Se Atene piange perchè Sparta ride?

Enrico Luschi • 28 maggio 2019

Due parole anche io sulla tornata elettorale appena terminata

Ci sono state le elezioni Europee, ne ho parlato prima del voto e mi sembra giusto parlarne adesso a voto commesso e a cadavere ancora caldo. Per mettere subito in chiaro le cose: io ho annullato la scheda per le Europee e ho votato per il sindaco ed il consiglio di quartiere (Nardella, per il poco che conta).

Per evitare facili critiche: faccio più politica con questo blog, con il sindacato e con tante altre cose dei tanti fenomeni che passano il tempo a guardare serie TV e a fare una croce su una scehda ogni 4 anni e che magari penseranno "Bravo coglione, così hai regalato un voto a Salvini". Andate a fare in culo, indipendentemente da chiunque abbiate votato.
Se i programmi e la campagna elettorale del partito scelto (si è parlato molto di Europa, vero?) vi hanno soddisfatto sono contento per voi, io cercavo altro. Sono 16 anni che voto "contro", ora anche basta.

Comunque. che dire? Il risultato va letto in chiave europea, vi sembrerà strano nel nostro mondo italocentrico, ma essendo la tornata elettorale per il Parlamento Europeo questa è l'unica chiave di lettura possibile. Ed il dato, oggettivo, emerso da queste elezioni è questo: i sovranisti sono in ascesa (e solo grazie al successo di Salvini!) ma rimangono INSIGNIFICANTI. In nessuna combinazione possibile risultano determinanti. Adesso sarà tutto da gustare l'accrocchio che verrà fuori, ma non sono mai stato molto bravo a predire il futuro.

Ma l'insignificanza del fronte sovranista sarà un bene? Si, indubbiamente, ma anche un male: questa totale insignificanza a livello numerico permetterà ai vari Salvini, Orban, Farage e Le Pen di continuare a fare la cosa più semplice del mondo, ossia opposizione a cazzo con strilli e rutti. Ciò, se il Parlamento Europeo non si sveglia, farà facilmente aumentare -inevitabilmente e di nuovo- il loro consenso in un Continente deluso ed arrabbiato, anche se, ad onor del vero, con queste elezioni il fronte euroscettico (se si esclude la Lega) arretra ovunque. Certo, nel complesso rimane comunque stabile, siamo onesti: noi ci lamentiamo molto dell'Italia e degli Italiani, ma non vedo molti motivi per essere fiero del risultato del voto in Inghilterra, Francia o Ungheria, tanto per dirne una. C'è nel mondo, non solo in Europa, questa destra del rutto, ma finalmente il segnale positivo è che inizia ad arretrare. Questo va detto, fosse solo per un minimo di giustizia verso l'odioso Renzi (personaggio nocivo e deprecabile), ma massacrato ed accusato anche oltre i suoi evidenti limiti e demeriti. Ultima nota di colore: nella Grecia che i vari Borghi, Salvini, Bagnai, Fubini, Rinaldi etc etc vogliono far passare per schiacciata ed oppressa dal giogo della UE brutta e cattiva, i partiti pro-Europa raccolgono l'80% dei voti. Bacioni.

Bene, adesso passiamo al fronte interno Italiano, tanto vi interessa solo di quello.
Come leggere i dati, tanto per cominciare? Il voto era, innegabilmente, un referendum sul Governo e su Salvini, lo stesso Matteino Tuttominchia lo aveva descritto così e come tale va quindi interpretato. Però, ribadisco, sono elezioni Europee, quindi grazie ai nostri potenti mezzi tecnici iniziamo a confrontarle con le ultime elezioni Europee, quelle del 2014 che videro l'apice dalla carriera di Renzi prima del suo fulmineo e meritato declino.

Dati oggettivi ed inconfutabili, che mi piacciono tanto e sono l'unica cosa che conta: si sono recati al voto quasi 1 milione e 300.000 persone in meno rispetto a 5 anni fa, una perdita mica da ridere. Inoltre è un dato in controtendenza rispetto a quasi tutta l'Unione Europea, che ha visto alzarsi la media della partecipazione popolare. L'Italia è davvero l'ammalata d'Europa, al momento.

Notiamo poi che il PD dal 40.82 e quasi 11 milioni e 200.000 voti passa al 22.69, con poco più di 6 milioni di voti, un'ecatombe clamorosa. Perde voti (ma molti meno) anche il 5 Stelle, che passa dal 21,16 con 5 milioni e 800.000 preferenze al 17.07 e 4 milioni e 550.000, con un saldo negativo di 1 milione e 250.000 voti. Clamoroso exploit della Lega, che partendo dal 6.16 e nemmeno 1.700.000 voti arriva al 34.33 e 9.150.000 voti, un caso indiscutibilmente da studiare nei manuali di storia politica, che piaccia o meno.

Sempre seguendo questo metodo di lavoro, cioè confrontando i freddi numeri adesso passiamo al raffronto tra il voto di Marzo 2018 al voto di ieri. Pronti? 'Gnamo! Niente grafica bulgara anteguerra perchè col fatto che il voto alla Politiche è diviso tra Camera e Senato viene fuori un macello, fidatevi sui numeri. Sotto trovate un piccolo elenco: i primi numeri quelli della Camera ed i secondi quelli del Senato.

