Recensione "Perchè guariremo"

Enrico Luschi • apr 07, 2021

Parliamo di un libro da eretici

Ave villici!

Oggi faccio l'eretico e mi dedico alla recensione di "Perchè guariremo", il libro che il Ministro della Salute Speranza ha pensato bene di scrivere in estate e pubblicare a ottobre 2020, salvo ritirarlo immediatamente dal mercato italiano. Quindi come faccio ad averlo? Grazie al neoliberismo e alla globalizzazione c'è Amazon che, in nemmeno 48 ore ti invia dalla Spagna il libro proibito al popolo bue.

Parliamo un po' dell'autore di questo tomo: Roberto Speranza è l'attuale ministro della Salute (il nome del Governo Draghi che ho fatto più fatica a digerire, pur tra i tanti impresentabili) e, sebbene sia poco più che 40enne è da tempo uno dei nomi di peso dell'area di centrosinistra o dell'universo, a leggere il libro. Il perchè Speranza conti qualcosa nel disastrato Paese chiamato Italia rimane un mistero, visto che in vita sua ha combinato il giusto ed è segretario di un partito che guarda alle percentuali di Italia Viva e Azione con una certa invidia.

Finita un carriera scolastica promettente (diploma, laurea e dottorato con il massimo dei voti) entra come consigliere al Comune di Potenza nel 2004 e da quel momento, di fatto, è riuscito a scansare il mondo del lavoro con un certo successo e fa concorrenza a Giggino per la miserevole quantità di contributi INPS ascritti a suo nome. Diventa ben presto assessore (sempre a Potenza) e nel 2013 entra in Parlamento. Nel 2019 è nominato Ministro della Salute, perchè in Italia in questi ultimi 20 anni succedono anche queste cose.

Dimenticavo, il libro in questione è edito da Feltrinelli, circa 230 pagine per 15 eurini tondi tondi. La tesi di fondo di questo libro, falsa, è che negli anni i finanziamenti al SSN siano calati e perciò il Covid ci ha travolti, ma meno male c'è Speranza che ci ha salvati. Stringi stringi il libro è tutto qui, si gira sempre intorno a questo concetto, tra manie di protagonismo, ricostruzioni fantasiose della realtà, balle vere e proprie, ricordi personali assurdi e grotteschi che entrano nel libro non si sa bene a quale fine se non come ammutinamento del ghostwriter per screditare il ministro.

Il libro è quanto di più patetico si possa leggere, davvero si va oltre la serie "Harmony". Scritto in maniera imbarazzante (dopo cito qualche passo), pieno di retorica stucchevole anche per un ragazzino della terza liceo, moralismo vuoto, patetico paternalismo e, cosa ancora più grave, ragionamenti tenuti in piedi da balle.

Come detto la più frequente verte sui presunti tagli al SSN e la causa è -indovinate!- il neoliberismo. Speranza (o colui che gli ha scritto questo volume, perchè mi rifiuto di credere di avere come ministro della salute  uno che riesce a produrre materiale intellettuale del genere) sostiene che ormai da decenni il nostro sistema sanitario nazionale subisca dei tagli forsennati. Bene, basta andare sul sito dello stesso Ministero della Salute (è tutto incredibile, cazzo) e guardare i numeri per vedere che questo è semplicemente falso.


Per farvela breve, nel caso non vogliate cliccare sul link, siamo passati dai 71.3 miliardi di euro nel 2001 ai 114.5 del 2019, un aumento di 43.2 miliardi in 18 anni, fate voi la percentuale di incremento, a me basta sapere che è più del 50%. Poteva parlare di inefficienza della riorganizzazione, gestione scadente, processo da rivedere, ma ci sarebbe stato da trovare un colpevole e analizzare gli errori di una classe politica fallimentare da ardere in pubblica piazza. Meglio scaricare sull'evergreen del neoliberismo e buttarla in caciara.

