estate italiana, eh? Tutto bbbuono? Come è andato questo mesetto? E’ stato un mese abbastanza ricco di avvenimenti importanti, quindi eccomi qua a dirvi come la dovete pensare su determinate cose, altrimenti siete veramente delle teste di minchia.

Forza allora, partiamo. Solito format: data dell’evento e breve descrizione, ormai mi ci sono affezionato. Tanto comunque io scriva voialtri insensibili non mi cacate, quindi almeno faccio come cazzo mi pare e mi sento bullo.

14 Giugno: la vispa segretaria del PD Ellishlain ha la brillante idea di andare in piazza da Sua Gratuità Ciuseppi Conte a farsi portare dentro a polemiche atte solo a pestare qualche bel merdone qualsiasi cosa si dica/faccia in seguito. Che lince, la Elli! Chissà come mai prendeva il 3.5% con Articolo1. Per parlare a ragion veduta sono andato a recuperarmi proprio il manifesto grillino. Eccoli qui: 1 Difesa dei principi previsti dal decreto dignità approvato dal Governo Conte 1, Lega/M5S, il Pd ha votato contro in Parlamento, segretario Zingaretti. 2 No all’invio di armi all’Ucraina, il Pd ha sempre votato a favore, dal governo Draghi ad oggi, segretari Letta e Schlein. 3 Difesa del reddito di cittadinanza introdotto dal governo Conte 1, il Partito Democratico ha votato contro in Parlamento, segretario Zingaretti. 4 No all’abolizione del reato di abuso d’ufficio, da anni i sindaci del Pd sostenuti da tutti i segretari politici, senza soluzione di continuità, sostengono il contrario. 5 Sostegno alle tesi avanzate dagli ambientalisti di “Ultima generazione”, con intervento previsto in programma di un rappresentante dal palco della manifestazione, gli stessi presi a pedate dal sindaco Pd, Nardella, quando hanno imbrattato Palazzo Vecchio a Firenze e attaccati dal sindaco Pd, Gualtieri, quando per pulire la fontana di Trevi da un colorante nero, ha dovuto buttare trecentomila litri d’acqua. 6 Sostegno agli esodati del super bonus 110% contro la revisione proposta per primo dal Governo Draghi e sostenuta dal Pd, segretario Enrico Letta. 7 Assenza totale dalla piattaforma di un punto sull’immigrazione, contro i principi dei decreti sicurezza introdotti dal Governo Conte 1 col voto contrario del Pd a guida Zingaretti e riproposti dal Governo Meloni. Potrei continuare, ma non voglio infierire. Osservo soltanto che la Schlein ha partecipato ad una manifestazione contro il partito che dirige. Ma avanti verso il 10% Elli, sei tutti noi.

Ovviamente in tale piazza il buon Moni Ovadia non ha perso occasione per delirare sulla NATO che ha causato la guerra e il solito show, ma su questo ci torniamo dopo.

Ah, giusto per lasciarne traccia: dopo la morte di Nuti nessuna TV ha pensato bene di mandare in onda uno dei film del buon Francesco, compresi quelli che incassavano agilmente 30 miliardi a botta, ma del resto con la ricchezza dell’offerta televisiva italiana era anche immaginabile.

20 Giugno: scoppia il bubbone taxi. Appena arriva l’estate, ogni anno post-Covid, si fa questo teatrino. Ci accorgiamo che arrivano i turisti, i turisti si accorgono dello stato del trasporto pubblico nelle grandi città italiane, provano a cercare un taxi e si ritrovano per ore in fila, poi le comiche al momento che chiedono di pagare con la carta. Che sagome, ragazzi. Eh ma il turismo è il nostro petrolio, signori miei. Nemmeno quello siamo in grado di sfruttare. Prima o poi il petrolio finirà, ma sia mai che si aumentino le licenze taxi o che -ERESIA- si aprano le porte alle piattaforme stile Uber etc. Sempre un passo avanti, pochi cazzi.

