Ave villici!
Stiamo
vivendo giornate storiche che un giorno verranno studiate dai nostri
figli e nipoti. Parallelismi con la crisi del 1929 forse sono azzardati, per tanti motivi,
ma di certo sembra
essere una cosa che impatterà enormemente sulle nostre vite.
Mi
sono stancato di parlare delle reazioni folli che si sono viste in
questi giorni, dalle fughe di Milano, a quella che si è pagata 1.200
euro di taxi per tornare
a Roma, all’assalto ai supermercati 24H, ai distributori di sigarette.
L’ho scritto prima e lo confermo adesso: speriamo che non venga mai
qualcosa di veramente grave (boh, scegliete voi tra le opzioni: tsunami,
epidemia di un virus più mortale di COVID, terremoto
devastante etc etc) perché non siamo in grado di gestire nulla e non
abbiamo anticorpi di senso civico.
Detto questo, in questi giorni di
“quarantena” ho avuto diversi pensierini, credo abbastanza impopolari,
ma tant’è. Se siete su queste pagine evidentemente
vi interessa leggere quello che penso, altrimenti pace.
Partiamo da quello più “alto”, ovvero sia il carattere sociale di queste misure.
Abbiamo
visto chiudere un Paese via Facebook e siamo stati zitti alla notizia
di aver assimilato i militari alla PS per decreto. La critica più facile
è che in emergenza
vale tutto. Capisco il punto ma non sono d’accordo con questa critica, perché allora ciò che
fa valere il diritto alla corsa al decreto è questionabile. Mi spiego meglio: ora c’è il COVID e al governo c’è X
che tutto sommato mi può anche stare bene, ma ragioniamo sul fatto che
al timone del Paese ci potrebbe essere chiunque
voi odiate (Salvini? Meloni? Renzi? Zingaretti?) e che per un motivo Y
si trovasse a chiudere un Paese con una diretta Facebook e varasse un
decreto che equipara i militari alla PS (roba che nemmeno ai tempi delle
BR o dopo la stagione stragista mafiosa del
’92 si è vista in Italia). Tutto legittimo e legale, sia chiaro. Ed infatti il punto è proprio questo. Eppure è la
Costituzione più bella del mondo, no? Quella intoccabile, che però
permette, in maniera totalmente esente da qualsiasi critica (leggasi
nuovamente “tutto è stato è stato fatto secondo i criteri di legge”),
una cosa che –sarò eccessivo- ha un vago retrogusto dittatura
militare sudamericana. Questione di lana caprina? Fate voi, per me
sarebbe interessante parlarne con chi in materia ha più competenze di
me. Il punto fondamentale è abbiamo dimostrato di essere
una tribù di 60 milioni di cani ciechi ritardati, quindi la deduzione
logica è che abbiamo bisogno del bastone, quindi passi il decreto. Un’altra cosa da tenere bene
in mente è che ovviamente osservare i propri diritti costituzionali con 3
metri di terra sopra il capo è indubbiamente
più difficile, ma trovo che questa falla sia una cosa da approfondire.
Altro punto di vista potrebbe essere quanto succede nella Repubblica
Federale Tedesca, dove il federalismo c’è davvero e dove in questi
giorni c’è il caos perché un Land vuole chiudere tutto
in stile italiano, mentre un altro si limita alla chiusura parziale in
stile francese, mentre la temibile Merkel che –nella narrazione
sovranista- regna incontrastata sulla UE non ha nemmeno il potere di
dire al governatore dell’ultimo Land come comportarsi.
Quale sia la soluzione migliore è per me un bel dilemma, basta che non
venga fuori l’ammirazione per il regime forte in quanto tale, perché se è
facile tirare fuori la Cina e la sua (presunta, al momento) efficacia
nello stoppare il virus, altrettanto facile
è tirare fuori il regime iraniano messo in ginocchio dal virus, oppure
il regime russo che dice che in tutta la Russia ci sono 33 casi. Ah, se avvertite una vaga invidia per questi regimi non avete che da comprare un biglietto aereo a
emergenza finita e levarvi dai coglioni, se vi mancano
i soldi sono disposto anche ad aiutarvi economicamente per il poco che
posso.
