Le macchiette

Enrico Luschi • 12 settembre 2024

Tra scazzottate e denunzie: il selvaggio West del basegoal italico

Ave villici!

Finalmente è finito lo strazio, ha vinto Parma ed il campionato si è concluso. 

San Marino ha perso, raggiungendo il non invidiabile record di 1-8 nelle ultime due serie scudetto. Non è mancato lo spettacolo però, va detto. Oltre alla solita razione di basegoal (in Gara 6 abbiamo visto 2 bunt al primo inning per dire e varie chicche difensive), abbiamo avuto anche un po’di wrestling con una simpatica scazzotata a fine di Gara 5 che è costata una squalifica a Mazzotti. Il quale comunque non ha perso l’occasione di seguire -ben inquadrato dalla TV- la successiva Gara 6 fianco a fianco del nostro amabile Manager della Nazionale Mike Piazza, che all’Harlem Week non è potuto andare ma non è voluto mancare al Serravalle.

Finalmente dunque è finito questo campionato, il più aberrante che io ricordi, roba da rimpiangere gli anni d’oro dell’epoca fraccariana, il che dovrebbe essere sufficiente come termine di paragone. Ho guardato poco e niente della serie finale, ma un veloce appunto sui primi due attacchi di Gara 6 (con un bunt per parte, ottimi per avere un’altra partita “stretta” e di conseguenza “spettacolare”) mi pare giusto farlo. 

Propongo ai manager italiani una strategia: appena la squadra avversaria porta un uomo in prima si chiami nell’infield l’esterno centro e si metta tra lanciatore e battitore, una specie di raccattabunt, in maniera da evitare anche quelle scocciature delle coperture difensive: si ottimizza pure! Qualcuno ci pensi, seriamente: potrebbe essere la chiave di volta per smantellare questa follia dei bunt.

Per quanto riguarda il baseball giocato quindi mancano solo i playoff per vedere chi retrocederà in Serie B, magari ci torniamo una volta finito il tutto: intanto siano lieti i cuori, cari compagni, Cipriano Ventura ha aggiunto un’ennesima W nel suo palmares, frutto di altri 5 inning di lavoro.

In queste due settimane la “politica” ha monopolizzato la mia attenzione. La formazione Under15 di Mazzieri è uscita contro il Crocetta, a seguito di una sconfitta per 8-2. Peccato, immagino che sarebbe stata una bella carta da spendere per la campagna elettorale, rimane l’Under 18, ancora in gara per il tricolore. Non ho ben capito se i due atleti provenienti dal campionato tedesco siano stati ingaggiati per fare gruppo in Under15 o Under18, ma confido che i sempre incalzanti articoli della stampa baseballistica italiani torchieranno su questo punto il buon vecchio #5.

E’ venuta fuori poi una chicca, innescata da una stramba nota apparsa sul sito FIBS, con la quale la Federazione diffidava terzi verso l’utilizzo di immagini raffiguranti azioni di gioco della Nazionale Italiana per promuovere eventi organizzati da privati. Nella stessa nota si leggeva che, a differenza da quanto riportato in un reel Instagram di haze.online, nessun manager o coach della Nazionale Italiana di Baseball avrebbe preso parte all’imminente Camp organizzato a San Marino.

Incuriosito dalla cosa e dall’immediato Comunicato Stampa del San Marino che si dissociava dall’evento col quale non ha nulla a che fare, faccio un giro sul profilo della Haze e vedo che nel passato Mazzieri è stato a capo dei vari Camp organizzati dalla società genovese. Nei giorni successivi la stessa emette a sua volta un Comunicato Stampa, ammette di aver pestato il merdone e cambia gli spot, mettendo in chiaro, per la prima volta il nome di Mazzieri, stavolta correttamente indicato come “ex Manager della Nazionale”, una caduta di stile che anche se non direttamente responsabilità sua, poteva essere tranquillamente evitata con un minimo di attenzione in più.

Ma di cosa si parla esattamente? In poche parole, da quel che è lecito pensare, è una due giorni nella quale il giovanotto avrebbe la possibilità di mettersi in mostra agli occhi di Mazzieri (ed altri tecnici non meglio specificati) per poter sperare in un aggancio con i college americani. Non male come idea, ben vengano iniziative di questo tipo. Non ho idea dei costi di questa esperienza, le malelingue su FB scrivono di 700 euro di iscrizione e di 2500 euro per invio dei vari video ai responsabili del reclutamento dei vari college.

