La verità non interessa più a nessuno.

Enrico Luschi • ott 18, 2023

Io boh, ma anche voi mah.

Ave villici!

Come va? E’ da qualche settimana che non ci sentiamo, ma del resto il tempo vola quando ci si diverte e mi sono fatto prendere un po’ troppe volte la mano dalla noia, spesso in verità anche dallo schifo imperante. 

In questi giorni però si è veramente passato il segno e quindi mi pare giusto vomitarvi addosso tutta la mia bile repressa. L’argomento è ovviamente uno semplice ed affatto divisivo, ovvero sia la questione Israele-Palestina (ma non solo). 

Ammetto da subito che non posso essere imparziale, che la causa palestinese non mi scalda il cuore. Anzi. Indipendentemente e già da prima del 7 Ottobre, non è che la mattanza di 10 giorni fa mi abbia fatto cambiare sponda. Hamas è quella roba lì, ma non dal 7 Ottobre. Il 7 Ottobre, a causa di un buco clamoroso tra Mossad, Shin Bet (e chissà che altro degli apparati di sicurezza israeliani) ha solo avuto modo di mettere liberamente in atto per qualche ora il proprio statuto fondativo che esorta i militanti a scovare ebrei e maciullarne il più possibile. No, perché è bene che sappiate che quando elevate Hamas a “interlocutore politico” (il sempre sveglio Caracciolo di Limes o la defunta Murgia, che solo in questo PAese poteva passare per intellettuale) si parla di questa roba qua. E contro questa roba qua, per come vedo il mondo io, Israele ha pienamente diritto di muoversi come meglio crede.

Sgombro il campo anche dall’altro lato, Israele è uno Stato imperfetto, violento, che ha gravi colpe storiche e il gruppo dirigente al potere è quanto di peggio auspicabile per l’unica democrazia mediorientale, se avete avuto il buon cuore di leggermi anche recentemente ho velocemente scritto delle gigantesche proteste per “quel che rimane della democrazia israeliana”. Detto questo, tra Israele e Hamas so benissimo da che parte schierarmi.

E già questa frase innesca la prima miccia: schierarsi, in un Paese spappolato come questo, è -ho appreso- “mettersi l’elmetto”. Schierarsi a sostegno dell’Ucraina (che poi il mio schierarsi è scrivere 4 stronzate su sto blog dimenticato da Dio per segnalare il mio dissenso alla vigliaccheria  nazionale, aver versato 50 euro ad un’associazione ucraina e destinato qualche vestito agli sfollati….), schierarsi perché Renzi (ripetiamo per la millesima volta che mai l’ho votato) è assolto/rimborsato a seguito di una querela, schierarsi affinchè Israele eradichi una volta per tutte Hamas. Tutto questo è “mettersi l’elmetto”. Allineati e coperti, compagni, avanti così finchè il culo non è il nostro, vera religione nazionale. E guai ci fosse da pagare un prezzo per le nostre scelte, non conviene.

Cosa ho osservato in questi 10 giorni? Una cosa triste, ovvero sia che ormai l’antisemitismo è molto più forte nei ranghi della sinistra che negli sgangherati ranghi della destra. Non parlo solo dell’Italia (noi comunque rimaniamo insuperabili), è un fenomeno globale. Basti pensare alle folle dichiarazioni di queste ore di pagliacci vari, che siano gli spagnoli o il sempre lucido Corbyn. Ecco, che bastasse così poco per tirare fuori queste secchiate di antisemitismo nella civile Europa nel 2023 io non lo credevo possibile, ma la vita è bella perché non si smette mai di imparare.

L’antisemitismo è un problema anche per un altro aspetto. L’immigrazione di popolazione araba che il Vecchio Continente ha “subito” nel corso degli ultimi decenni ha immesso in circolazione nuove tossine a favore di un’ideologia che in Europa, storicamente, non è che abbia trovato le porte sbarrate. Il livello di odio violento delle popolazioni arabe inoltre non è più una cosa alla quale siamo abituati sul versante dell’ordine pubblico. Non temo la Jihad Globale, queste sono segate che possono far presa in qualche b-movie o nelle fantasie di qualche fanatico, ma episodi di violenza antiebraica non dovranno sorprendere più di tanto. “Mi importa una sega, mica sono ebreo”, penserà il mio astuto lettore mentre idealmente sgretolerà un altro mattoncino in questo eterno degrado senza fine.

Di quel che ho letto e sentito in questi giorni vorrei evitare di parlarne, dall’elogio dell’antisionismo alle solite puttanate stile Illuminati-Soros-NWO-75 anni di occupazione. Lo schifo che mi hanno provocato uscite (anche di amici, ahimè) a seguito degli eventi del 7 Ottobre è difficilmente trasmettibile. Quando di fronte a una mattanza come quella 7 Ottobre, motivata solo dall’odio antisemita (perché solo ed esclusivamente questo è, dato che a massacrare 250 ragazzi che ballano ad un rave pro-Palestina di certo non aiuti l’emancipazione del tuo popolo), pur di dare la colpa ad Israele si arriva a rivangare la guerra del ’67 capisci che di fronte hai un cervello accecato dall’ideologia ed è inutile qualsiasi discorso o controreplica. Quando di fronte alle scene che ci sono state messe davanti (boh, scegliete voi: bambini decapitati oppure gente a cui sono stati cavati gli occhi e nell’incavo vuoto dell’orbita è stata piantata la bandiera di Hamas? Secondo voi quale delle due cose aiuta maggiormente la causa palestinese?) e che sono state dovute mostrare dai media israeliani -perché a voi il mainstream non vi incula, volete le prove voi dritti!- si tira fuori la novellina del popolo massacrato dagli ebrei cattivi cattivi, non rimane che fermarsi e guardare tracimare tutta la fogna antisemita nella speranza del riflusso.

Che poi una delle cose che mi da più noia di questa vicenda è la completa assoluzione del popolo palestinese, che per carità è vittima di Fatah prima e di Hamas ora, ma che tutto può essere tranne che il povero agnellino in preda al branco di lupi. Lo so che suona più facile dare addosso ad Israele Stato Nazista e Genocida, ma:
  • da 75 anni anni continui ad andare dietro a chi ti promette come prospettiva solo il martirio;
  • se, per principio, ti ostini a negare alla controparte la legittimità dell’esistenza;
  • se non capisci di essere disprezzato non tanto dagli ebrei, ma dagli stessi arabi degli altri Stati che non ti vorrebbero vicino nemmeno da morto e che ti usano solo come carne da cannone in una pseudo Guerra Santa che combattono per procura;
  • da anni accetti il predominio di chi ti costruisce Gaza non per avere fabbriche e prosperare ma per bombardare meglio Israele;
  • non vedi nessuna incongruenza in chi, col culo al caldo di Doha, ti invita a farti brillare in qualche mercato di Tel Aviv in cambio della promessa di vergini in Paradiso;
  • se fai finta di non ricordarti di miliardi di dollari di donazioni internazionali (ah, questo terribile NWO affamatore di popoli!) che nulla hanno portato. Non ospedali,  non fognature, non una qualsiasi infrastruttura: solo razzi, razzi e ancora razzi;
  • se ad uno scambio di prigionieri ti sembra normale che venga richiesto Samir Kuntar e lo accogli da eroe;
  • se non fiati di fronte a moschee ed ospedali tramutati in armerie;
  • se accetti di fare da scudo umano in palazzi imbottiti di esplosivi e lanciarazzi;
  • nelle ultime elezioni vagamente libere hai fatto vincere Hamas e da 18 anni ti va bene così;
  • se tolleri che, con una carenza d’acqua a livelli subsahariani, un’intera rete idrica venga smantellata per essere usata come razzi da lanciare su Israele (https://www.telegraph.co.uk/world-news/2023/10/10/eu-funded-water-pipelines-hamas-rockets/)

Insomma, se di fronte a tutto questo la tua unica reazione violenta è farti brillare nella speranza di ammazzare qualche ebreo usurpatore di un terreno -peraltro mai stato tuo, ma che hai deciso ti appartenga perché ti suona bene- e mondare il mondo dai cani infedeli, forse vivi nel Medioevo e sarebbe bene tu ti svegliassi, anche perchè è ovvio che il mondo civile non può prenderti ad interlocutore fin quando la situazione è questa.