Notevole
poi il complotto sull’esercitazione NATO “Defender Europe 20” che
prevede simulazioni di guerra/emergenza. E’ bastato questo per scatenare
complottisti (deve
essere la loro epoca d’oro, chiusi in casa col mondo che gli crolla
intorno…) e antiamericanisti vari di sto cazzo per infestare Facebook e
social media in genere con post e meme da ritardati. Uno dei più belli
che ho visto è quello che dice che la Cina ci
manda 1.000 respiratori e invece l’America i soldati, quindi
AmeriKamerda. Parliamone meglio: la Cina ci VENDE i respiratori che
servono a tamponare un disastro da loro creato (poteva succedere
ovunque, certo, però è successo in Cina: come l'aviaria, come la SARS etc etc), noi invece nella NATO ci siamo per
nostra libera e consapevole scelta, scelta fatta dopo che il buon Zio Benito ci ha
messo col culo per terra dopo 20 anni di illuminato governo ed una
guerra persa. Tra i compiti della NATO c’è quello di prevenire ed essere
pronti in caso di attacco o di emergenza, per essere
pronti servono anche simulazioni ed esercitazioni. Questa è una di
queste, capisco il tempismo poco felice, ma tant’è. Fermiamoci un attimo
anche a riflettere sul perché e contro chi vanno queste esercitazioni
(che hanno tanto il sapore di quando a scuola ci
chiudevamo nei bagni armati di righello per misurarci il cazzo e
decretare il sommo guru della classe): forse contro Cina e Russia?
Ovvero sia le terre promesse di sovranisti e ritardati vari del nostro
Paese, i Paesi che questa emergenza l’hanno causata e
nascosta per una settimana e quelli che ora dicono di avere 33 ammalati
in una nazione sconfinata e confinante con la Cina stessa. Ah, il buon Zio Vlad nel frattempo coglie la palla al balzo per cambiare nuovamente la Costituzione ed essere eletto di fatto Presidente Eterno, un modello al quale ambire in effetti.
Che manica di teste di cazzo, mi auguro un giorno vi ci deportino. Senza
stare nemmeno troppo a ragionarci sopra, pongo una sola domanda: ma
secondo voi, una esercitazione di 20.000 soldati e 13.0000 mezzi che va a
toccare 7 (sette!) Paesi europei, si organizza
dalla sera alla mattina? Siete dei ritardati, porcamadonna. Dei
ritardati ai quali andrebbe tolta ogni libertà e ogni diritto civile,
l’accesso ad Internet e la visita dei parenti.
Poi che abbiamo? Ah si, il “andrà tutto bene”.
Ma
perché vi affascina tanto questa retorica melensa? Perché scrivete su
Facebook, Instagram e –cosa ancora più grave- sui lenzuoli attaccati
alle finestre della vostra
casa “andrà tutto bene”? Non andrà tutto bene, cazzo. Ci sono dei morti
ed altri ci saranno, probabilmente alla fine di questa quarantena avremo
un bilancio di oltre 2.000 vittime e 15.0000 infetti, la Sanità al
collasso ed un Paese che crede che tra 11 giorni
potremo tornare a gozzovigliare agli aperitivi, dopo che sono state varate misure senza precedenti per costringerci a stare in casa. Nel frattempo, alla
nostra economia già precaria, verranno date bastonate nelle gengive da
questa chiusura e dalla situazione finanziaria mondiale. Già, perchè sembra
profilarsi proprio la classica tempesta perfetta.
Chiuderanno attività, ci saranno disoccupati, probabilmente (stando a
quanto dichiarato da gente esperta del settore, gli odiosi “tecnici” o
“professoroni”) fino a Ferragosto sarà tecnicamente impossibile condurre
la nostra vita in maniera normale. Non andrà
tutto bene. E, cosa ancor più deprimente, siamo in una maratona, non in
uno sprint sui 100 metri.