  • Lega passa da: 5.700.000 (17.35%) - 5.320.000 (17.61%) a 9.150.000 (34.33%)
  • Pd passa da: 6.160.000 (18.76%) - 5.780.000 (19.74%) a 6.050.000 (22.69%)
  • M5S passa da: 10.732.000 (32.68%) - 9.730.000 (35.9%) a 4.550.000 (17.07%)
Numeri strani, segnalano sempre un clamoroso boom della Lega, un PD tutto sommato stabile (vero che perde rispetto alla Camera ma guadagna rispetto al Senato) che non si capisce bene perchè esulti così tanto ed infine il tracollo del M5S.

Basta con i freddi numeri, che sono insensibili e sono difficili da smentire, partiamo con le mie tristi analisi.

    Salvini, che vi piaccia o meno, è un politico di livello. O che funziona, se preferite.

Dite pure quel che vi pare, ma un politico che prende un partito al 6% e nel giro di 5 anni lo porta al 34 è un fenomeno. Dice cose aberranti, è un burattino di Putin, una persona rivoltante, tutto quello che volete, ma ciò che è riuscito a fare con la Lega è degno di applauso. Sfido chiunque a fare di meglio. Tutte le obiezioni che volete (davvero, tutte) ma questo è innegabile.

Gli Italiani sono in preda ad una follia incontrollabile

Ci siamo ritrovati, in appena 5 anni, dal 40% al PD di Renzi al 34 di Salvini, passando per il 35 al M5S dello scorso Marzo, oscillando da uno smunto CentroSinistra, all'antipolitica più becera per approdare ad una destra strana, nuova, per alcuni versi indegna anche per l'Iran. Una evoluzione naturale per alcuni, ma forse più che altro un forte segnale dello smarrimento e della faciloneria degli elettori, sempre pronti a credere al salvatore di turno, colui che offre soluzioni semplici e indolori a problemi complessi. Altro aspetto da valutare e del quale non so darmi spiegazione: ma perchè paga solo il M5S con una perdita di 5/6 milioni di voti? Perchè gli elettori intendono punire un partito per la scarsa azione di Governo premiando l'altro partito alla guida del Paese, ovvero la Lega di Matteino Tuttominchia? Cioè, mi spiego meglio: il travaso enorme di voti dai grillini ai leghisti sarà dovuto, presumo, al malcontento per un governo non efficiente, altrimenti avrebbero potuto purre continuare a votare i gialli. Quindi quale è l'acrobazia mentale che ha permesso a tanti di passare dai gialli ai verdi?

Inoltre: perchè in alcune realtà (se volete vi faccio l'esempio) alle Comunali la maggioranza ha votato per un sindaco non leghista e alle Europee per Matteino Tuttominchia? Altra cosa: ma come riuscite a spiegare quello che è successo da molte parti, ovvero che alle Comunali si registri una netta vittoria del PD e alle Europee vinca la Lega? Bari è il caso più clamoroso, con vittoria del candidato PD al 66%, mentre alle Europee il PD addirittura è il terzo partito dietro M5S e Lega (20.4%). Credetemi, i casi sono molteplici, tra cui anche il mio paesello natale (Roccastrada), dove viene rieletto un sindaco PD con il 52.85% e alle Europee vince Lega con 36.89%. Se avete una risposta datemela, perchè davvero non riesco a capire.

Come non riesco a capire (o meglio, ci riesco, ma passiamo per scemi...) perchè la Lega sfondi e sia primo partito in luoghi simbolo insospettabili come ad esempio Lampedusa, Riace, Mirandola, L'Aquila

Il PD non è un'alternativa

Dopo la doppia batosta del Referendum di Renzi (a proposito, quella Costituzione che secondo Renzi era da cambiare e rendeva ingovernabile il Paese è la stessa che permette a Lega e 5 Stelle di sbranare l'Italia in beata allegria, segno che con una alleanza compatta va bene anche questo sistema) e del 4 Marzo 2018 il PD ci ha messo a malapena un anno per fare le primarie ed eleggere un Segretario, Zingaretti, che pare abbia anche parlato durante la campagna elettorale. Continua a seguire una linea appena meno demagogica dei Carioca, senza creare un'agenda alternativa. Auguri.

Anche stavolta nessuna Onda Nera

Nonostante il solito bailamme, le polemiche e tutta la pubblicità indiretta che gli viene fatta, anche stavolta Casapound e Forza Nuova rimangono i partiti adatti ai pochi disadattati di sempre, non arrivando nemneno all'1%.

Il M5S inizia a morire, ma sarà agonia lenta

Non solo in 8-9 mesi ha perso qualcosa come 6 milioni di voti, ma conferma di essere un partito formato per lo più di inetti, visto che dove ha governato viene spazzato via in maniera ignomigniosa (Livorno e Torino) . Per i fan: che sia in grado di organizzare una nuova classe dirigente in tempo è, al momento, pura utopia.

Gli Italiani all'estero sono la parte migliore di questo Paese.

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