Mini-dialogo sul Cile

El Curandero & Enrico Luschi • nov 17, 2019

Parole e numeri sul Cile

Credo che per prima cosa dovrei per prima descrivere il popolo Cileno per arrivare in fine ad una conclusione che si avvicini all'onesto della realtà che vivo qua in Cile.

Ormai sono più di 3 mesi che sono a Santiago, che credo rappresenti il nucleo di ciò che può essere il popolo di questo Paese. La prima cosa che stimolò la mia curiosità, arrivando in questa città dopo anni di Europa, fu il vedere usare spessissimo una scheda per comprare di tutto, anche un pacchetto di gomme da masticare. Mi sembrava assurdo, ma poco conosco dell'uso di questi aggeggi, solo che sicuramente gratuiti non sono. Così chiesi spiegazioni, dato che mi sembrava quasi una cosa da ricchi, ma con mia sorpresa la Banca di Stato de Chile te ne dona una solo in cambio del tuo numero di carta d'identità. Cosa ancora più sorprendente è che risulta gratuita, alla sola condizione che si faccia una spesa di minima di 100 pesos (equivalenti a 12 centesimi di euro).

Altro fatto che mi colpì, fu il vedere che la maggior parte dei cittadini indossavano capi di marche veramente di alta qualità e normalmente utilizzati senza paure. Logico, non so se fossero originali o contraffazioni, ma comunque brand di alto rango. Non solo vestiti, ma anche smartphone in apparenza altrettanto costosi. Quando lasciai il Cile ed avevo 9 anni (adesso 37) e non ci pensavi minimamente a mostrare vestiti ed aggeggi costosi, perchè rischiavi seriamente di essere assalito e derubato. Ricordo un amico al quale rubarono le scarpe solo perchè di marca, allora era un lusso per pochi.

----- NOTA DEL REDATTORE, che non è mai stato in Cile, ma che fa 2+2----------

Sarebbe (almeno in linea teorica) un indice di benessere diffuso, o quantomeno PIU' diffuso rispetto alla realtà che lasciasti quando avevi 9 anni, quindi una cosa positiva. Se prima il solo indossare un paio di scarpe di marca comportava l'essere assalito e derubato e adesso tutti girano con vestiti di marca e smartphone significa che il tenore di vita è aumentato e il tasso di microcriminalità, probabilmente, sceso. O almeno questo mi viene da pensare leggendo le tue parole. Leggendo le statistiche online ho trovato che la percentuale di popolazione in fascia di povertà (un dato che si attesta a 5.5 dollari al giorno, 165 dollari al mese, quindi 128.000 pesos) è passata da essere oltre il 30% al 6.5 nel 2017, numeri che a me sembrano ottimi. Si può stare a discutere sul concetto di soglia di povertà, se il valore sia corretto o meno, ma sta di fatto che usando la stessa soglia numerica nel giro di 17 anni si è passati da un terzo della popolazione a poco più di un ventesimo. Probabilmente Argentina, Venezuela, Colombia, Cuba etc etc farebbero volentieri a cambio con questi risultati.

----- FINE DELLA NOTA ----------

Altra curiosità: ci sono venditori di dolciumi di ogni genere pressochè ovunque. Viaggiando per altri paesi del Sud-America e parlando con altri latini, mi è stato più volte riferito che i cileni son conosciuti per la loro estrema golosità. In effetti il cileno medio consuma colazione, pranzo, "once" (una specie di merenda, quasi obbligatoria) e cena. Ciò è curioso, perchè un Paese definito del "Terzo Mondo" si rivelava in realtà un Paese con una percentuale di obesi molto alta. All'inizio di questo mio periodo Cileno vivevo in quartieri che definirei "bassi" e credevo quella fosse la realtà ordinaria di questo Paese, poi mi sono trasferito nei quartieri più "alti" dove, con mio grande stupore, ho trovato un tenore di vita molto più alto e più caro. Le persone non erano più obese e apparivano molto più sane. Non so quanto incida un'alimentazionepiù sana o quanto influiscano pasticche e rimedi vari. Si, è indiscutibile che integratori e cazzate varie facciano parte della dieta quotidiana di ogni cileno che si rispetti.

