Un gran fritto misto

Enrico Luschi • ott 11, 2021

Cina, evasori, fassssssisti ed Europa. Tutto insieme.

Ave villici!

Che periodo meraviglioso, no? Abbiamo di che parlare per i prossimi mesi, quindi direi cheè il momento di un bel post stile “zuppone dei cani”, un gran fritto misto con dentro di tutto, così da soddisfare ogni palato di voi insaziabili lettori.

Partiamo dalla Cina, grande attore dello spettacolo “Mondo impazzito anni ‘20”. Iniziamo con la distensiva politica imperiale in Asia (quindi che ci frega?): oltre ad aver di fatto annesso Hong Kong con appena 27 anni di anticipo rispetto a quanto firmato nei trattati internazionali, ha messo sotto assedio Taiwan effettuando con i caccia ogni giorno raid (al momento pacifici) nello spazio aereo dell’isola da sempre obiettivo della politica espansionistica cinese. La dichiarazione del Celeste Imperatore Xi, in sostanza “annetteremo Taiwan e non rompete il cazzo” è solo l’ultima di una serie interessante di operazioni di stampo nazista. E’ infatti in atto una notevole escalation di provocazioni cinesi sia sul fronte marittimo che aereo, ma il mondo occidentale è tutta perso dietro Greta ed i suoi deliri.

Sempre in merito alla Cina sarebbe interessante sapere perché il così ciarliero regime comunista, che non lesina dichiarazioni su tutto lo scibile umano da due anni a questa parte, abbia evitato commenti su quanto portato alla luce da Bloomberg (non esattamente superjack_18 su Facebook). Cosa ha detto Blommberg, che per chi non lo sapesse è un colosso dei mass-media USA che fattura una quindicina di miliardi di dollari all’anno? In buona sostanza che la Cina ha comunicato dei dati molto interessanti per quanto riguarda l’acquisto di dispositivi medici nella provincia di Hubei, la cui capitale è Wuhan, città che dovrebbe farvi tornare in mente qualcosa.

I dati sono interessanti perché segnalano un importante incremento di acquisti di dispositivi medici nel 2019 rispetto agli anni precedenti, cosa che di per sé significa il giusto. Certo che le proporzioni contano, basti pensare che nel 2019 sono stati spesi per dispositivi medici 68 milioni di yuan, mentre nel 2018 la spesa si era fermata a 36. Un aumento quasi del 100% è quantomeno bizzarro in qualsiasi contesto, se poi si parla del 2019, di dispositivi sanitari e di Wuhan è bene drizzare le antenne. Ma direte “Hey, c’è stata una pandemia a Dicembre 2019, ovvio che hanno speso molto in dispositivi medici!”. Verissimo, solo che gli acquisti impressionanti iniziano a Maggio, quando l’ospedale dell’esercito cinese fa un acquisto molto importante, poi a Settembre fa un acquisto enorme il Wuhan District Center for Disease Control and Prevention. Poi a Novembre è il turno del Wuhan Institute of Virology, con un altro acquisto monstre. Tutte date antecedenti l’outbreak del Covid, comunicato dal regime comunista al mondo a Dicembre. Curioso, no? Strano che la Cina non commenti e non smonti questi dati, rassicurerebbe il mondo intero. Invece niente, silenzio assordante dei cinesi ed il mondo continua a far finta di niente o andare dietro le soluzioni ambientali proposte da un’alunna svedese della scuola media. La verità su questa storia ovviamente non la sapremo mai, certo è che la Cina sembra faccia di tutto per far continuare il mistero ed alimentare le peggiori tesi complottiste.

https://www.bloomberg.com/news/articles/2021-10-04/china-pcr-purchases-spiked-in-months-before-first-known-covid-cases-firm-says


Sono venuti fuori i Pandora Papers, uno degli evergreen della stampa mondiale. A intervalli più o meno regolari vengono fuori questi “papers” dai quali, ogni volta,  viene fuori che chi può cerca di pagare meno tasse possibile. Incredibile, vero? La cosa, sinceramente, per quanto deprecabile quando si guadagnano milioni di euro, non è che mi sconvolga più tanto, ovviamente se si parla di incassi legali e legittimi.

Per quale ragione Shakira, per dire un nome di quelli venuti fuori, debba tenere i soldi in Colombia (o in USA, o dove vi pare) esposti ad una tassazione elevata invece che metterli in una banca di Panama -o dei vari paradisi fiscali- per me rimane un mistero che i grandi luminari del pensiero giusto&corretto potrebbero spiegarmi con semplici disegnini senza scadere in giudizi morali e argomentazioni patetiche.

