La favola di Greta ed i suoi fedeli

Enrico Luschi • set 26, 2019

Non un totem intoccabile, anzi: dice cazzate e/o ci prende per il culo

Allora, è tempo di farsi nuovi amici: sono contro Greta ed messianico messaggio del global-warming. Lo scrivo oggi, prima che nominino lo gnomo svedese Nobel per la Pace, così passo come libbbbero pensatore ante-litteram o per fascista, sceglietevoi. Però sgombriamo subito il campo da una polemica cretina: non iniziamo con la storia che non si possa discutere una bambina di 16 anni. Che poi bambina, tra 2 anni vota e guida.....No, del mondo del politicamente corretto ne ho piene le palle e di affrontare tutte le cose con superficialità lo stesso. Greta si è scelta un ruolo (credo costruito con occhio porcino come minimo dai genitori, ma ok) e ne accetta oneri e onori. Perchè dei diritti del libro non fa a mezzo, delle interviste a pago non fa a mezzo, della sponsorizzazione Rolex non fa a mezzo, quindi ok gli onori, ma lo stesso ok deve valere anche per gli oneri, perchè altrimenti è troppo facile.

Quindi si, dichiaro solennemente che la novella Giovanna d'Arco intoccabile e sacra -chè appena la tocchi o ti azzardi a dire "Mah, secondo me..." diventi peggio di un nazista che stupra i bambini in piazza- che ha portato nel dibattito pubblico mondiale il global-warming, a me mi ha rotto i coglioni.

Punto primo: che la simpatica Greta, nel giro di qualche mese da emerita sconosciuta sia diventata una star mondiale a me mi puzza di operazione di marketing. Sospetto confermato dalla pagliacciata dell'intervento all'Onu dell'altro giorno: la piccola Greta, da spaesata innocente abbastanza impacciata con il microfono in mano si è già tramutata in una ridicola adolescente dedita ad intrepretazioni enfatiche e cariche di pathos. Giusto per entrare nel discorso: lo sapevate che la tenera Greta è una dei fortunati giovani nomitati da Time come #NextGenerationLeaders? No? Ma che cazzo leggete? Era sulla copertina del Time, mica su Libero. Ah, e che è sponsorizzata dalla Rolex lo sapevate? Credete che sia gratis? Ahahahahah, Dio come siete ingenui. Legittimo, per carità: è una sponsorizzazione, mica un omicidio, ma forse aiuta a capire di che panni ci si veste. Sul discorso di etica&morale, poi, mi viene un grosso dubbio su quanto non sia un fenomeno costruito ad arte, visto la professione di mamma & papà. Sapete nulla? Anche qui vi lascio il gusto della scoperta tramite Google. Oh, intendiamoci: giusto che il messaggio passi, l'ambiente deve diventare un punto programmatico per ogni leader politico ed è bello vedere una giovane impegnata in qualcosa che vada in una direzione sociale e tutto quello che volete, però poi anche basta, no?

Quello che dice Greta è vero? Boh, non è il mio campo, ma una marea di scienziati appoggiano la campagna, quindi probabilmente sarà vero. Quello che mi lascia molto perplesso è invece l'altro messaggio, l'Armageddon che dovrebbe arrivare dopo il 2030 se non facciamo quello che ci suggerisce (dall'alto dei suoi 16 anni ed il suo diploma di scuola media) la piccola e simpaticissima Greta. Perchè già quella parte della storia è molto più dibattuta nella comunità scientifica, anzi è riconosciuto che si tratti di un mezzo allarmismo alla "populista indinnnnniato": di fatto Great è diventata -appunto- Greta spacciando come cosa certa e sicura quella che in realtà è solo la peggiore previsione pessimistica su un fenomeno assodato (il global-warming) ma dalle cause molteplici e tutt'oggi dibattute. Una eventualità che ha pochissime possibilità di diventare realtà, dunque. La tenera Greta si dimentica anche di citare il fatto che la CO2, da anni e in tanti Paesi, sta calando,specialmente nel tanto vituperato Occidente capitalistico.