Questo, per i lesionati mentali è bene ripeterlo, non esonera Israele da nessuna delle sue colpe, innumerevoli. Per dire, in queste ore in cui tutta la mia solidarietà è a favore di Israele, non si può far finta di ignorare che quel che succede nella West Bank con i coloni armati sia al limite del razzismo. Se le azioni militari su Gaza sono legittimate (almeno dal mio punto di vista) in ottica di sicurezza interna, le azioni dei coloni in West Bank nelle medesime ore sono vergognose ed alimentano solo le follie delle varie Hamas, Hezbollah, Iran etc. Ma questo è un altro discorso.

Ah una cosa, visto che è un’accusa che mi è arrivata da più parti: come faccio ad essere a difesa dell’Ucraina e al tempo stesso prendere le difese di uno Stato invasore come Israele? A dire il vero, se applicassi la logica che avete usato voialtri da 2 anni a questa parte quello sorpreso dovrei essere io, visto che dovrei vedervi in ginocchio implorare la Palestina di arrendersi, di cedere dei pezzi di territorio per non provocare il buon vecchio Bibi (non può mica tornare indietro, perderebbe la faccia!), che anche Israele ha le sue ragioni e poi ha l’atomica!!!! Cioè bimbi, va bene tutto eh, siamo al Bar Sport e sono solo parole, però insomma anche un minimo di rispetto per la logica.

Infine un veloce caso studio, giusto per capire meglio alcune dinamiche: ieri sera è successo quel che è successo con quell’ospedale palestinese. Hamas annuncia ennesimo lancio di missili su Israele, dopo pochi minuti partono i razzi. Immediatamente viene colpito un ospedale. Non passano 10 minuti che Hamas rilascia una dichiarazione nella quale afferma che la colpa è di Israele e ci sono 500 morti (li aveva già contati). Tempo zero sui social parte il tam-tam, del resto lo ha detto il portavoce di un’organizzazione terroristica, che senso vuoi che abbia verificare, la fonte è sicura ed imparziale. Poi sarebbe anche una mossa logica, no? La sera prima che Biden giunga in Israele e che quindi Tel Aviv abbia ancora di più gli occhi del mondo addosso, cosa c’è di meglio che radere al suolo un bell’ospedale? Non importa, si parla degli ebrei, gentaccia capace di tutto. 

Cascano nel trappolone anche BBC (vergognosa in questi 10 giorni, nel rifiutarsi di chiamare Hamas "organizzazione terroristica" e nel dare il via a quanto successo ieri sera) e Al Jazeera. Nel mondo arabo si assaltano le ambasciate israeliane, messe a ferro e fuoco. Giordania ed Egitto annullano l’incontro con Biden per trovare un accordo diplomatico. Sui social intanto, il nostro mondo occidentale fa a gara per fare il tweet o la dichiarazione più idiota. Dai politici alle web star passando per chef falliti e giornalisti decotti, ognuno deve dire la sua. Dichiarazioni folli, degne del Goeebels della miglior annata, basate su un comunicato di Hamas e, nuovamente, la propria ideologia. La verità non interessa a nessuno, ognuno ha una bandierina preconcetta da sventolare, nemmeno la decenza di verificare la notizia ed attendere una minima analisi degli esperti militari. Niente, gli ebrei merdosi hanno raso al suolo un ospedale, 500 morti. Potere al Polo, un sindacato di clown itineranti, propone la chiusura dei rapporti diplomatici ed economici con Israele, non mi ricordo chi chiede l'espulsione dell'Ambasciatore Israeliano. Tra i tanti che pestano merdone clamorose anche organizzazioni assolutamente degne di stima come MSF, che si inventa la dichiarazione di un medico che parla di ospedale distrutto, un inferno e tetto crollato.

Oh, anche qui: lo scandalo mondiale per un eventuale ospedale bombardato ve lo siete dimenticato per i 1.100 colpi sparati in due anni dalla Russia di Putin su strutture ucraine. Ora capisco che si parla di russi e non di maledetti ebrei, ma fate una figuraccia lo stesso.

In ogni caso la mattina dopo infatti vengono fuori le foto dell’ospedale, gli esperti OSINT studiano foto e filmati e viene fuori che 500 morti sono impossibili, il missile era palestinese e alla fine della fiera Hamas è l’unica ad averne tratto beneficio, fosse solo perchè, alle 22.55, nessun palestinese ha impiccato qualche guerrigliero di Hamas ad un lampione.

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