Fine pena mai

Enrico Luschi • 6 aprile 2021

Diari dal Covid

Ave villici!

Non ho nulla di sensato da dire quest’oggi, ma sento l’esigenza di esternare, quindi eccomi qua a vomitare parole cariche d’odio, boria, supponenza, sagaci intuizioni e soprattutto carciofini sott’olio. Post variegato come una confezione di salatini da aperitivo, con qualche aggiornamento vario ed eventuale: iniziamo con una veloce panoramica sulla situazione italica targata Draghi, no?

Sono passati circa due mesi dall’ingresso dell’Eccelso a Palazzo Chigi, ormai ho definitivamente abbandonato ogni speranza per qualsiasi cosa vada oltre la gestione della vaccinazione di massa e piano del Recovery Fund. Speravo, come minimo, nella chiusura di Alitalia, una riforma della scuola e della macchina burocratica, inutile negare che su questo fronte la mia delusione è totale. Un altro aspetto sul quale vorrei riflettere meglio è quello che riguarda il perchè Draghi abbia accettato di infilarsi in questo pantano rischiando di bruciarsi la reputazione dovendo stare a seguire i capricci ora del PD, ora della Lega o di chiunque altro faccia parte della coalizione di Governo. Che sia solo lo spirito di servizio patriottico tendo ad escluderlo, escludo anche che Draghi voglia proseguire il percorso politico solitario dopo questa esperienza potendo solo sbandierare piano vaccinazione e RF. Resta quindi il dilemma, non proprio entusiasmante, se l’Eccelso intenda sfruttare questo breve periodo al Governo per poi farsi eleggere Presidente della Repubblica o tentare il colpo gobbo e candidarsi a DVCE supremo della UE dopo l’addio della “culona inchiavabile”, la sfida contro Macron ed eventualmente Rutte non sembra impossibile e chissà che il punto non sia proprio questo. Chi vivrà vedrà.

Le vaccinazioni come stanno andando, intanto? Maluccio, francamente. Il salto rispetto alla gestione Conte-Arcuri c’è stato, ma il confronto con America, Israele, UK etc etc è ancora impietoso. Veramente vergognoso il dato di Pasqua, con soli 87.000 vaccini effettuati in tutta Italia. Impressionante il confronto con il dato americano dello stesso giorno: oltre 5 milioni di vaccinati. Ma i numeri di questo disastro non fanno breccia, sembra quasi che debbano restare sottotraccia. E’ incredibile la narrazione che gira intorno alla questione vaccinale: ancora si sente la scusa della scarsità di dosi, quando in realtà abbiamo qualcosa come 3 milioni di dosi inutilizzate stivate nei “magazzini”, un numero enorme se si pensa che al momento in cui scrivo abbiamo vaccinato con due dosi appena 3.5 milioni di persone. Quindi, di fatto, stiamo sottoutilizzando le dosi che le cattive compagnie di Big Pharma ci mandano, nonostante i temutissimi BREVETTI, che secondo alcuni sono il vero cancro del mondo.

Questo piagnisteo sulla scarsità di dosi poi la capirei se riuscissimo a finire ogni singola fiala che ci viene messa a disposizione dalle aziende produttrici, così francamente è solo l’ennesimo frutto avvelenato di un mondo dell’informazione allo sbando. E’ imbarazzante vedere anche un altro dato: i vaccini Pfizer-Biontech hanno una somministrazione pari al 96% delle dosi consegnate, mentre Astrazeneca e Moderna viaggiano intorno al 50%. Essendo vaccini della stessa tipologia (mRNA, qualunque cosa questo significhi) cambia solo il vettore di distribuzione. Pfizer usa il proprio impianto logistico-distributivo, gli altri vaccini sono affidati alle sapienti cure delle Poste, che quest’estate sono riuscite a metterci appena 8 giorni per recapitarmi una multa da Grosseto a Firenze (a piedi ce ne vogliono 3, secondo Google Maps). Sarà un dato slegato dai numeri patetici che stiamo mettendo in piedi, sicuramente. Ah, a proposito le polemiche sulla sanità privata Usa che al momento vaccina 5 milioni di persone al giorno che fine hanno fatto? Non era il male del mondo? Ora che quel sistema vaccina giornalmente il doppio di quanto abbiamo vaccinato noi da Dicembre 2020 tutti zitti?

