L'artista del futuro (parte 1)

Enrico Luschi • 9 marzo 2019

Alla scoperta di Pippo Sowlo

Chi mi conosce personalmente lo sa: sono una persona talmente avanti che se guardo dietro le spalle vedo il futuro.
Perciò oggi ho deciso di rendervi partecipi della grandezza del mondo illustrandovi il futuro.

Come sapete oggi va di moda la trap, ultima evoluzione della storia musicale. Una musica di merda, tutti d'accordo. Io non l'ascolto, sia ben chiaro. Anzi, mi fa proprio cacare, sia come musica che come cultura che si porta dietro. Oltretutto, probabilmente sarà un mio limite, ma estrapolare dal proprio contesto il rap, hip-hop e tutto ciò che scaturisce da questi due generi mi sembra ridicolo. Parlare di ghetto urbano -per dirne una- quando si è nati a Capolona (AR) dovrebbe far riflettere su quanto ci si sia bevuti il cervello. Ma lasciamo stare, queste sono solo mie riflessioni buttate a casaccio in pasto al pubblico ludibrio.

Volevo parlarvi dell'artista del futuro, il De Andrè del domani, ma che dico De Andrè, qui si tratta del Vasco Rossi del futuro. Signori, è con immenso piacere che introduco nelle vostre vite il nome di PIPPO SOWLO .
L'ho conosciuto qualche mese fa grazie alla segnalazione di un collega, sempre attento al sottobosco underground di Youtube. Stiamo parlando proprio della fase embrionale dell'ascesa nell'Olimpo musicale, pensate che ad oggi il suo canale Youtube conta 6.000 iscritti o poco più, ovvero sia parenti di primo grado, compagni di classe compassionevoli e pochi altri protoseguaci.

La sua discografia è ancora vergine, nel senso che non se lo incula nessuno e si autoproduce spassosi video su Youtube che vi allegherò a questo pezzo. La cosa che mi lascia basito è che la sua produzione, se non ho capito male si divide in due tronconi separati: i pezzi da lui orgogliosamente rivendicati e caricati sul canale ufficiale di Youtube ed i pezzi apocrifi, caricati su altri canali con ancora minori iscritti e visualizzazioni. Probabilmente se ne vergogna lui stesso per primo, chissà. Oggi ci concentreremo sulle hits ufficiali, quelle rivendicate a cazzoritto dall'autore.

Partiamo in ordine cronologico inverso, con Torre Gaia $tate of Mind , il pezzo del suo esordio, risalente a ben 3 anni fa.
Il testo si apre subito con un messaggio forte: "de champagne e de fregna il baffo s'impregna", il nostro non le manda a dire e si presenta subito con messaggi di classe, buongusto e impegno sociale. La canzone, francamente poca roba, verte tutta sull'attaccamento al quartiere di Torre Gaia, periferia Sud di Roma. L'attaccamento ed il radicamento nel territorio, oltre che capisaldi della politica leghista, sono presenti in maniera massiccia anche nella poetica del buon Pippo Sowlo, ma questo avremo modo di vederlo andando avanti. Altri momenti salienti del testo possono essere individuati in "sparame 'n petto manname 'n sicario, che cazzo me frega, mi padre fa il primario", che a suo modo rievoca alla mente il dispregio della morte come fine vita, ma anche la ricerca della bella morte tanto cara ai repubblichini. Oppure una battuta per fare una rima divertente, vedete voi.Sarebbe ingiusto tuttavia far passare la boria dell'impiego altolocato del padre, peraltro mestiere utile in un eventuale sparatoria, altro caposaldo della cultura odierna.Altra frase che un giorno sarà studiata nei libri di scuola è "tu sei latitante per spaccio internazionale io so latitante pe frangettone illegale", una giusta e legittima accusa verso la moda del frangettone, così di moda appena 3 anni fa e adesso fortunatamente dimenticata. PippoSowlo per il buongusto! La canzone termina con una frase che possiamo intendere come fiera rivendicazione identitaria: "semo 'n pezzo dei parioli trapiantato a Roma Sud".