Se proprio si vuole usare un filtro morale per guardare questa storia, suggerisco l’interessante caso del CT dei Campioni d’Europaaaaaaa Mancini, che fa spot a favore del vaccino e del SSN salvo poi creare società di comodo pur di non finanziare il SSN. A me va benissimo che uno si faccia i cazzi suoi per godere fino all’ultimo centesimo frutto del suo lavoro (metto nero su bianco che se potessi lo farei anche io e sono sicuro che il 99% di voialtri farebbe altrettanto), mi va meno bene che poi però chi si avvale di questa possibilità abbia anche la faccia di culo di dare lezioni morali con spot TV a favore del SSN. Ma questi sono solo i miei brutti pensieri, passiamo ad altro.

Che altro succede? Ah si, i fascisti. Allora, vorrei puntualizzare la mia visione delle cose in merito, a prescindere da quanto successo sabato a Roma. Credo che la narrativa vigente sia tossica, perché distorta e fuorviante, cose che non fanno mai bene al dibbbbbattito. Non reputo corretta la narrazione in voga perché pare, da anni, che ci sia una marea nera pronta a soverchiare lo Stato di Diritto e a fare la Marcia su Roma con milioni di baionette, quando poi si leggono le stesse dichiarazioni dei malvissuti neofascisti che si accreditano in prima persona di 5.000 voti a Milano (e magari tendono ad esagerare i numeri per vanagloria). Numeri abbastanza ridicoli nella capitale economica italiana e che questa emergenza democratica sia quantomeno sovrastimata, su questo penso si possa essere d’accordo. Se a Milano sono 5.000 in Italia di quanti stiamo parlando? 20.000 malati di mente? Forza Nuova, quando si è presentata alle elezioni, non ha mai sfiorato lo 0,7%, spesso venendo battuta anche da partiti di macchiette come Adinolfi o gente simile. Mi rifiuto di credere che ci siano più di 20.000 persone che siano disposte ad andare dietro Roberto Fiore o pagliacci del genere.

Che poi in Italia ci sia una profonda matrice fascista nelle ideologie politiche -sia a destra che sinistra, miei cari, anche se vi costa dirlo- sono il primo a sostenerlo e ne scrissi mesi fa, ma da qui a vedere ad ogni elezione il pericolo “onda nera” (sia pure per le comunali di Canicattì) a me sembra una cosa ridicola. Insomma il “Dammela! O preferisci favorire l’ascesa delle destre?” a me inizia a sembrarmi patetico.

Ah, a proposito dei fascisti e quanto sta venendo fuori grazie a FanPage e Piazza Pulita: la mia nonna diceva “fresche l’ova” e il mio pensiero sull’argomento è più o meno simile. Partiamo da presupposto che inchieste giornalistiche del genere lasciano il tempo che trovano (nel giornalismo anglosassone le inchieste da infiltrati sono roba da tabloid gossippari, viste come il fumo negli occhi e non a torto) e non smuovono nulla, anzi spesso finiscono per rinsaldare la convinzione degli adepti degli attaccati. Mi spiego meglio: i nostalgici di LVI tesserati con Fratelli d'Italia, credete che si siano sentiti imbarazzati dalle immagini di FanPage? O che al contrario siano rimasti contenti? Dicevo che nelgiornalismo anglosassone queste inchieste sono roba da CronacaVerao giù di lì, ed il motivo di fondo è che è inutile fare queste napoletanate su cose risapute e per di più da anni. Su queste ridicole paginette ne parlammo a Giugno 2019 grazie ad una vera inchiesta giornalistica, profonda, complessa ed articolata:

https://www.lastrategiadellapensione.it/recensione-i-demoni-di-salvini

Quindi permettemi di sottolineare che una inchiesta di infiltrati che mostra che in un partito erede della Fiamma ci siano i fascisti mi lascia abbastanza indifferente. Poi per carità bene dirlo e farlo vedere, che sia lo scoop di giornalismo politico del 2021 anche no, ecco.

Ma quindi che fare? Bah, credo che basterebbe fare politica seriamente, smontare passo per passo ogni dichiarazione/gesto del grottesco duo Salvini-Meloni. Ora, come sapete sono un bimbodiDraghi, quindi magari esagero nel valutare la situazione, ma mi pare che la cura Draghi di passare le palle sulla fronte a Salvini ogni volta che osa andare oltre il seminato abbia fatto perdere una discreta fetta di voti al Matteino Tuttominchia.