Noto con piacere che le manifestazioni che scombussolano la Capitale in questi quartieri non arrivano, come se si trattasse di due mondi diversi, separati solo da poche vie. Forse l'informazione tra Paesi non è molto veritiera, dato che, più di un anno fa, una stanza (in media) costava tra i 100.000 e i 150.000 pesos, mentre già dopo appena 12 mesi toccano i 250.000 - 300.000. Durante le manifestazioni, forse come conseguenza del dimezzamento dei mezzi di trasporto e delle importazioni alimentari di Santiago, ho registrato un rialzo dei prezzi pure per quanto riguarda il cibo. Il rincaro non è per così dire "a norma", ma dettato dai vari funzionari, non dalle compagnie, cosa che mi ha fatto pensare che in realtà si stia solo approfittando della situazione.

E' cosa saputa che in Sudamerica i prezzi sono trattabili ovunque, perché i venditori rialzano i prezzi per guadagnare una commissione. Si può dare anche un'altra chiave di lettura, ossia che l'insieme delle persone che lavorano negli apparati che formano lo Stato abbiano rubato in quantità industriale. Solo per fare qualche esempio: un viaggio in bus che abitualmente costava 3.000 pesos passava a costare 5.000, o un kg di banane da 700 pesos a 1500 pesos.
Come può sperare nella correttezza dello Stato una cittadina che approfitta dello svantaggio altrui?

---- NOTA DEL REDATTORE------

Online si trova questo, non so quanto attendibile per Santiago, per gli altri posti che vivo e frequento lo è:


----- FINE DELLA NOTA -----------

Nel video posto dal nostro caro Redattore, al termine del mio precedente articolo, si parla di economia e politica ma la realtà singola non viene considerata: il minimo salario di un cileno si aggira intorno i 270.000 - 300.000 pesos, perciò già con l'affitto siamo fottuti. Dunque la maggior parte si riversa nelle strade a vendere ogni sorta di aggeggio per poter inculare al prossimo quel millino in più che può servire alla sopravvivenza. Non ho parlato dei prezzi dei supermercati, che mi sembrano eguagliare quelli europei.

Se andiamo a toccare la storia però mi viene ancora la paranoia cospirazionista: un anno fa il Presidente della Repubblica aprì generosamente le frontiere ed altrettanto generosa fu l'offerta di aiuti ai fratelli Venezuelani, che felici invasero il Paese. Gran parte di loro feceil tragitto Venezuela-Cile a piedi, lungo tutto il continente. Il presidente urlava contro Maduro, colpevole della situazione attuale in Venezuela. Adesso ci sono disordini da parte di gruppi organizzati che saccheggiano e bruciano supermercati, talvolta anche con l'aiuto dei poliziotti. Così sul web ci si può imbattere in accuse nei confronti del presidente Venezuelano che, apparentemente, ha organizzato (vista l'apertura delle frontiere) l'infiltraggio di gruppi terroristici all'interno del Cile. Insomma, questi video affermano che Maduro abbia sfruttato una buona occasione per compiere atti vandalici nei confronti del benefattore presidente Piñera.

Come già si sa, l'America da tempo vuole mettere le zampone sul Venezuela, vista l'enorme quantità di pozzi petroliferi nei fondali marini appartenenti allo stato venezuelano. Brucia ancora il tentativo fallito di spodestare Maduro (anche con l'aiuto dell'Unione Europea), così forse adesso gioca la carta dei Paesi cosidetti "fratelli".

----NOTA DEL REDATTORE-----

Quasi mai credo a complotti o piani dalle tinte fosche del cattivone di turno, fosse solo perchè nel mondo complesso di oggi, anche solo pensare di orchestrare milioni di persone senza essere sgamato (o lasciare tracce evidenti) mi pare veramente utopistico. Peraltro noto una contraddizione in quel che scrivi: quando la crisi del Venezuela raggiunse il picco e ci fu la trasumanza di milioni di persone probabilmente la causa fu il malgoverno di Chavez prima e Maduro poi, incapaci di sfruttare a vantaggio della popolazione (e quindi dell'economia) del loro Paese, non certo per colpa delle zampone USA o UE. Cosa poi ne ricavi Maduro da eventuali crisi cilene, con una crisi umanitaria in corso all'interno del suo Paese, tanto da foraggiare eventuali "sabotatori" venezuelani a Santiago non riesco a capirlo, ma tutto può essere.

------FINE DELLA NOTA------

Mi piacerebbe approfondire questo argomento, ma per paura di aver già usufruito molto del vostro tempo, vi lascio con la promessa di descrivere le fondamenta dei miei sospetti nel prossimo articolo.

Cordiali saluti, il vostro inviato dal Cile

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