Secondo pezzo (pubblicato a Settembre 2015, pochi mesi dopo l'esordio) è Always Do The Spia , una vera provocazione per l'ambiente del sottobosco trap/rap/hip-hop chiamatelo come volete, io non lo so e non me ne frega nemmeno una sega. Il testo infatti è una continua esaltazione dello spione, figura infame in molti ambienti. E' interessante notare come in Pippo Sowlo coesista questo paradosso di rivendicare fieramente l'appartenenza a tale ambiente e idolatrare la figura dello spione e del rispetto della legge. Già con questo testo di vede che il bimbo ha una marcia in più. Frase simbolo della canzone è "Zero amici, è meglio se ce credi, sulla rubrica c'ho un solo numero: 'r 113!".

E' poi il momento del primo vero capolavoro del giovane cantante romano, ovvero Fregne Mutilate .

La canzone arriva solo a Febbraio, dopo un lungo silenzio del giovane emergente, forse la prima crisi dello scrittore. Attesa tuttavia che si fa perdonare, perchè questa hit è davvero un capolavoro. Il testo si basa tutto sul bodyshaming, altra tematica che troveremo spesso nei testi futuri. Qui l'autore esprime il suo interesse, non solo sessuale, per le ragazze con difetti fisici o di salute o che hanno subito mutilazioni. Una tematica forte, non certo commerciale e che facilmente si presta alle incursioni dei soliti buonisti sempre pronti ad attaccar briga alla prima frase non politically correct. Ma ad una lettura più attenta del testo si intravede anche un aspetto filosofico del Pippo-Pensiero:"Ma a sfasciatte nun ce vai", "Voglio le fregne mutilate, belle e subordinate", "Perchè tu c'hai le insicurezze, c'hai i danni psicologgggici", "Tu non sei stronza come le altre: non vai con le tue amiche al mare, sur bagnasciuga a sculettare. Zero egotrip e sceneggiate no", "Ma sei menomata e docile", "Nun c'hai na mano e lavi i piatti, tu non vuoi annatte a divertì".
Frasi che rimarranno nella Storia. Del resto poi si sentiva il bisogno di una canzone sul tema e finalmente qualcuno che gridasse al mondo la correlazione tra mutilazioni estetiche e mancanza di voglia di divertirsi, un archetipo junghiano. Hit da ascoltare a tutto volume e finestrino alzato il sabato sera per mostrare senza timore o vergogna la propria posizione in materia.

Dopo qualche altro mese di silenzio, a Ottobre 2017 arriva Sigarette Indiane, una mezza tirata intimista, che tuttavia mostra la poliedricità del nostro. Dopo il testo precedente evidentemente sentiva il bisogno di cimentarsi con cime meno tempestose, riuscendo tuttavia a tirare fuori un mezzo gioellino. Esce infatti con una breve canzone di nemmeno 3 minuti tutta incentrata su uno strano rapporto sentimentale, con brevi incursioni diMarx, Nietzsche e Boudelaire.
Non faccio particolari citazioni, ma probabilmente è il pezzo più sottovalutato (in termini di views) del giovanotto.

Ormai PippoSowlo pare aver ingranato un buon ritmo ed eccolo infatti uscire dopo nemmeno 10 giorni con Bvtvclvn , un vero capolavoro trap-jihad. Il nostro si immagina un jihadista a Roma intenzionato a fare un attentato. C'è poco da dire, ascoltatelo. E' la "Papa Nero" dei Vernice Freska del Terzo Millennio, una hit generazionale. Siate scaltri: ascoltatela prima del resto del globo, condividetela sul vostro FB così poi potrete fare i ganzi. Ricordatevi però del buon zio Luschi che vi ha aperto gli occhi sul mondo del futuro.

