Ave villici!
Come va? Non ci si annoia mai, vero? “E’ un gran bel momento, è una gran bella Italia”, diceva Albanese quando impersonificava l’Ottimista a Mai Dire Gol. Oddio, è anche un gran bel mondo, va detto, certo che avere il privilegio di osservarlo da questa penisola alla deriva nel Mediterraneo ha veramente un suo fascino perverso e malato.
Volevo fare la seconda parte del post precedente, ma lo ritengo intuile se, alla luce di quanto successo nei giorni scorsi in giro per il mondo, ancora non avete colto di cosa parlassi nella prima parte. Quindi sinceramente dubito che un mio secondo post in questo blog -che visitate solo per umana compassione nei miei confronti- possa smuovervi tra le tempie alcunchè.
Certo che essere a parlare di caccia all’ebreo a fine 2023 è veramente deprimente, specialmente se si vedono le capitali europee invase quotidianamente da cortei pro-Palestina di gente che avrebbe difficoltà a collocare su una mappa Egitto, Israele e Giordania fa un po’ effetto. Non so se avete visto qualche intervista all’interno dei vari cortei: agghiaccianti, ma mica per le bestialità che dicono gli intervistati, quanto per la totale inconsapevolezza di cosa succeda in Medio Oriente. E’ sempre andata di moda la kefiah e anche in quest’occasione non pare diverso.
Fa effetto anche vedere sventolare nei suddetti cortei bandiere di Isis e compagnia cantante, ma finalmente averte il vostro mondo multipolare, che gli odiati yankees ci hanno rotto il cazzo. Le alternative, del resto, sembrano davvero degne di stima e interessata attenzione. E’ molto istruttivo anche sentire altre (per fortuna più) isolate interviste di qualche scalmanato, in evidente stato confusionale, che inneggia al Califfato nella vecchia Europa, ma continuiamo pure a pensare che il problema sia Hebron.
Paranoico? Si si, ci sta. Mi ricordo quando mi davate del paranoico anche quando mi permettevo di farvi notare che Putin forse non era “un gigante in politica estera” perché lo aveva messo in culo con la storia del gas alla Merkel (suka, crukka di merda!), per dirne una di quelle memorabili che mi piace sempre ricordare.
Esulando dalla caccia all’ebreo, chè davvero mi fa schifo anche solo doverne scrivere, volevo porre la vostra attenzione e la vostra memoria da colonia di lieviti su qualche altro punto che, magari, nel logorio della vita moderna, avete trascurato o già dimenticato.
Sostengo da molti anni che uno dei problemi più gravi di questo Paese sia il mondo dell’informazione, per svariati motivi che adesso non ho nemmeno particolare voglia di esplicitare. Se il panorama italiano dei medi vi sembra normale boh, non so che farvi, alla fin fine uno ha diritto di credere a quel che gli pare.
Se proviamo a ricordare velocemente come sono stati trattati due degli eventi epocali di questo decennio (Covid e guerra in Ucraina) penso che vengano alla mente 1000 esempi dello sfascio. Ora poi con la guerra arabo-israeliana non ne parliamo. Il Covid ha tirato fuori, all’inizio, la nostra pulsione antidemocratica con la gente che si segava per gli inseguimenti ai runner in diretta TV e inneggiava ai lockdown di CiuseppiGonde imposti via Facebook in pieno stile ayatollah. Qualche mese ed è stato il turno dei deliranti complottari novax-noGP (a proposito: come è andata?), mentre la guerra in Ucraina ha tirato fuori un antiamericanismo patetico, un misto tra Casa del Popolo ed Assemblea di Liceo -con discorsi che nemmeno a Campi Bisenzio nel ’62- oltre che un pacifismo peloso che, stringi stringi, era un dirsi “l’Ucraina deve arrendersi” senza farsi troppo schifo da soli.
Il pogrom del 7 Ottobre e la conseguente guerra scatenata da Hamas, invece, ha tirato fuori il sapore antico dell’antisemitismo travestito da antisionismo. Difficile leggerci qualcosa di diverso, con tutta la buona volontà. C’è chi ti sragiona di 75 anni di occupazione, chi di lager a cielo aperto, chi di genocidio, chi dei confini del ’67 (mai che dicessero però chi, come e quando li ha messi in discussione questi confini, il problema sono 4 coloni ebeti che occupano una casa o una fattoria: signori, vi scurreggia il cervello), ma di questo ho provato a scrivere nel pezzo precedente e non ci torno di nuovo, anche perchè da quanto leggo e sento è veramente come dare il concio alle colonne. Oggi volevo parlare degli avvelenatori di pozzi, di coloro che alimentano con fake news questo clima putrescente.
Negli ultimi giorni su il fu Twitter è salita in cattedra Rula Jebreal, con 4 bufale clamorose in 4 giorni, roba che nemmeno Salvini dei tempi d'oro. Tutte, sarà un caso, atte a dare un’immagine distorta di Israele (che in questo è bravissimo da solo, senza bisogno di aiuti esterni, va riconosciuto). L’ottima Rula, quella che in America a fare i discorsi che fa nei media Italiani è vista come una simpatica macchietta, è solo l’ultima della lista. Il Sommo in questo è Chef Rubio, sempre lucido. Ma almeno lo fa senza il tono da intellettuale con la puzza sotto al naso, il ditino alzato e la pretesa di insegnarti la vita.