Non c’entra nulla con quanto sopra, ma vi consiglio di acquistare da Amazon Spagna il libro di Speranza “Perché guariremo” (ritirato dal commercio in Italia, chissà come mai), si preannuncia lettura interessante. Io l’ho acquistato ieri, mi dovrebbe arrivare dopodomani. Conto che siano 20 euri ben spesi per fare delle grandi risate di stampo dadaista. Ovviamente lo recensirò per voi, masse insaziabili.

Un’altra serie di news succulente degli ultimi giorni riguarda la magistratura italiana: si è iniziata la saga con l’allarme del CSM che ha avvertito che se non vaccinano i giudici la giustizia si fermerà e andranno avanti solo le questioni di “stretta emergenza”. Un sistema giudiziario come il nostro, tanto solerte ed efficiente, ha anche di queste pretese per poter garantire lo svolgimento dei processi secondo i nostri elevati standard abituali. Chissà gli operatori dei supermercati, dei trasporti o di tutti i settori che in questi mesi non si sono fermati nemmeno un giorno cosa ne pensano. Non contenti di questo gesto di estrema classe, i nostri giudici hanno visto occupare le prime pagine dei giornali (ah no, scusate…) per la prefazione di Grattieri ad un libro fantasmagorico di due pazzi che mischiavano i peggiori deliri su Covid, ebrei, Big Pharma e quant’altro. La chiusura finale di queste due settimane d’oro per la magistratura italiana riguarda le intercettazioni verso giornalisti che si occupano di coprire le notizie sugli sbarchi dei migranti. E’ una notizia incredibile, perché non si capisce bene quanto sia stata spinta da Minniti prima e Lamorgese poi o quanto sia libera iniziativa di singole procure che però nel caso avrebbero avuto tutte la stessa idea, tutte insieme e nello stesso momento….Un caso che varrà la pena di seguire, giusto per sapere se siamo ancora una democrazia occidentale o se la magistratura riceve ordini dai Ministri di turno per spiare i giornalisti, roba da regimetto di terz’ordine.

Scrivi regimetti di terz’ordine e ti viene in mente la Russia, oggetto di uno dei miei ultimi articoli: nelle ultime 2 settimane lo Zar ha pestato forte sull’accelleratore per far parlare di se. Ha iniziato facendosi approvare due leggi interessanti. La prima prevede la possibile rielezione fino al 2036, cosa che nel caso permetterebbe appena 36 anni di potere continuativi sul trono del Cremlino, cosa che sarebbe sintomo di una democrazia ben salda ed in buona salute. La seconda prevede l’immunità totale retroattiva per tutta la famiglia imperiale, perché fidarsi è bene ma pararsi il culo prima è sempre meglio. Intanto l’oppositore Navalnj (in galera perché non si è presentato ad un processo dato che nel frattempo era stato avvelenato e ricoverato in fin di vita, roba da commedia dei Vanzina) è abbandonato in una prigione senza nemmeno sorveglianza medica e destinato ad una fine che tutti immaginiamo.

Intanto Zio Vlad sta maramaldeggiando al confine ucraino: nell’ultima settimana ci sono stati imponenti spostamenti di truppe russe. Secondo fonti ufficiali russe si parla di 4.000 soldati e un massiccio numero di mezzi. Dmitri Peskov (il Casalino di Putin) ha dichiarato testualmente che “La Russia muove le sue forze sul suo territorio come le pare e non è una minaccia per nessuno”. Chissà, forse ha dichiarato queste cose mentre batteva forteforte i piedini in terra, come i bambini. Dettagli che secondo gli accordi di pace del 2015 quello che sta facendo la Russia al confine ucraino sia illegale, cosa volete che siano degli accordi internazionali innanzi alle bizze e al volere di Zio Vlad. Secondo alcuni queste manovre servono per compattare il fronte interno, mostrare i muscoli e ridare lustro allo Zar più che per effettive mire belliche, però intanto il comando NATO in Europa ha elevato il grado d’allerta al gradino appena inferiore a quello di guerra, ma per il resto a casa tutto bene.

Se vuoi condividere

Share by: