No al Green Pass, si al fritto misto.

Enrico Luschi • 8 settembre 2021

Inizia la IV° stagione di SdP

Ave villici!

E’ finita la superba estate 2021. Che estate, eh? Tra successi sportivi, feste, pompini, parvenze della vita che fu.

Inizia la stagione numero 4 della Strategia della Pensione, una stagione di consolidamento per il piccolo sito che mi vanto e mi fregio di aver creato e ormai punto di riferimento fortissimo per gli sbandati come voi che siete soliti perdere tempo sul web. Per il primo articolo della stagione 21-22 decido di giocarmi subito il jolly Covid. Ne parlo in media una volta all’anno e quindi mi levo subito il dente così non ci si pensa più. Gioco il jolly in un momento d’oro, peraltro, quindi armatevi di santa pazienza e viaggiate con me nel per voi inesplorato mondo della logica.

Partiamo da una notizia non molto interessante, ma che serve per far partire il discorso. E’ un fatto di qualche giorno fa la firma del professor Barbero su un folle appello di qualche sventurato professore universitario. L’appello, in sé, è folle nei modi e nella forma (anche paraculo, a voler essere precisi) ma non è nemmeno questo poi il punto focale del discorso. Oh, intendiamoci, Barbero è quel che è sempre stato: uno storico di fama nazionale grazie a YT, un godibilissimo oratore ma anche uno che non riesce a non rendersi ridicolo ogni qualvolta parli dell’attualità, tra rimpianti di comunismo e altre uscite degne del peggior ubriaco di paese.

Ma torniamo all’appello famoso: firmato da poco più di 300 professori (su 50.000 del corpo docente, fate voi la percentuale di adesione) si regge su un testo che è abbastanza vergognoso. Vergognoso tanto per cominciare per la mancanza di una spinta alla vaccinazione, poi per il fumoso rimando alla similitudine malata tra Green Pass e stella di David. Fatto ancor più grave questa assonanza folle viene messa nero su bianco senza nemmeno avere le palle di scriverla chiaramente, ma trincerandosi dietro la criptica frase “facendo affiorare alla mente altri precedenti storici che mai avremmo voluto ripercorrere”. Paragonare GP e stella di David è una cosa vomitevole che non merita nemmeno il tempo di una chiosa. Almeno che gli arguti prof non intendano una qualche altra discriminazione (di cui ovviamente la Storia è piena) a patto però di citarmi subito e senza bisogno dell’ausilio di Google quale sia stato il segno discriminante e riconoscibile che marchiava catari, ariani o altri sventurati, ma tale da essere un “precedente storico” assimilabile al Green Pass ovvero un foglio di forgia statale che attesta che X ha la caratteristica Y.

Nel testo dell’appello si leggono richiami alla Costituzione per difendere la follia dei no-pass, ma vengono omessi altri punti chiave della Costituzione, poco funzionali all’appello dei docenti ma non per questo meno reali. Perché se un no-pass si appella alla Costituzione per il suo diritto allo studio (o al lavoro), molto più legittimamente mi posso appellare io al Sacro Testo io nel richiedere che almeno i luoghi pubblici/luoghi di lavoro siano sicuri e protetti, anche a dispetto delle bizze di qualche sciroccato che al 7 Settembre ha scelto di non vaccinarsi. Che poi a me tutto sto afflato libertario mi sa tanto di disperato tentativo di voler mascherare il proprio anti-vaccinismo con qualcosa di più presentabile e nobile, o come minimo meno “zimbellabile”.

Aver osato criticare Barbero (e non solo), mostro sacro del web tra video-lezioni su YT e meme, mi ha portato a discutere con 3-4 amici che coprono tutto il ventaglio, dal no-vax duro e puro a posizioni più sfumate ma sempre abbastanza imbarazzanti.

Di no-vax duri e puri non voglio nemmeno parlare troppo. Cosa dire a chi ha ancora la faccia per affermare che il Covid non esiste, che i vaccini causano l’autismo e che ci sono le cure domiciliari (ignorando la differenza tra “prevenzione” e “cura”, un concetto che dovebbe essere chiaro intorno ai 6 anni)? Strano poi che siano tutti pronti ad essere no-vax ma nessuno che sia pronto a dichiararsi no-ventilax e rinunciare a priori ai ventilatori e alla terapia intensiva.

Le osservazioni dei no-pass invece mi sono più vicine, ma -mi spiace dirlo- non hanno diritto di cittadinanza in un mondo dove la logica la fa da padrona. Provo a smontarle una ad una, più per sfogo personale che per altro, perché non ne posso più di questi discorsi. La frase più in voga, almeno trai miei amici, è “Perché non fanno il vaccino obbligatorio?”. Non lo so, non è obbligatorio da nessuna parte del mondo e forse quindi un primo aspetto di polemica capziosa già si potrebbe sollevare. Ma restiamo sul pezzo: volere il vaccino obbligatorio per quale motivo? A quanto ho capito è per la questione di indennizzi in caso di reazione avversa. Notiziona: la firma del consenso informato NON solleva lo Stato da responsabilità per eventuali danni. Uno dei miei amici ha fatto uno strano discorso che, nonostante la buona volontà, non sono proprio riuscito a capire. Provo a rielaborare, ma prendetela con le molle: la chiave sarebbe il non restituire foglietto informativo che viene fatto firmare al momento della vaccinazione. Ora, se la chiave del piano è questa mi viene da pensare che stai dicendo cazzate. Un’altra obiezione è che l’autorizzazione dell’EMA non basta all’obbligo vaccinale perché i vaccini Covid sono ancora da classificare come “farmaco sperimentale”. Davvero? Ditelo ai sanitari costretti a vaccinarsi per legge già da Gennaio 2021 e sentite che vi dicono.

Il punto è che per rendere la vaccinazione obbligatoria ci vuole una legge, quindi tutti i passaggi previsti dalla nostra Costituzione, quella che viene citata spesso a proposito. Siamo pragmatici: in quanti giorni può essere resa effettiva una legge partendo da zero nell’iter parlamentare? Mesi (6 se va tutto bene) che si regalano al virus, con annessi morti, varianti etc etc. 6 mesi peraltro se si trova una immediata sintesi politica, ovviamente, poi c’è da mettere in moto tutta la macchina organizzativa, perché non è che un desiderio diventa legge e per magia il processo si conclude con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Inoltre guardiamo un momento la composizione del nostro parlamento e immaginatevi una maggioranza che voti una legge che obbliga l’intera popolazione alla vaccinazione. Da chi sarebbe composta la maggioranza, visto che si escludono a priori i voti di Lega e FdI che, almeno nelle interviste, si dichiarano contrari? Il M5S è un puzzle composto da tessere talmente variegate che non so se arrivano a essere favorevoli al 50% del proprio corpo parlamentare, dopo aver sguazzato un decennio nell’antivaccinismo. Ecco, già così non ci sarebbero matematicamente i voti per approvare una qualsiasi legge, che vi piaccia o meno. A me non sembra uno scenario così impossibile quello che veda contrari Lega, Meloni e qualche cane sciolto dei 5stelle. Ma torniamo a bomba e facciamo finta che vada tutto bene: una volta che si fosse ottenuto questo obbligo legislativo quale sarebbe la differenza rispetto ad ora rispetto ad una vaccinazione più o meno volontaria? La paura di reazione avverse e il mancato indennizzo? E’ un non problema. Ci sono già sentenze della Cassazione sul diritto all’indennizzo anche in caso di vaccinazioni non obbligatorie ma raccomandate, come è il vaccino per il Covid. Quindi, visto che è un NON-ARGOMENTO, di cosa state parlando?

Altra osservazione, per me la più bella: “No al vaccino/No al Green Pass, perché si risolve tutto con i tamponi gratis”. No,  e stavolta a prescindere, perché l’alternativa gratuita c’è, funziona e garantisce una copertura al virus. Quindi se per TUA libera scelta (=assunzione di responsabilità nel bene E nel male, un concetto che in Italia non entra in testa nemmeno a 60 anni) rifiuti la vaccinazione ti becchi tutto il pacchetto, che prevede restrizioni delle tue libertà a tutela della MIA sicurezza che mi rifugio dietro allo stesso articolo 32 della Costituzione citato dai professori dell’appello. Ma stasera voglio essere buono e voglio far finta che si continui con la situazione attuale: tamponi a prezzo calmierato di 15 euri (8 a carico della fiscalità generale, cioè anche con i miei soldi) e 7 a carico diretto del cittadino che rifiuta il vaccino nonostante le poche decine di reazioni avverse a fronte di qualcosa come 43 milioni di somministrazioni e numeri record per quanto riguarda  l’abbattimento di diagnosi (-78%), ospedalizzazioni (-94%), terapie intensive (-96%) e morte (97%). Negare questi numeri dell’ISS è da cretini. E se non si parte da questi numeri è inutile qualsiasi ulteriore sviluppo del discorso.