A tal proposito suggerisco di osservare un caso partico: pur di deviare l’attenzione dalla scoppola subita dalla destra fasssssista (che è la stessa che la settimana dopo pare sia in procinto di far crollare il Paese, decidetevi….) Salvini ha iniziato a fare polemiche sulla sacrosanta revisione del Catasto voluta da Draghi. Dichiara che lui non la vota perché aumenta le tasse e tutte le minchiate di ordinanza. Mezz’ora dopo Draghi va in conferenza stampa e dichiara che il Governo non segue il calendario elettorale e che, come è scritto nel disegno di legge, la riforma ha solo scopo di valutazione per eventuale utilizzo futuro. Salvini il giorno dopo riparte a testa bassa, viene convocato a Palazzo Chigi da Draghi per ingollare il solito cucchiaio di merda e se ne esce tutto contento che la linea del governo è pari a quando ha iniziato la canea. Per i giornali “scoppia la pace nel Governo”. Roba da chiodi.

Passiamo all’assalto alla CGIL, ma prima di passare a sabato scorso facciamo un passaggio precedente. I sindacati italiani, invece di preoccuparsi dei salari dei lavoratori fermi da 40 anni e del continuo sgretolarsi dei diritti dei lavoratori, si sono lanciati nella difesa dei malati di mente che si oppongono al Green Pass sul luogo di lavoro, offrendo alla parte peggiore del Paese la spalla del supporto sindacale in rivendicazioni abbastanza imbarazzanti, in totale disprezzo dei coglioni (tipo me) che si sono vaccinati e che hanno il diritto di voler lavorare in un ambiente il più possibile tutelato dal punto di vista sanitario.

Ma parliamo dell’assalto di sabato scorso da parte dei neofascisti alla sede nazionale della CGIL: vergognoso e meritevole della peggiore condanna, discorso chiuso. Scene da paese caraibico, ennesimo sintomo dello sbando politico e culturale di questo Paese, destinato sempre più evidentemente ad un futuro a mio avviso tetro.

Rimango dell’idea che non ci siano grosse correlazioni tra novax/nopass e fascisti: credo l’universo di ritardati mentali che fanno caciara per qualsiasi cosa inerente la pandemia (prima la mascherina, poi il vaccino, ora il GP….) sia un universo microscopico, ma assai variegato politicamente e forse più vicino ai grillini (ovvero sia il bacino elettorale tanto ambito dal PD con la sua geniale strategia) che ai fascisti che rimangono, per conto mio e per i freddi numeri, un gruppetto ancora più microscopico di sfigati e che sarebbero stati facilmente arginabili se solo le Forze dell’Ordine avessero usato un decimo dello zelo usato per dare la caccia ai runner ad inizio pandemia del 2020. Oltretutto l’ultradestra italiana è talmente stupida, minuscola e prezzemolina che riuscirebbe a scendere in piazza per far casino anche in occasione di una ipotetica manifestazione contro il fascismo tout court. Ripeto che a mio avviso la migliore arma con questa gentaglia sia solamente un’azione politica decisa, efficace, seria e senza slogan. Poi ci sarebbe da aprire un altro tema, evergreen, ovvero sia l’impossibilità della destra italiana di evolversi in qualcosa di diverso dai rutti salviniani-meloniani, ma oggi non ho voglia di parlare di questo.

Chiudiamo con la Polonia e la sua geniale pensata di disconoscere la supremazia delle fonti UE rispetto alle leggi nazionali. E’ la nuova strategia dei sovranisti europei, si prospetta quindi nuova caciara anche qui in Italia, sempre pronta ad accogliere queste brillanti trovate per alimentare il dibattito culturale. La Polonia, una semidemocrazia, in buona sostanza ha detto che da ora in avanti non riconoscerà più la supremazia delle leggi europee, se in contrasto con le leggi nazionali emesse dal parlamento polacco. Una bella cosa, no?

Contesta l’articolo 1 di un club al quale ha fatto di tutto per aderire e succhiare miliardi di euro per il suo sviluppo. Ai dati 2020, gli ultimi reperibili, gli aiuti europei impattano per l’8% sulla spesa sociale della Polonia. Benissimo che si contesti l’articolo 1 del Trattato, al tempo stesso però si rinuncia ai fondi europei e si copre con tassazione interna quell’8% di spesa che viene immediatamente a mancare nel bilancio nazionale. Spieghi poi il governo polacco ai propri cittadini perché dall’oggi al domani le tasse sono aumentate, poi vediamo come vanno le successive elezioni. Ammesso che i polacchi abbiano davvero voglia di prendere questa strada, perchè la risposta di piazza mi pare tutt'altro che entusiasmata dalle proposte del Governo.

Sul pugno duro della UE non c’è da contarci, purtroppo la politica europea è quel che è e stati ridicoli come Polonia ed Ungheria sguazzano in questa melma. In ogni caso Madame Realtà è sempre impetosa e dubito che alla fine del gioco la Polonia chiuderà con esito positivo questa schermaglia contro Bruxelles. Staremo a vedere, ma vi dico sin da ora che non vedo l’ora che questa cosa abbia ripercussioni nel dibattito politico italiano.

Via, ora basta, mi sono rotto i coglioni.

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