Noia domenicale

Enrico Luschi • 7 novembre 2021

Madonna che palle la domenica pomeriggio

Ave villici!

Eccoci qua, domenica pomeriggio, niente di preciso da fare e voi a fare da cavia per tutte le mie bizzarrie. Non ho nulla di preciso da dire, diciamo che è un post supermix con tutto ciò che ha colpito la mia attenzione negli ultimi 10-15 giorni. Con che partire? La scelta è ardua, è un periodo fantastico per trovare abissi da esplorare.

La prima notizia ingiustamente passata sotto silenzio è inerente questo grafico:

Il 34% degli Italiani intervistati crede che l’uomo sia apparso sulla Terra ai tempi dei dinosauri. Una notizia da poco e che val quel che vale, ma sintomatica del disastro culturale nel quale questo Paese sta lentamente scivolando senza nemmeno averne contezza. In questa spettacolare classifica siamo primi in Europa, anche se solo a pari merito con la Romania. Non male, no? Eppure lo avevano visto anche in documentario:

Ma non disperiamo, la cultura di questo Paese è in solide mani, con ad esempio la Murgia a dispensare perle di saggezza su ogni media possibile ed immaginabile, paladina della Schwa ed in perenne polemica contro qualsiasi “maschio bianco eterosessuale cis”, sia che si parli di diritti delle donne sia che si parli di Fiorentina-Venezia. Nei giorni scorsi è apparso un suo delirante articolo su Vogue nel quale con una decina di anni di ritardo si accorge che esiste Chiara Ferragni. Ne tira fuori un capolavoro giornalistico, nel quale cerca di spiegare chi sia Chiara Ferragni ad un ipotetico lettore che non l’abbia mai sentita nominare. L’apice dell’intervista è: “Chi sarebbe Chiara Ferragni se domani Mark Zuckerberg cancellasse il suo profilo Instagram?”. Una domanda che fa intravedere un mondo. Insomma, si tratta di un pezzo imperdibile, cercatevelo perchè se lo trovate online vale veramente la pena leggerlo per farsi un’idea non tanto su Chiara Ferragni (che per me potrebbe tranquillamente andare a vangare la terra in compagnia del marito, ma non è questo il punto), ma sulla Murgia, uno dei fenomeni per me più inspiegabili del disastrato panorama culturale italiano.

Un altro soggettone che appare sempre più spesso in TV ed aspira al grado di intellettuale è tal Marta Fana, economista star del Twitter, ove aizza grillopitechi ed altri soggetti improbabili con uscite del genere:

Farà strada, non c’è da dubitarne. Siamo un Paese che dinanzi a questi fenomeni non rimane mai indifferente.


Ma fin qui nulla di nuovo, essendo lanciato questo Paese nel futuro derby Venezuela – Ungheria (leggi QUI per capire meglio cosa intendo) fa parte del grande copione che toccherà sorbirci da qui alle prossime elezioni politiche. In questa diatriba carica di continuo rifiuto della realtà non va dimenticato l’ottimo Landini, uno dei veri simboli di questa nostra cara Italia. Fresco della clamorosa vittoria di un Posto al Sole, si è fatto prendere un po’ la mano.

Nella grande manifestazione a Roma contro il fascismo (a proposito, novità?) il nostro eroe ci ha deliziato con un’uscita clamorosa, probabilmente il suo migliore exploit della carriera, lo potete apprezzare al minuto 34:04, (andateci da soli, questo sito di merda non mi permette di far partire in automatico da 34:04):

Ma anche a destra non si scherza, intendiamoci, con la destra più vergognosa d’Europa occidentale, le grida belluine al momento della bocciatura del DDL Zan resteranno negli annali della storia politica di questo Paese. Parliamo anche del DDL Zan, già che ci siamo. Per quanto ho avuto modo di leggere non è che si trattasse di chissà quale disegno di legge, probabilmente alla fine della fiera si sarebbe trattato di un’ennesima legge tutto sommato inutile, ma tralasciando il discorso nel merito, mi interessa parlare di quel che è ruotato intorno a questa avventura politica. Il solito linciaggio a Renzi (immancabile) è servito a coprire i franchi tiratori PD-M5S. Sarebbe interessante chiedere a Letta perché si sia voluto avventurare in questa battaglia parlamentare quando già a Luglio (un solo voto di maggioranza) era chiaro che il sentiero sarebbe stato impraticabile. Opinione personale di un pezzo di merda: fa comodo essere l’unico partito che si arroga battaglie identitarie sui diritti della popolazione LGBT, ma fa ancor più comodo che questi diritti rimangano ancora soltanto promessi, almeno fino alle già citate elezioni politiche. Del resto perché privarsi a priori dell’ipotetico voto del 5-10% della popolazione, riuscendo al tempo stesso a far passare la destra per quel che è e tirare la solita scarica di pallettoni contro l’odiato Renzi? Può darsi la mia sia una chiave di lettura fin troppo cinica, ma se questa non è allora è davvero legittimo chiedersi che razza di classe dirigente abbia il PD, per avventurarsi in battaglie parlamentari del genere potendo contare su un solo voto di maggioranza.
 