Se vai contro a questi numeri per poche decine di reazioni avverse a fronte di 43 milioni di somministrazioni a me sta anche bene, ma il tampone te lo paghi e lo fai ogni 48 ore, senza gravare sulle casse dello Stato. Anche perché sono numeri migliori rispetto ai numeri segnati da farmaci che tutti usiamo senza pensarci un attimo. Eppure, numeri alla mano, sono più frequenti le reazioni avverse con le Aspirine che con i vaccini Covid.  Da attenti lettori di bugiardini dei medicinali non vi sarà sfuggito del resto, no? Inoltre, se si estende lo stesso principio di precauzione a tutto lo scibile umano, perché usate la macchina e non andate a piedi? E’ più sicuro. O perché come hobby andate in moto? Non è sicuro. Oppure perché fumate? Aumenta il rischio di cancro etc etc. Vi rendete conto della ridicolaggine del ragionamento a monte di tutto questo? Ma attenzione, non è finita la questione tamponi gratis. Stasera voglio essere pragmatico ed ho tempo da perdere per fare due conti a cazzotto, facendo nuovamente notare che siamo nel campo della gentile concessione per amore di discussione, perché per me sono già troppi gli 8 euri che lo Stato vi paga dei 15 totali del tampone.

Ma ok, facciamo finta che da domani entra in vigore una legge scritta, approvata e promulgata in una sola notte che impone il tampone gratis per i soli non vaccinati. Al numero attuale abbiamo 39.072.000 vaccinati su una popolazione di 59.257.566 persone, se togliamo gli under 12 abbiamo 14.313.000 residenti ancora vaccinabili ai quali far fare ogni 48 ore un tampone. Mettiamo il caso che per fare una vita decente (lavoro, cinema, cene fuori, domenica fuori porta etc etc…) siano necessari 8 tamponi il mese e supponiamo anche che almeno il 50% rispetti le regole come sono scritte e ogni 48 ore fa un tampone. Ora vi rendete conto di che macchina logistica andrebbe messa in piedi per tamponare ogni giorno 4 milioni e mezzo di persone? Ma vi rendete conto di quello che dite? Come pretendete di essere presi sul serio a proporre una cosa del genere solo dal punto di vista logistico, quando è stato un mezzo miracolo essere arrivati a 500.000 vaccini al giorno e solo dopo mesi di gestione Figliuolo? Avete vagamente idea di cosa significhi per un’azienda, o per un ufficio, o semplicemente per una famiglia stare ogni due giorni col fiato sospeso per sapere se il suo dipendente/collega/familiare può lavorare o meno o se deve chiudere tutto perché magari ha infettato anche un suo vicino di scrivania/letto? Ma siete in grado di fare un passaggio logico in più quando vi viene un’idea che vi sembra geniale e alla quale nessuno tranne voi sembra aver pensato?

Senza parlare del costo per le casse dello Stato, perché anche abbonando gli 8 a carico dello stato e prendendo in esame solo i 7 a carico del novax/nopass. Prendiamo la calcolatrice: 7 euro per 4.3 milioni fa 30 milioni e spiccioli al giorno. 30 per 30 fa 900 milioni al mese. 900 per 12 fa un miliardo e spiccioli all'anno. Poi si aggiungono gli 8 euro che già paghiamo e che dovremmo continuare a pagare secondo questa brillante strategia dei libertari di noantri: 8 per 4.3 milioni fa 34.4 milioni al giorno, diventano quindi un miliardo al mese, che moltiplicato per 12 fa 12 miliardi. Sommando viene fuori quasi 13 MILIARDI di euro all’anno (solo per i tamponi, poi devi pagare la struttura logistica, i dipendenti che vaccinano, i fornitori, chi fa le analisi, mensa, etc etc.) buttati in merda per questo piano di azione, per le vostre paure illogiche e i vostri sofismi da libertari senza capo né coda. Anche perchè, una volta messa in piedi questa folle strategia ci sarebbe comunque un filtro da fare per chi, come me, ha mille motivi di pretendere di andare in un pub/ristorante/ufficio/treno senza il rischio di infettarsi. A quel punto, mostrare il GP o il risultato del tampone, che differenza fa?

Non ho altro da aggiungere, solo che proprio non riesco a prendervi sul serio quando sparate queste puttanate.

Prove me wrong.

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