L'artista del futuro (parte 2)

Enrico Luschi • 14 marzo 2019

I brani apocrifi di Pippo Sowlo

Come promesso eccoci a trattare la parte apocrifa della produzione dell'artista del futuro, ossia Pippo Sowlo, un giovinotto romano che, nonostante il suo handicap razziale, si è elevato dalla massa ed ha già regalato alla Storia della musica Italiana alcune hit memorabili. Hit che, c'è da scommetterci, un giorno i nostri nipoti sentiranno uscire dalle nostre bocche grinziose di vecchi, mentre le fischietteremo con lo sguardo perso verso il nulla e le lagrime a vergare le nostre guanciotte rubizze.

La produzione apocrifa, ossia quella non rivendicata dal canale ufficiale dell'artista, è più limitata di quanto ebbi a scoprire mesi addietro, chiaro segno della insofferenza dei poteri forti rispetto ai messaggi del nostro novello Virgilio. Hanno tolto qualche pezzo da Youtube.....compagni scendiamo in piazza!

Partiamo dalla traccia forse più pregnante di questa discografia clandestina, ossia Roma Sud , pezzo di oltre 3 anni fa. E' un po' la My Way di Pippo Sowlo, almeno fino all'uscita di Condorello: una spassionata dichiarazione d'amore alla città di Roma. Amore declinato in tutto il suo travolgente fragore sia per la Roma "bene" di Roma Nord (sfondo della prima parte della canzone) che della Roma "rom, slava e rumena", ossia Roma Sud. Il testo sprigiona tutto lo spleen esistenziale di un ragazzo che, improvvisamente, deve trasferirsi dal centro di Roma alla periferia più bieca, dove "la massima attrattiva è il boccaciccio delle negre nei cessi di Anagnina". Un capolavoro degno di essere affiancato ai testi di Trilussa per la completa concezione della romanità.

Il pezzo successivo è Panza Occhiali Dermatite , altro grido di dolore del giovane e sconosciuto Pippo, che però mette bene in chiaro le cose con il verso "con 'na canzone demmmerda ho fatto le views de Diprè", indice di un reclamare un posto al sole tipico della tracotanza giovanile, talvolta totalmente immotivata. Chissà poi di che pezzo parla il Sommo, visto che il video che ho linkato è stato ricaricato di recente e non saprei datare la data di uscita reale. Però sapere che anche Pippo si mette in concorrenza con il sempre lucido Diprè è consolante. Si noti la feroce autocritica (anche se in chiave ironica) e la mancanza di prospettiva futura che trasuda dal testo del savio Pippo, vero cantore del malessere giovanile attuale.

P.I.R.R.I. invece è il classico caso di artista che si vende alla pubblicità. Un passo falso grave quello del giovane Pippo che già alle prime armi si presta al più miserevole gioco commerciale buttando fuori un pezzo inneggiante ad un bar di borgata, tale Bar Pirri. Incommentabile. Bill Hicks riguardo alla pubblicità degli artisti la pensava in maniera molto severa, per me Bill Hicks è la luce nel buio e quindi BIASIMO per l'esecrabile Pippo Sowlo. In realtà il pezzo è divertente, descrive bene l'atmosfera di un qualsiasi bar di periferia con un minimo di "nome" (immagino), ma pur sempre bar di periferia. All'orecchio più attento non sfuggirà che questo brano è della primissima fase, fortemente orientata sui panorami urbani del quartiere.

Chiudiamo con Keep it Torre Gaia , una cacata. Brutta copia di Torre Gaia $tate of Mind che non merita altre parole.

Bene, finito. Cazzo volete? Ve lo avevo scritto che era l'avanguardia delle avanguardie, è già grassa che continui ad esporsi al pubblico ludibrio. Ricordatevi che Zio Luschi vi ha fatto conoscere quindi la prima fase della produzione del giovane Pippo Sowlo, un giovane che come minimo merita di essere seguito con attenzione, seriamente parlando. Il talento mi sembra ci sia, molto autoironico, con uno stile tagliente che strappa più di un sorriso. Pesa il fatto di essere un romanodemmmerda, ma dalla vita non si può avere tutto. Rimane un fenomeno underground che non si incula nessuno, al momento, ma spero di sentirne parlare ancora in futuro.
Magari per una bella collaborazione con il figlio di LaRussa.

(Pippo se mi leggi sono 50 sacchi sulla solita Postepay)

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