21 Giugno: Piercamillo Davigo viene condannato ad un anno e tre mesi per quel pasticciaccio brutto della Loggia più scalcinata della storia. Un altro eroe, al pari del buon Gratteri, che forse sarebbe bene rivalutare con la dovuta attenzione. Stessa data, altra merdona pestata dalla ineffabile Ellishlian. Con un tweet rivendica l’adozione di una mozione a firma PD grazie alla quale “non un euro del PNRR verrà speso per le armi all’Ucraina”. Un giornalista le fa notare che questo significa sottrarre al bilancio “classico” dello Stato i soldi necessari agli armamenti: tweet cancellato e giornalista bloccato. Robetta, eh, sia chiaro, ma per tratteggiare un profilo di una politica di spicco tutto fa brodo.

22 Giugno: l’avversario di Erdogan alle politiche turche, sconfitto clamorosamente, viene accusato di 28 reati e rischia 110 anni di carcere. Stessa data: Conte, con un intervento ridicolo in Parlamento, intima alla Meloni di fare chiarezza sulla posizione del Governo sul MES. Finisce l’intervento con la proclamazione di astensione sulla votazione sul MES. Un fuoriclasse, poco da dire.

24 Giugno: Mastro Prigo tenta il colpo di Stato in Russia. Prima di dare il via alle azioni militari fa un video che sputtana anni di cazzate su espansionismo NATO, genocidio in Donbass e tutte le puttanate che sentiamo ogni giorno dai vari Orsini, Ovadia, Vauro, Telese, Innaro, Piro e compagnia. Incredibilmente smonta come un navigato debunker tutte le cazzate che ci sentiamo vomitare addosso da anni. Quando finirà la guerra, in qualità di contribuente, mi auguro che il datore di lavoro RAI valuti seriamente la competenza professionale di Nico Piro  e Innaro che, pur vivendo in Russia e pur retribuiti profumatamente per conoscere e raccontare il paese, non ci avevano capito un cazzaccio nulla. I lucidissimi analisti che hanno trascorso i giorni precedenti al caos nel fronte russo a cianciare di controffensiva Ucraina in panne e lanciare l'allarme sull'ingresso della Nato in guerra. Poi, senza rendersene conto, la Russia si trova la guerra civile contro una manica di tagliagole. Putin non perde tempo e dichiara l’ingratitudine del suo ex cuoco, non perde l’occasione di dargli del Lenin (in Russia sta per “traditore al soldo delle potenze straniere”) e ricorda gli 86 MILIARDI e più di rubli che gli ha cacato in mano nei lunghi anni di amicizia/servitù. Il golpe pare riuscire, in poche ore i tagliagole prendono Rostov, dove banchettano allegramente, ma non trovano Shoigu. Il capo della Wagner sbrocca per la preda fuggita e sceglie la via diplomatica: marcia su Mosca, abbattendo 2 elicotteri ed un aereo militare. Una combriccola di rifiuti umani avanza per ore e km all'interno del territorio russo, senza incontrare la minima resistenza, ma attenti che ora la Russia ci butta l'atomica, eh. Ora arriva.

25 Giugno: i Wagner ci ripensano e tornano indietro, arrivati a 200 km da Mosca fanno marcia indietro. Un giorno ne sapremo di più su questa storia, ma alla data odierna darne una lettura che sia una mi pare fantapolitica da bar. Io rimango della mia opinione su Prigo e Navalny, ma sono una persona strana che ha idee strane.

28 Giugno: per sviare l’attenzione dalla figura di merda mondiale, Putin ordina il bombardamento della zona residenziale della città di Kramatorsk, con vittime civili uccise in casa durante le ore notturne. Lo stile delle organizzazioni terroristiche.