Si dirà "Poco male", peròa me suona come un campanello d'allarme. Non sono complottista, anzi, credo quasi sempre alla versione ufficiale, però più passa il tempo e piùquesto circo mediatico mi sembra una cosa artefatta e cialtrona, talmente pacchiana che mi domando come mai abbiano preso come pupazzo una ragazzina appartenente ad un popoloserio, rigoroso e stimato come quello svedese quando c'eravamo noi, sempre pronti e disponibili per queste figure da peracottariI. Per sommi capi: i genitori della piccola girano abbastanza vicini al mondo dello showbusiness, immolano su questo altare la figlia 15enne malata, la suddetta spara qualche minchiata sulla fine del mondo, nel giro di pochi mesi diventa una star mondiale, firma una bella sponsorizzazione dalla Rolex, finisce sulle prime pagine di mezzo mondo e già questo dovrebbe bastarmi per dare un giudizio, specialmente se si lega al fatto che manipola un'ipotesi scientifica remota e la spaccia per verità assodata nel peggior stile grillino della prima ora, quando era tutto un parlare di signoraggio e scie chimiche.

In questi giorni mi sono divertito a cercare sul web tutti gli allarmismi basati sul timore del disastro ecologico. Bene, lo sapete che nel 1932 sul New York Times si prospettava la fine del mondo (se non si fosse rallentata la produzione industriale....) entro il 1987? Ora, nel 2019, possiamo tirare un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, no? E ce ne sono mille altre, una più drammatica dell'altra, tutte platealmente smentite dalla Storia. Insomma, ho il timore che Greta non sia altro che un fenomeno di marketing (anche e soprattutto personale) che cavalca una battaglia che in linea teorica può anche essere giusta, ma della quale ci facciamo alfieri solo per lavarci la coscienza, o qualcosa di peggio.

Mi spiego meglio: quest'estate dove siete andati in ferie? Bene, ci siete andati in maniera green&ecofriendly? Vi sentivate in colpa quando appoggiavate il culo sui comodi seggiolini della Ryan/EasyJet/Vueling? La discussione si potrebbe anche chiudere qui, no? O se volete parliamo del cibo, dei vestiti e di quello che volete. Andare alla Marcia per il Clima è ganzissimo, ma val quel che vale, diceva Guccini.

Poi, e qui entro nella mia sfera personale, io non ho la minima voglia di peggiorare la mia qualità di vita. Voglio andare a giro per il mondo in aereo quando ne ho l'occasione (senza domandarmi che ne pensa Greta!), voglio mangiare come cazzo mi pare e vestirmi in egual maniera. Ed immagino che anche voi, sotto sotto, desideriate altrettanto. Inizino quelli che ci credono veramente, loro però, chè io sto bene così. Ma questa è la meno, potrei essere io stronzo ed insensibile. La voglio mettere dal punto di vista dei buoni, quelli bravi.

La nostra Greta ci ha piallato i coglioni dicendo che dobbiamo tagliare del 50% le emissioni di CO2 sennò si muore tutti male. Bene, a me può anche andar bene. Il problema diventa quando, nel mondo reale, quello complesso e difficile e che magari deve essere spiegato da qualcuno più qualificato di una sedicenne, questo taglio di CO2 significa due cose: o smettiamo di emetterlo noi fortunati del Primo Mondo (cioè ci impoveriamo drasticamente nel giro di 11 anni, e allora auguri, ma -ripeto- iniziate voi) o smettono di produrlo i 5 MILIARDI E MEZZO di persone che vivono nella merda e che, per elevare la loro condizione, ci fanno da produttori a basso costo delle nostre belle magliettine, dei vestitini, dei giocattoli e dei telefoni che usiamo noi buoni. Piccolo dettaglio, se scegliete questa opzione condannate a tornare alle condizioni di 50 anni fa India, Pakistan, Cina, Burkina Faso, Ciad, Venezuela, Brasile etcetc.La novella Giovanna d'Arco lo vada a spiegare ad un bambino di 8 anni cinese che non solo deve rimanere povero, ma deve arretrare alle condizioni di vita che ha visto suo nonno nella Cina addirittura pre-Mao, perchè convincere l'Occidente di dimezzarsi il tenore di vita in 11 anni la vedo dura. Tertium non datur.

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