Comunque non è certo di Rula Jebreal che voglio parlare, di fronte a questa gente basta reputarla insignificante ed ignorarla, si vive molto meglio senza faticare nemmeno troppo. Il problema è quando sei circondato da fonti del genere e non sai più dove cercare qualcosa a cui appigliarti. Per dire, il tweet di Medici Senza Frontiere del famoso missile israeliano sull’ospedale, a distanza di 3 settimane, è ancora presente sul profilo social dell’associazione. Non parlo di un’associazione sputtanata come Amnesty (di cui fino a qualche giorno fa era testimonial Chef Rubio, un caso?), arrivata a difendere come attivista dei diritti umani una che -testuale- scrive su Instagram “ebrei di merda, berremo il vostro sangue e giocheremo a basket col vostro cranio”. Insomma, a MSF in passato ho anche donato dei soldi, ad Amnesty mai. Eppure in questo delirio anche MSF ha pestato un bel merdone. Non contenta, l’altro giorno, sempre via social, rilancia la bufala di Israele che bombarda un’ambulanza. Sdegno, schifo e vergogna: 8 minuti di orologio e vengono fuori le foto dell’ambulanza incriminata. Niente bomba, aveva investito un cavallo. Anche quel tweet è sempre sul profilo social di MSF.
Però è un continuo: da un mese i Giusti ci raccontano di Gaza rasa al suolo, delle mille volte in cui a Gaza hanno staccato definitivamente luce, acqua e tutto il resto, dei milioni di morti (ma sul serio prendete per veri i numeri di Hamas? Davvero, anche dopo i 500 morti dell’ospedale diventati 12?) e se ti azzardi a dire qualcosa ovviamente sei o fascista o uno che fa analisi “semplicistiche”.
Ti azzardi a dire, ad esempio, che in un mese non è stato rilasciato un singolo ostaggio? Eh, ma l’occupazione della Cisgiordania va avanti dal 1948! Bombardano una zona che hanno detto di evacuare 20 giorni prima (dettagli le 20.000 chiamate, il milione e mezzo di volantini e gli oltre 60.000 messaggi Whatsapp/Telegram, tutte prassi consolidate nella guerra in Ucraina prima dei bombardamenti russi, no?) e di spostarsi 15 km (cioè 5 ore a piedi, 1 in bici, 20 minuti col Califfone) più a Sud? Genocidio. Fanno passare camion di aiuti umanitari a patto di esaminare prima per evitare che entrino armi per Hamas? Eh, ma dopo Rabin solo nazisti al Governo in Israele. Fai notare che da 30 giorni Hamas lancia almeno 30 razzi al giorno su Tel Aviv, colpendo 3 ospedali? Eh, ma Israele ha IronDome, non vale così. Ti permetti di dire che Hamas deve essere eradicato e non c’è altro modo che un’operazione militare, costi quel che costi? From the river to sea Palestine will be free. I giornalisti uccisi forse erano qualcosina di diverso da semplici giornalisti? #freePalestine.
Anche qui, nuovamente, visto che sembra di aver a che fare con gli Aficionados Palestina: siete liberissimi di pensarla come credete meglio, sopportate che qualcuno suoni una musica diversa dalla vostra. Io di quel che scrivo sono abbastanza sicuro, mi auguro possiate dire lo stesso di voialtri alla fatidica domanda “Sei sicuro che sia solo ed esclusivamente avversione al Governo pro-tempore israeliano?”.
Ma non sia mai che mi perda una battaglia persa: Israele ha torto a prescindere e comunque è colpa sua, un pochino se lo merita. Ma basta parlare di Israele, guardiamo le cose di casa nostra che ci tirano sempre su il morale: la Meloni cade nel trappolone di due “comici” russi. La propaganda dello Zio Vlad cercava un leader del G7 che dicesse in privato quel che la propaganda russa vuole sentirsi dire e lo ha trovato a Roma. Grandissimi, come al solito.
Con la manovra finanziaria si INASPRISCE la legge Fornero, nessuno ha chiesto non dico le dimissioni da Ministro di Matteino Tuttominchia, ma nemmeno un congresso straordinario all’interno della Lega per togliere di mezzo un segretario che, volenti o nolenti, ha fatto il suo tempo.
La Meloni cerca di spedire i negri in Albania e riformare il corpo repubblicano, obiettivi modesti e che avranno sicuramente un grande successo.
Ora è diventanto un guru anche Zerocalcare.
Montanari, dopo anni in TV, si candida a sindaco di Firenze, così finalmente vedremo le masse tornare a marciare, con il buon Tomaso a brandire la bandiera rossa dal suo 10 vani di Piazza del Carmine.
Ci sarebbe ancora tanto da scrivere, ma vedo che ho sfondato il muro delle 1500 parole e mi sono rotto i coglioni. A breve scrivo qualcosa sulla guerra in Ucraina, mi pare assurdo che non vi interessi più dal 7 Ottobre l’evento più importante degli ultimi 20 anni. Siete veramente affascinanti.