La Russia e altri disastri

Enrico Luschi • feb 25, 2023

L'Occidente, l'Occidente, l'Occidente...o la Russia?

Ave villici!

Anche a sto giro niente post sui vari Ovadia, Vauro, Toni Capuozzo o gentaglia simile, ma prima o poi ce la farò. Parola di lupetto.

Piuttosto, siccome siete fastidiosi nella vostra beozia, vi racconto un pochino della Russia. Non che sia un esperto (che poi cioè, rispetto a voi potrei farci l'ambasciatore), ci ho passato 10 giorni in vita mia e mi sono bastati per sciropparmi una parata militare imbarazzante per le vie di Mosca nel 750° anniversario della fondazione e, dietro esborsi non sempre modesti, qualche pompino (fatti però senza alcun romanticismo, passione e trasporto, una cosa che mi addolora ancora al solo pensarci).

Già questo dovrebbe dirvela lunga sulla Russia, non i pompini scialbi (magari ho avuto sfortuna io), ma che non si trovi nulla di meglio che far sfilare per la città il meglio della produzione bellica nazionale in occasione dei 750 anni della capitale. Capitale peraltro farcita e disseminata di cannoni, carri armati e residuati bellici ogni 20 metri, facendoti vivere in allegria il centro cittadino. Su Facebook dovrei avere anche qualche foto, di cannoni e mitragliatrici disseminati a casaccio nel cuore di Mosca. Dopo ci guardo.

Potrei citarvi articoli di anni passati, giusto per la boria di farvi vedere quanto sono scaltro&sagace e farvi sentire in difetto quando vi avventurate in discussioni col sottoscritto, ma per stasera vi evito questo schiaffo morale.

Anzi no, col cazzo, le superiorità morali vanno sempre rimarcate, perchè quando voi magari condividevate i meme di Zio Vlad che cavalcava l'orso, il documentario di Oliver Stone ed i video di RussiaToday (me ne ricordo uno che spopolò su FB, totalmente delirante: Putin obbliga alla firma di un accordo sindacale il proprietario di un'industria, ma a voi il comunismo è sempre piaciuto troppo) e lo consideravate un gigante della politica mondiale io, tra le altre cose sul tema, scrivevo questo: 

https://www.lastrategiadellapensione.it/day-5-in-belarus

Insomma, che io sia dannatamente più avanti di voi poveri incolti non è che sia una novità, quindi fidatevi e seguitemi in questa carrellata sulla Russia del 2023. Partiamo da che idea abbia io dei russi di oggi, che almeno metto subito sul piatto tutti i miei pregiudizi e ci leviamo il pensiero: un popolo di merda, basta guardarli nel loro sottosviluppo per averne un misto di pietà e schifo. Si si, una cultura secolare, Dostoevskij, Majakovskij, Tchaikovskij e quel che vi pare (roba di inizio '900 quando va bene, un po' pochino per un paese di 150 milioni di persone), ma rimangono quel che sono.

Invasati, avulsi dalla realtà un po' per le quintalate di cazzate che sono costretti a sorbirsi quotidianamente e un po' perchè delle teste piene di merda già di partenza, briachi fissi non solo di un nazionalismo stupido e ottuso, pavidi e schiacciati da complessi di accerchiamento totalmente immotivati.

Due parole su questo punto poi torno a  bomba: la loro maestria nell'avvelenare il dibattito pubblico occidentale (o come minimo quello italiano, impresa nella quale va riconosciuto il trionfo putiniano) ha messo in piedi il mito dell'accerchiamento russo e dell'espansionismo NATO. Ora io non voglio tornare sull'espansionismo NATO, faccio solo notare che se TUTTI i popoli con cui hai avuto a che fare (baltici, georgiani, kazaki, polacchi, bulgari, cechi-slovacchi, rumeni, moldavi etc etc) ti scansano come la merda forse il problema non è la NATO. Ci fosse un popolo che sogna di rincongiungersi a quello russo uno potrebbe anche capirlo e crederci, invece....Però continuate pure a menarla sulla NATO che si espande, sulle responsabilità americane etc etc, è molto utile perchè si nota subito la vostra preparazione in materia.

Un altro aspetto spesso sottaciuto nel dibbbbattito da bar è: ma chi se la incula la Russia? Chi prova attrazione per quel Paese, quel life-style, quell'economia e quella società? Cosa c'è da invidiare di quel Paese, oltre che il petrolio ed il gas (che abbiamo visto poi quanto siano realmente insostituibili)? Mistero della fede. Eppure a sentire i russi qua non si fa altro che tramare per invaderli e conquistarli, quando la realtà dei fatti è la più sorda indifferenza.

