Le ferie dell'honestà

Enrico Luschi • 17 aprile 2019

Come sulla mitica Russò, ecco le ferie in diretta

Come preannunciato qualche tempo fa, vi aggiorno sulla mia situazione delle ferie 2019 che saranno obbligatoriamente pubblicate online, visto che tanto vi divertite a sbeffeggiarmi appena metto i piedi fuori di casa.

Avevo scritto che le ferie del 2019 sarebbero state incerte fino all'ultimo vista la situazione lavorativa della mia lady, ora grazie a Dio la situazione si è risolta e quindi annuncio al popolo che farò le ferie in solitaria e, ahimè, senza poter spendere troppo. Già, perchè abbiamo in mente un glorioso piano di ammodernamento della magione che ci spillerà diversi eurini, quindi invece di andare a fare il cretino a giro per il mondo è bene che ponderi il piano estivo con un'accurata analisi costi/benefici.

Tra le varie soluzioni prospettate parlavo di fare, finalmente, la Berlino - Copenaghen in bici, poi ho iniziato ad informarmi ed è un po' troppo complicato da mettere in piedi "all'ultimo momento", anche se in realtà alle ferie mancano ancora 3 mesi. Ho guardato anche di aggregarmi a qualche gruppo orgnizzato da qualche agenzia -è incredibile cosa si possa trovare per farsi spillare soldi- ma francamente pagare 2.000 euro per poi fare 700 km in bici mi sembrava un'inculata un po' troppo esagerata anche per la mia mente malata.

Ho provato a vedere di andare alle Isole Far Oer, una specie di Islanda in miniatura, ma anche lì mi sono trovato di fronte a oltre 500 euro di volo, 1.000 di noleggio auto e 600 di hotel/appartamento. Considerando che in Islanda un pasto non lo pagavo meno di 20 euro ho fatto un'approssimazione che 2.000 totali non mi sarebbero bastati. Logisticamente poi un inferno, specialmente se si vuole organizzare in relativamente poco tempo: probabilemente mi sarei dovuto muovere prima, ma fino a poche ore fa non avevo la certezza di essere da solo, quindi non potevo fare diversamente.
Sarà per la prossima volta, è una delle mete cerchiate di rosso che ancora mi mancano.

Per un giorno ho valutato l'Oman, poi Anastasia mi ha girato un simpatico link nel quale si narrava della stuzzichevole temperatura registrata sulle coste dello staterello dell'Oman nel luglio 2018: appena 61 gradi. Mi basta Firenze, grazie. Peccato, perchè sembra davvero che l'Oman sia il più affascinante stato della Penisola del Petrolio: interessante, variegato, non troppo caro e se vogliamo anche open mind. Pare sia un po'complicato fare il visto, ma niente di eccessivamente preoccupante.

Per circa 4 ore ho valutato un bel giro dell'Iran in bus, poi la news delle alluvioni di questi giorni mi ha fatto desistere. Vaffanculo, quando non è il caso non è il caso.

Poi l'illuminazione, ho detto bici? E bici deve essere. Non conosco praticamente per niente il Nord-Est della nostra cara Italia, quindi nell'epoca del sovranismo ecco le maschie ferie autarchiche del 2019:

L'itinerario è fatto così, totalmente a caso, basato sull'estro creativo e improvvisatore del momento. Si tratta di posti che non ho mai visitato (o al massimo visitato con i genitori da bambino, che mi rievocano ricordi nulli ma umidi) e che alla fine non saranno poi nemmeno così da disdegnare, immagino.

Siccome sono grasso come un topo ed è la mia prima vacanza in bici -leggansi abbandonerò l'idea e tornerò a casa dopo la seconda tappa cancellando tutti i post successivi a questo- ho deciso di fare tappe corte, 60-70 km al giorno e un giorno di pausa ogni due per riposarmi e godere ora del Lago di Garda, ora delle bellezze e dei vinellini di Treviso, del mare di Grado o delle architetture astiose di Udine.

Non ho intenzione e nemmeno le capacità di fare più di questo, inoltre sarò in ferie e non ho condanne da espiare.
Non sono un iron-man e faccio questa esperienza solo perchè ne farnetico da anni (ho le borse da bici chiuse in scatola da almeno 3 anni), quindi mi pare ragionevole iniziare con la cosa più easy possibile: tappe relativamente brevi e senza difficoltà altimetriche. Se poi mi piace magari il prossimo viaggio potrà prevedere anche la scalata di qualche cavalcavia, ma niente di serio. Sono 10 kg di bici, quasi altrettanti di bagaglio e 95-100 del sottoscritto da portare a giro solo pedalando: so già che non posso andare oltre questo.

Quindi dicevamo: itinerario tutto in pianura, così imparano questi pezzi di merda a mettere di mezzo tra me e la gloria addirittura le salite. Dai calcoli di Google Maps, da prendere sempre con dovuto beneficio d'inventario, sembrano intorno ai 500 km, da percorrere al massimo in 16 giorni. Non so se organizzare tutto prima o andare proprio all'avventura. Non mi sembra un grande idea con una bici sotto il culo il non sapere dove dormire: si crea il problema di essere vincolato dal mezzo che necessiterà di un rifugio sicuro tutte le notti e, cosa anche più grottesca, il non dover pedalare ulteriormente, già esausto dalla giornata, alla ricerca di un hotel o pensione o il cazzo che sia. La cosa positiva è che sto leggendo che ci sono diverse ciclabili ormai rodate (Bolzano-Trento pare sia tra le top d'Europa, ma non è l'unica che sfrutterò), servite bene da bike-hotel e minuzie simili.

Questo piano mi sembra la soluzione migliore: mia madre potrà stare serena per un anno che non cadrà nessuno aereo sul quale poggio il culo sopra io (ci avete fatto caso che per le mamme l'unico modo per non far cadere l'aereo sia "telefonare quando arrivi"?), ma dovrà accontentarsi di sapermi assalito e sbranato dai cani randagi, un giusto compromesso. Io farò finalmente la vacanza in bici di cui sragiono da tempo, riuscendo forse anche a stare sotto i 1.000 euri di spesa. Visiterò posti che non conosco e capirò che tutto sommato anche la playstation, al calduccio di casa, è un'hobby mica male.

Ci aggiorniamo signori, sarà interessante aggiornarvi in diretta su come trasformare la mia bici in un mezzo di locomozione atto all'estatatura.

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