Mi auguro non siano cifre reali, perché con 3.200 euro ci si paga tranquillamente volo, soggiorno di qualche giorno e ben più di un tryout direttamente in loco nei college degli Stati Uniti, che come esperienza presumo sia nettamente migliore di un weekend a San Marino con Mazzieri & Friends (nessuna ironia e con tutto il rispetto). Seriamente, si trovano tryout a 3-400 dollari, con coach di D1 e scout ufficiali. Poi oh, questione di gusti ed ognuno padrone di fare come meglio crede, però….

In ogni caso sui social ormai San Marco da Roselle è stato scelto come l’indefesso Salvatore della Patria. Personalmente sono in difficoltà: non nutro dubbio che Mazzieri abbia conoscenze e contatti utilissimi, ma mi pare che Mazzieri tra mutismo sulla semplice domanda “Che vuoi fare?” (manco fosse chissà quale segreto poi…), una strategia di comunicazione social francamente snervante -per quanto ripetitiva, tanto per finire col diventare odiosa- e questi due merdoni pestati abbia fatto di tutto per distruggere la sua reputazione.

Già, perché passi il voler imputarsi nel non voler comunicare al popolino le sue idee di rilancio per uno sport morente, finendo per alimentare più di un dubbio sulla solidità della proposta e non dissipando i legittimi sospetti che lo stesso Mazzieri (prima come Rappresentante degli Atleti e Consigliere Federale, poi come Manager delle Nazionali giovanili e Seniores) sia responsabile di questo sfacelo. Certo, in minima parte, ovviamente, ma altrettanto ovviamente non esente da responsabilità per quanto, negli anni, ci ha portato a questo disastro. Insomma, volersi presentare come un alieno sceso da Marte su un pianeta sconosciuto non mi pare la scelta di immagine più saggia. Certo che se nessuno te lo fa presente va bene anche presentarsi con quella maschera.

Aver intasato i social poi con videomessaggi di giocatori, ex giocatori e personalità del mondo del batti e corri non solo nazionale, alla lunga, ha stufato un po’. Non so se anche altri, ma personalmente alla quarta volta che vedo postato il videomessaggio di Liddi mi viene un po’ il latte ai coglioni e mi viene l'orticaria come quando ancora trovi qualcuno in giro che recita gli slogan grillini degli anni d'oro.

Incredibile poi quel che è successo con gli Under tedeschi ingaggiati per le finali Nazionali, presentati prima come il così fan tutti, poi come un’idea di Gianni Natale per poi arrivare addirittura a sostenere che sono stati portati solo come collante al gruppo. Chissà se la cosa non fosse venuta fuori come sarebbe andata.

Sull’episodio della Haze infine, cosa dire? Mazzieri sa benissimo di non essere più il Manager della Nazionale da anni, si può anche credere che non abbia visionato lo spot messo sui social dalla società ligure e che sia stato vittima delle circostanze. Nel caso fosse così però decenza imporrebbe  -almeno- di emettere un comunicato dalla propria pagina per cercare di puntualizzare il tutto. Non è stato fatto ed ognuno tragga da questo la propria conclusione sulla vicenda.

A livello personale, per il nulla che conta, la stima che avevo per l’uomo è stata spazzata via in questi pochi mesi, una delusione sorda, come quando ti accorgi che non viene l'acqua in doccia ma ormai hai già pisciato. Mi auguro solo che gli aventi diritto al voto all’assemblea elettiva FIBS -fissata per metà novembre nelle vicinanze di Bologna- la pensino come me.

News sparse: Mineo va a giocare nella Liga Nicaraguense (mi pare), una bella esperienza in una Winter League dalla quale peschiamo puntualmente qualche bidone da mettere in campo per arrivare a 9.

Il Junior Parma rinuncia alla Serie B seniores e si dedica alla sola attività giovanile, commenti deliranti sui social.

Caserta, con un roster zeppo di oriundi buoni per arrancare in B (mi pare), ammoderna lo stadio con i soldi del PNRR: siete contenti?

L’Italia di Softball ha vinto gli Europei, battendo in finale l’Inghilterra.

Che altro? Boh, mi pare abbastanza.

Personalmente sono ad un bivio, ormai seguirò fino alle elezioni, poi devo compiere la scelta: o mando definitivamente affanculo non tanto il baseball, quanto l’ambiente del baseball italiano, oppure accetto la sconfitta e mi faccio il corso da tecnico.

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