Sarà dura l'avventura

Enrico Luschi • 31 ottobre 2019

-2 alla partenza

Allora eccoci qua, tra due giorni prenderà il via questa scampagnata solitaria autunnale e siamo quindi pronti per mettere alla pubblica gogna le mie disavventure. Siccome siete abituati troppo bene, vi voglio mettere in allerta sin da subito: a differenza di tutte le altre zingarate stavolta niente troie e niente sbornie.

Niente troie per ovvi motivi e niente sbornie perchè sembra che il mio povero fegato grasso stia soffrendo il ritmo forsennato che gli ho imposto da quando ho scoperto le magie dei fumi dell'alcool. Comunque nessun problema, tanto andavo a Bordeaux giusto per ammirare le bellezze architettoniche della cittadina francese, quindi questo stop alcolico non mi pesa neanche un po'. Peraltro si parte subito col piede giusto e sotto il solito ottimo auspicio.

I perchè di questo viaggio sono interessanti e molteplici: è uno sgarbo a Greta, tanto per cominciare. Vaffanculo lei e le vacanze green: aerei come se non ci fosse un domani e plastica a tutta randa. Questa mia settimana è inoltre un'ode al neoliberismo: tra voli (Pisa-Girona e Bordeaux-Bologna) e bus (Flixbus, 3 tratte) spendo meno di 48 euro totali. E' la migliore epoca nella quale vivere e non ve ne accorgete. Per gli sventurati che non attendono questo Diario di Viaggio come la nuova calata del Messia ripeto l'itinerario: Girona, Carcassonne, Tolosa e Bordeaux.

La partenza, dicevamo, è fissata per le 14:25 da Pisa alla volta di Girona.
Mamma Ryanair mi porterà -per 14.99 euro- in una località che non ho alcun interesse a visitare, ma che era la più comoda (nel rapporto qualità/prezzo) per raggiungere Carcassonne, il caratteristico borghetto francese che sarà la meta successiva in questo mio giretto autunnale. Ma prima di Carcassonne c'è da passare il tempo a Girona.

Cosa fa l'intrepido vacanziere? Apre Wikivoyage, almeno per avere una minima linea guida e capire cosa fare. Ecco quindi la prima riga di Wikivoyage: "Girona è spesso trascurata dai volantini turistici". Un perchè ci sarà, ma siamo ottimisti e continuiamo la lettura. Cittadina dalle dimensioni medio-piccole (100.000 anime neglette la infestano), pare che sia una città con una forte identità ebraica, anche se pare sia una cosa da attribuire più che altro ai tempi passati. La città, attraversata da un fiume, ha origini romane. Pare si visiti molto bene a piedi, essendo molto piccola e con la sorprendente caratteristica di avere tutte le attrazioni turistiche (di fatto un ponte, la Cattedrale, le mura difensive e poco più) che non sono affatto attraenti, ma almeno sono tutte vicine tra di loro.
Ormai ho prenotato e ci vado lo stesso, ma sento odore di beffa.

La mia dimora sarà la Pension Borras, una bella pensioncina ad una stella, posizionata nel centro storico di Girona. L'aspetto strategico è talmente importante da farmi apprezzare sin d'ora questo bel posticino. Sembra pulito e per i 40 euro che chiedono basta non trovare le federe dei cuscini tappezzate di sperma per essere contenti, poi va bene tutto.

Ci resterò meno di due giorni: arriverò alle 16:00 circa di Sabato e partirò la notte tra Domenica e Lunedì alla volta del piccolo borgo di Carcassonne. Pare che prenderò una bella secchiata d'acqua, del resto quando uno mette piede nell'arida terra di Spagna è proprio quello che si aspetta.

Ma sia dia bando alla mestizia, saranno ore liete. Mi attendo una ricca serata di gozzoviglio il Sabato, mentre la Domenica guarderò la miseria della cittadina controllando ossessivamente l'orologio, perchè con una certa apprensione dovrei riuscire a prendere il bus che, a mezzanotte, dall'aeroporto di Girona mi porterà a Carcassonne in nemmeno 3 orette. Per 99 centesimi mi pare possa andare bene, anche se questo comporta lasciare la camera la Domenica mattina e tirarmi dietro tutto il giorno il trolley. Ma ci sarà una stazione dove lasciare il trolley e poter chiamare un taxi a mezzanotte di Domenica per andare all'aeroporto, no?

Arriverò a Carcassonne quindi alle 3 di notte, dovrò schivare nubifragio, freddo e banditi ma poi tutto scorrerà liscio fino all'orario di ripartenza per Tolosa, prima vera città degna di questo appellativo. Lì passerò due notti livide di rancore, con nessun piano preciso di azione. La città pare abbastanza attraente ed è rinomata, oltre che per l'indisponenza degli abitanti, anche per il famoso Museo della Città dello Spazio. Non che mi attiri particolarmente, se non per una curiosità specifica "di famiglia", ma visto che anche a Tolosa ci sarà il nubifragio ci sta che ci faccia un salto.

Dopo Tolosa sarà la volta di Bordeaux, cittadina francese nota per i suoi vinellini. Come detto non potrò bere e quindi pazienza. La città, piccolina, dalle foto e dai video reperibili in Internet pare graziosa e assai pittoresca. Avrei intenzione anche di vedere qualche cantina, ma ovviamente il meteo previsto è questo:

il che potrebbe costituire un grosso ostacolo, perchè non pare che ci siano grossi poli museali tali da poter occupare interamente una giornata uggiosa di pioggia.

Ma mi importa una sega, meglio che stare al lavoro sarà anche Bordeaux senza vino, no?
Via, basta con le chiacchiere, è ora di preparare la valigia, stampare carte di imbarco, salvare alcune cose su Google Maps e tutti quei noiosi impicci delle vacanze del Terzo Millennio.

Nei piani c'è un post giornaliero, ma non vi assicuro nulla.
Chiudo con il mio solito video pre-partenza, sono sempre tornato ed ormai è il mio portafortuna.

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