I russi, dicevamo. Gentaccia. In questi anni dominati dai social e da una straordinaria facilità di comunicazione, non siamo riusciti a vedere in 12 mesi (non in un pomeriggio) una manifestazione degna di questo nome a firma del popolo russo o di una qualche associazione di cittadini russi. Ovviamente non mi riferisco al popolo russo confinato in Russia, del resto nel Paese che si permette di andare a denazificare gli altri, a manifestare dissenso si rischiano le manganellate nelle tempie. Ma i russi in Europa? Si fosse vista una parata, una marcia della pace, un cazzo di nulla. Anzi, le poche volte che sono venute alla ribalta le manifestazioni indette dai cittadini russi (l'accerchiamentoo, la russofobiaaaaa) sono state patetiche messe in scena pro-regime putiniano, come abbiamo visto in Germania, ad esempio. Anche questo qualcosa vorrà dire.

Negli anni abbiamo visto proteste degli espatriati iraniani, cinesi, arabi, bielorussi etc etc, ma una manifestazione di russi espatriati contro la guerra non c'è stata. Ah non è che non lo siamo venuti a sapere, non c'è stata proprio, almeno in Italia. Altrove sinceramente non lo so, ma in Italia nada.

I selvaggi, che vi piaccia o meno farvelo raccontare, in stragrande maggioranza hanno sostenuto l'invasione di Zio Vlad, almeno fino a quando non è stata promulgata la mobilitazione generale (questo perchè la Russia è il secondo esercito del mondo e tutto va secondo i piani). Quando il culo in gioco non era più quello dei soldati professionali ma quello del singolo privato cittadino, evidentemente qualcosa si è rotto nell'incantesimo.

Non che questo abbia portato a chissà quali proteste, anzi. Di fatto le proteste che ci sono state sono quelle inerenti la scarsa qualità degli armamenti e delle condizioni al fronte (sempre perchè la Russia è una grande potenza militare che non vede l'ora di confrontarsi con gli eserciti NATO ed è pronta a scatenare una guerra nucleare). Sembra incredibile, ma in quei cervelli malati il problema era che non avevano indumenti ed armamenti adatti per una guerra, non il fatto che per le bizze di un satrapo malato nel giro di 72 ore da un cantiere edile in Siberia ti ritrovavi in trincea all'assalto di Sacco&Vanzetti (di abitanti 3) vestito di stracci ed armato di caccole.

Se nemmeno questo ti porta a protestare allora godine in abbondanza, o giovane russo. Silenzio anche da parte della società civile russa, che si vede strappare figli, fratelli e mariti per conquistare Bahkmut e (quando va bene) ha in cambio un sacco nero col cadavere. Se avessi voglia vi farei vedere qualche chicca di vedove sorridenti o mamme orgogliose premiate per la morte del marito o del figlio al fronte con un cesto di cibo in stile natalizio. Anche questo quando va bene, perchè ad esempio nella cittadina di Penza, terzo mondo russo, la vita di un fante si scambia con stick adesivi, 3 caramelle, un paio di calzini e un santino del patriarca Kirill.

Nessuna protesta degna di nota nemmeno quando si sono viste all'opera le milizie private paranaziste della Wagner (e quanto ci hanno piallato i coglioni per i invasati dell'Azov, eh compagno?), che in stile film zombie mandano in loop orde di disperati all'assalto di questa famigerata Bahkmut, che per quanto deve essere la tana del Bianconiglio, visto che si stanno sfibrando da una parte e dall'altra per difenderla/conquistrarla.

Si, per carità, quando con un missile rasero al suolo il condominio a Dnipro qualche temerario lasciava sotto le statue un mazzo di fiori. Sempre meglio di Scanzi che sparse il dubbio che fossero stati gli ucraini, i russi a quello non riuscirono a credere e portarono mazzolini di fiori sotto le statue dei poeti o scrittori ucraini. Per carità, eroici, dato che venivano prontamente vendemmiati dalla milizia, ma ad esempio in Iran vediamo altro tipo di proteste, ecco. In Bielorussia per i brogli elettorali vedemmo altri tipi di proteste. O lo stigma del popolo di merda tocca solo a noi ed ai tedeschi per la seconda guerra mondiale?

Che i russi, intesi come popolo, abbiano un qualche problema da risolvere mi pare francamente evidente. Ma quindi è giusto chiedersi perchè, dato che affermare che siano dei sottosviluppati violenti e patetici è fin troppo facile. Chi plasma le menti del grande popolo russo? Vediamolo. In TV spopola tal Solovyov, uno che tra Radio e TV sembra "la voce di Londra" di V per Vendetta, dato che è "on air" dalla mattina alla sera. Non so nemmeno bene come spiegare chi sia, una specie di Bruno Vespa onnipresente. Filippiche interminabili cariche di odio verso l'Occidente schifoso (salvo aver ville sul lago di Como e a Nizza e chissà cos'altro), un amore sconfinato per le forze armate russe (salvo guardarsi bene dal mandarci il pargolo, comodamente al caldo sole di Dubai a godersi la vita) e cose così.