Che altro dire?
 
Ah si, la grande prova di Ibs e Feltrinelli che promuovono in maniera geniale quella perla del complottismo antigiudaico che è “I Protocolli dei Savi Anziani di Sion”. Si tratta di un libretto di stampo zarista (ma che è tornato bene anche allo zio Adolf per alimentare l’odio verso gli ebrei il secolo scorso) e che ancora rimane saldamente nei cuori degli antisemiti, nonostante sia stato sbugiardato come “patacca”, praticamente subito. In ogni caso questo è quello che si può leggere sul sito di una delle più prestigiose case editrici italiane.

Passiamo adesso al clima sempre più insopportabile per quel che riguarda il Covid. Ma non vi hanno stufato le continue tabelline nei TG su positivi, morti, terapie intensive? Non vi sembra una narrativa opprimente? Voglio dire, solo a me sembra una cosa morbosa? Intendiamoci, giusto tenere la guardia alta, ma siamo anche obiettivi: abbiamo una tra le percentuali di vaccinati più alta di Europa, i casi rispetto a Novembre 2020 sono ottimi, ma dobbiamo sorbirci ad ogni TG “Tutto il Covid minuto per minuto”, con addirittura le cronache live di ogni corteo degli sciroccati NoVax, NoGreenPass, ormai poco più che il raduno domenicale dei cretinetti a giro per il mondo. Eppure niente da fare, il clima da fine del mondo, di continua emergenza non cessa. I dati italiani sono ancora buoni (poi magari tra 10 giorni saranno pietosi, ma cazzo, fateci respirare….), quindi pur di continuare a parlare di Covid si ricorre ai numeri degli altri Paesi. Io non so voi, ma inizio ad esserne pieno.

Ah, ho parlato dei cretinetti Noqualsiasicosa, ma ho scoperto un nuovo gruppo di sciroccati molto molto promettenti. Non so come definirli, loro nel web si definiscono “anarcocapitalisti”, oggi siccome non avevo davvero un cazzaccio nulla da fare, ho esplorato un po’ quel mondo e ne sono rimasto affascinato. E’ realmente difficile tracciare un perimetro dentro al quale rinchiudere questi storditi. Sono riuscito a leggere una bellissima discussione -seria!- sul perchè i semafori rossi minino la libertà personale di ogni automobilista. All’inizio pensavo fosse un sito satirico, una pgina di troll in stile Feudalesimo e Libertà o roba simile, ma avventurandomi più a fondo ho scoperto questo microcosmo bellissimo. Il profilo medio di un anarcocapitalista, mi è parso di intendere, è quello di un cittadino ossessionato dallo Stato e dalle regole in generale. Generalmente considera Draghi un comunista fatto e finito, è amante dei Bitcoin per il loro valore dirompente nell’affosare banche e ordine costituito (peccato che a 12 anni dalla sua invenzione nessuno ci paghi alcunchè nel Regno di Madame Realtà) e non raramente è negazionista del Covid e antivaccinista a prescindere. L’anarcocapitalismo è quanto di più vicino sono riuscito a trovare rispetto al fenomeno americano di Qanon. In uno Stato iperpresente nell’economia come quello italiano non è nemmeno azzardato ipotizzare un rapido proliferare di questo fenomeno. Del resto se sono presi sul serio Murgia, Landini, Marta Fana, Scanzi e gente di questo tipo, perché privarci degli anarcocapitalisti?


Infine due parole sul clima, nei giorni della Cop26. Caro lettore, se invece di Gramellini, la Murgia, Scanzi o Feltri (qualsiasi Feltri tu voglia intendere) leggessi giornali seri, avresti recentemente scoperto alcune notizie interessantissime. Ad esempio c’è un’impresa in Cina, la Dongfeng Motor Corporation che, fidandosi delle sue dichiarazioni, emette in un anno la stessa CO2 dello stato del New Jersey, quindi mi raccomando spegni la lucina rossa del tuo televisore stanotte prima di andare a dormire, così salverai il pianeta. Non ti basta? La Bejing Automotive Group in un anno emette una quantità di CO2pari a quella assorbita da72 milioni di acri di foresta, ma ben venga il Bosco Verticale di Milano per abbassare l’inquinamento. Come dimenticare poi la Sinopec Group (controllata della China Petroleum&Chemical), che da sola produce più CO2 del Canada, che è l’11° paese inquinante al mondo, ma mi raccomando avanti tutta col bike-sharing. Ma adesso che la Cina ha detto al mondo che gli importa una sega del clima vedrete che lo gnomo svedese si farà sentire. Tu intanto venerdì sciopera più forte, compagno.
 
Sempre per quanto riguarda l’amica Cina segnalo l’arresto della blogger Zhan Zhang, che aveva denunciato la gestione del Covid. Amnesty International denuncia il rischio di morte per l’attivista cinese, ma tanto ci importa una sega.


https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2021/11/04/amnesty-denuncia-la-blogger-cinese-zhang-zhan-rischia-di-morire-in-carcere_29d760a7-6b42-430f-a0f0-19131bdb3d3a.html

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