29 Giugno, giorno zeppo di avvenimenti: il Senato salva Salvini, il Capitano Coraggioso, dal processo intentatogli da Carola Rackete, ve la ricordate? “Zecca tedesca”, “complice di scafisti e trafficanti”, “sbruffoncella”, “criminale”, “potenziale assassina”, “Non vedo l’ora di incontrarla in tribunale” poi arriva Madame Realtà e il Capitano si para il culo. Esteri: entra in vigore in Russia la legge per curare gli omosessuali. A breve un servizio dei nostri esperti di araldica sui simboli delle magliette di Zelensky, non vorremmo ci fosse un qualche richiamo al nazismo. Zuppi, l’inviato del Vaticano per la missione di Pace, non trova di meglio che incontrare Maria Belova, ricercata internazionalmente per aver ideato il processo di rapimento dei bambini ucraini nelle zone di guerra. Al Consiglio europeo gli alleati di Meloni, l’ungherese Orban e il polacco Morawiecki, bloccano le conclusioni sull’immigrazione: non accettano il nuovo Patto su migrazione e asilo sostenuto da Meloni. Incredibilmente c’è sempre qualcuno più sovranista (e stronzo) di te. Succede.


30 Giugno: getta la spugna anche Zuppi. Snobbato da Putin, Lavrov, Peskov e Gerasimov. “Non ci sono le condizioni per una tregua e l'operazione speciale va avanti". Fatevene una ragione. Tsipras si dimette dopo la sconfitta elettorale, Podemos è in disfacimento, Corbyn è di fatto fuori dal Labour. Si chiude disastrosamente il ciclo della sinistra populista e movimentista figlia della crisi, che molti indicavano come modello per il Pd, ma forza Ellishlain, arriviamo sempre dopo la musica, ragazzi. Non ci sono cazzi.


4 Luglio: parte la bambola dei mutui a tasso variabile. Secondo il 90% dell’arco parlamentare i geniacci che hanno fatto un mutuo a tasso variabile con i tassi allo 0,8% vanno tutelati coi soldi pubblici (anche quelli miei e tuoi, caro lettore).


6 Luglio: in Russia viene messa sul mercato la bomba dell’estate: “Rusic”, lo spray contro le zanzare della NATO, ve lo giuro.


10 Luglio: la Meloni, che quando era all’opposizione sragionava di BLOCCO NAVALE, PIANO KALERGI, SOROS e SOSTITUZIONE ETNICA fa un decreto flussi da MEZZO MILIONE di negri in 3 anni. Alla conferenza stampa ci fosse stato un giornalista a ricordarle una delle tante improvvide dichiarazioni degli anni passati. Nella stessa data l’ennesima conferma che ormai siamo il fanalino d’Europa: perfino la Grecia paga un tasso d'interesse inferiore all'Italia, fa scendere il peso del debito più velocemente (e ora restituisce), ha una buona crescita. Con tanti saluti a quanti raccontarono la bubbola della Grecia distrutta. È stata salvata, come i greci sanno e apprezzano.


12 Luglio: il “Banksy italiano”, ovvero sia tal Jorit (al secolo Ciro Cerullo, no caccole), diventa famoso nel mondo. Il come avviene questo fatto è interessante. A Mariupol, città ucraina martorizzata e al momento ancora illegalmente occupata, viene commisionata un’opera dell’artista. Artista che ha la brillante idea di prendere una foto a caso. No via, veramente, è una cosa di una tristezza umana che non merita altre parole. Se vi interessa sapere qualcosa di più ecco a voi un bel link che spiega decentemente la faccenda:
https://www.valigiablu.it/jorit-mariupol-murale/


14 Luglio: ve lo ricordate il geniaccio fiorentino della Lega che pre-elezioni ebbe la grandiosa idea di fare un video nel quale invitava a votare Lega “per non vedere più zingari” proprio mentre abbracciava una zingara nel centro di Firenze? Fece un figurone, tanto da finire anche su BBC e Al Jazeera: bene, il 14 è stato condannato a risarcire con 18.000 euro la zingara ripresa nel video di Instagram.


Falliremo, ma non mancherà il divertimento, cari miei.

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