Vi metto un breve estratto di un suo programma, giusto per capire di che stiamo ragionando, solo un minuto di orologio, ma rende bene:

Quanta merda potrai avere nel cervello se vedi sta scena qui e la reputi un talk interessante da seguire il giorno successivo? Immaginati, o lettore, di vedere in TV Bruno Vespa che ti dice che forse è il caso di bombardare Polonia e Romania (chissà come mai non lo fanno...) e l'ospite invitato in studio suggerisce di fare un colpo unico con tutti i 27 ministri degli esteri europei riuniti a Bruxelles. A quel punto Vespa dice che gli sembra veramente una buona idea e l'unica problematica è se usare i missili Poseidon o i Sarmat.


Ah, sapessero che qui temete la bomba nucleare, mentre loro sono ancora nel dubbio Poseidon/Sarmat. Poi il 12 Ottbre passa, il meeting si tiene tranquillamente a Bruxelles e la musica continua, ma evidentemente al pubblico russo va bene questo intrattenimento.

Ah, questo soggetto è stato ripetutamente ospitato a spargere merda anche nelle nostre reti nazionali, dato che non ci bastava quella prodotta dai vari Orsini e compagnia. Comunque il tenero Soly è sempre garanzia di spettacolo: non tanto Sallusti, che gli ha dato del "testa di cazzo" a trasmissione in corso in uno spasmo di dignità, quanto perfino un personaggio mite e pacato come Capranica ha perso le staffe nel sentire le puttanate che spara appena si trova con un microfono davanti alla bocca.


Chissà se nelle redazioni dei talk show italiani sono coscienti di aver invitato (unici in Europa) in diretta TV criminali al pari di Goebbels e Goering a spargere propaganda di un regime avvitato in una debacle folle e sanguinaria. Consoliamoci, tra qualche anno i filmati di sta gente saranno già in italiano, non avremo bisogno di sottotitoli nei documentari.

Se non vi andasse di vedere i programmi TV o radiofonici del brillante Solovyov avete pur sempre quelli dell'ottima Olga Skabeyeva, che si posiziona su altro target. Di posizioni più sobrie, riflessive e meno belliciste, in occasione dei funerali della Regina Elisabetta, per dire, propose di bombardare con missili nucleari Londra, in modo da colpire tutti i capi di Stato ostili alla Russia con un solo lancio (evidentemente un vero cruccio per gli homo-sovieticus). Anche in questo caso, chissà come mai, tutto scorse tranquillo.


Ed i politici? Beh, Navalny lo conosciamo tutti, anche se probabilmente non è l'eroe che rischia di diventare grazie alle amorevoli cure di ZioVlad. Personaggio al limite dell'imbarazzante per i già sgangherati crismi di passabilità della politica italiana, non ha mai nascosto l'appoggio alla guerre contro Georgia (i georgiani ancora nel 2018 erano "scarafaggi da schiacciare") e Ucraina 1.0, tanto per dare un'idea del soggetto. Gli altri oppositori sono poco più che pupazzetti utili al teatrino o squilibrati da sedare, mentre una marea di gente è stata uccisa o fatta scappare al di fuori della Russia, in maniera tale da renderli inoffensivi (vedi Kasparov). 


E allora vediamo chi c'è rimasto. Nello scorso articolo vi ho raccontato di quello che propone di rimettere nel codice penale la pena di morte, oggi invece voglio parlarvi del partito "Russia Giusta", guidato da Mironov, uno al cui confronto anche Toninelli pare un gigante della politica ma che è ingiustamente sottovalutato in Occidente. Che ha fatto di così rimarchevole sto tizio? Ha fatto approvare alla Duma una legge che garantisce "una dote di 10 ettari di terra a chiunque scappi dall'inferno e dall'orrore di Usa ed Europa." Chissà che successone questa iniziativa, eh? File chilometriche, proprio. Comunque potete suggerirla a qualche vostro conoscente che si bagna quando sogna Zio Vlad. Fare il servo della gleba nelle steppe intorno a Volgograd (recentemente rinominata nuovamente Stalingrado) deve essere davvero una bella prospettiva.

Cioè proprio ora ora magari no, perchè per la seconda volta in 4 mesi la città è letteralmente invasa dalla merda delle tubature fognarie che saltano e la città sta per subire l'ennesimo cambio toponomastico, diventando "la Venezia della Merda", come suggerito dal giornale locale.

Pensavate scherzassi?


Del discorso di Putin dell'altro giorno che dire? Boh, non mi è piaciuta molto la canzone che diceva "la bandiera russa sventolerà di nuovo su Berlino", mentre lo show con i bambini deportati da Mariupol cosgtretti ad abbracciare un generale quale loro salvatore ha dato quel tocco di speranza per il futuro e per le nuove generazioni, ma per il resto Vlad mi è sembrato fiacco e privo di verve. Invecchia.

Bah, bimbi, avrei ancora mille da dirne, ma ho sfogato a sufficienza il raptus. E' l'una e vi vo nel culo.

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