Un'altra balla, più volte rammentata, è quella delle tre ricercatrici donne dell'Istituto Spallanzani di Roma. Non so se ve ne ricordate, ci furono due giorni di toni trionfalistici in tutto il Paese, titoli di giornali fantastici, per due giorni ci sentimmo i migliori del mondo, salvo poi scoprire che eravamo arrivati "esimi". Ne parlammo anche in queste misere paginette:


Speranza, che il libro lo ha pubblicato a ottobre 2020, dovrebbe sapere che lo Spallanzani non realizzò alcun record, visto che già a febbraio 2020 pestò una merda clamorosa, ma cita questo episodio almeno 3 volte nell'arco del suo volumetto imbarazzante e spesso lo associa al gran lavoro svolto dall'Italia per quanto riguarda la mappatura del virus. Ora io non voglio farvela prendere troppo male, ma la realtà è questa:


Credetemi, siamo dietro il Bangladesh ed il Gabon (ma non per modo di dire, davvero), tra gli ultimi al mondo.

Volevo scrivere altro, ma mi è salito lo schifo e vi cito solo i passi peggiori del libro di questo cialtrone che spero si dimetta domani. Grazie ad una "rivolta" su Twitter infatti il libro di Speranza è il più venduto su Amazon in Spagna, ci alzerà due lire di diritti d'autore, ma farà una figura di merda mondiale. Colgo fior da fiore:

  1. "A Marsiglia, una notte, incappammo in un uomo con il coltello che voleva derubarci. Provai ad argomentare che non avevamo nullae rapinarci era assolutamente inutile: funzionò. Me la cavai dando all'aspirante ladro un pacco di biscotti. Vorrei che oggi fosse tutto altrettanto semplice." (pag. 47);
  2. "Alla Cecchignola i concittadini rimpatriati hanno finito la quarantena. Li ho trovati tutti sani e sereni,mi hanno ringraziato perchè lo Stato è stato loro sempre vicino." (pag.64);
  3. "Non si fa politica su un'epidemia" (pag.68);
  4. "Credo che il popolo italiano abbia il diritto di chiedermi competenza nello svolgere il mio lavoro, non solo buona volontà. Questa competenza a me l'ha data non solo la formazione universitaria, ma anche l'esperienza di partito." (pag.72);
  5. "L'Italia sarà un modello da seguire." (pag.85);
  6. "La mia bellissima squadra della comunicazione. Fanno un lavoro arduo, a fianco di un ministro che tende a comunicare il minimo indispensabile: io non vorrei andare in TV quasi mai, parlo poco con i giornali e non sono particolarmente affezionato ai social. Sono la mission impossible di qualsiasi responsabile della comunicazione." (pag.99);
  7. "Arcuri è svelto, determinato ed è un manager di comprovata qualità." (pag.128);
  8. "Arcuri esercita con risolutezza tutti i poteri che la legge gli ha attribuito, senza paura di assumersi enormi responsabilità" (pag.129);
  9. "Sandra Zampa non solo mi affianca nel seguire costantemente i lavori del CTS, ma mi impone di mangiare e bere quando non ho nemmeno il tempo di respirare" (pag.130);
  10. "Sono nervoso al pensiero di qualsiasi aggregazione di più di due persone, mi turba persino veder passare le automobili per strada" (pag.150);
  11. "Il 3 Giugno, quando si torna a spostarsi tra le regioni, ho la percezione che stiamo riuscendo a gestire la situazione" (pag.158)
  12. "Sono particolarmente contento perchè in questa sperimentazione (AstraZeneca) c'è un bel pezzo di Italia: Oxford lavora infatti con Irbm di Pomezia". (pag.169);
  13. "Quando finisco la presentazione scatta un applauso spontaneo da parte di tutti i miei colleghi ministri. Tanto lavoro sottotraccia sta iniziando a dare i suoi frutti" (pag. 170);
  14. "Mi torna in mente la preoccupazione del mondo farmaceutico quando fu nominato un ministro della Salute di sinistra" (pag.172);
  15. "La fotografia del mondo dice che chi ha seguito la linea italiana ha retto meglio all'assalto del virus" (pag. 189);
  16. "Credo sia stata l'unica volta che ho alzato la voce e confesso -non ne vado fiero- di aver dato un pugno sul tavolo (.....) Piu tardi il mio capo gabinetto mi avrebbe assicurato che quello scatto d'ira era stato l'unico modo per sbloccare la situazione. Per un paio di giorni mi ha fatto male il polso" (pag.204)
  17. "L'Italia ha una delle sanità pubbliche migliori del mondo e lo ha dimostrato." (pag.207)

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