Passano solo altri 25 giorni e il Sommo ci propone una nuova composizione dopo Bvtvclvn, qui il livello scende appena appena, ma si vola sempre alto con Poteva essere una bellissima storia di amore ma
E' solo grazie a questa canzone che si capisce come PippoSowlo sia in realtà un vero artista totale, un artista cioè che riesce a fondere video, musica e testo in una bellissima ribollita da mangiare fino all'ultimo cucchiaio. Peraltro è un bellissimo pezzo da intonare nel giorno della Festa della Donna, il vero genio l'avrebbe tirata fuori in un 8 Marzo, ma senza un efficace Ufficio Marketing gli errori più infantili sono sempre dietro l'angolo.

Il 18 Maggio 2018 è una di quelle date spartiacque, quelle da "prima" e "dopo". Pippo pubblica infatti Condorello , avvalendosi per la prima volta della collaborazione di due artisti esterni (per l'esattezza Mortecattiva e Christian de Seeker, che non so nemmeno chi cazzo siano). Torna la tematica del bodyshaming, ancora una volta bersagliata dal Sommo. Dopo aver difeso le fregne mutilate nell'omonimo pezzo che avete conosciuto sopra, il nostro si lancia in una spassionata difesa dei microdotati. Io la consiglio come canzone da fare imparare ai piccini per recitarla il giorno di Natale al pranzo in famiglia. Al momento è la sua hit più ascoltata, con 240.000 visualizzazioni.
Il testo merita di essere riportato integralmente, poichè ogni strofa è densa di significati:

A proposito, provate anche le praline di cioccolato, una delizia
Per me è Natale solo con Condorelli, eheheh
Camilla ha ventott'anni e c'ha 'sta fissa de scopa'
È sessualmente attiva, aperta a ogni novità
Tra le info ce sta scritto che abita a Cinecittà
Fossi normodotato avrei ostentato il cazzo in chat
Invece c'ho er cazzetto e non trovo che sia ridicolo
Annunciarlo in mondovisione sul mio nuovo singolo
Aspettavi l'estintore invece beccate 'sta Vigorsol
Non è un problema mio, baby, se c'ho er cazzo piccolo
C'ho er cazzo de un obeso, c'ho la panza de mi' padre
Via le mutande e ridi, cazzo me ne frega, è uguale
Mi arrapo quando scopri che lo uso pure male
L'orgasmo femminile è puramente ornamentale
Te mando una dick pic, ti mando in confusione
Ma non c'ho nessun tipo di ansia da prestazione
Te becchi 'st'Alpenliebe e cerchi una soluzione
Che tra l'altro se non vieni è pure maleducazione
Non ti è piaciuto tanto, ma tanto fa lo stesso
Che cazzo te lamenti, la figa sa de cancello
Giovane e famoso, t'aspetti che c'ho il randello
E invece sorpresina, il mio cazzo è un Condorello
Sorpresina, baby, il mio cazzo è un Condorello
Acquolina in bocca, tra le gambe un Condorello
Sorpresina, baby, il mio cazzo è un Condorello
Condo-Condorello, è un Condorello
Sorpresina, baby, il mio cazzo è un Condorello
Acquolina in bocca, tra le gambe un Condorello
Sorpresina, baby, il mio cazzo è un Condorello
Condo-Condorello, zì, è un Condorello
Se rido ultimo rido bene
Tu non ridi ma io sì col mio micro pene
L'hai scoperto troppo tardi per tirarti indietro
Ti aspettavi un grosso scettro ed hai davanti un plettro
Già pensavi alle tue uova ed al mio pesce, sognavi bottarga
Poi lo ho uscito ed hai scoperto che hai la figa un po' larga
La passione ti brucia, io lascio che arda
È notte fonda, dove trovi uno disposto a far da
Piano B, resti qui con 'sto pene deludente
Te lo infili tutto in bocca per pulir tra dente e dente
Facciamo l'amore a tuo malgrado
È perfetto, è più minuto di una noce o di un dado
Eiaculo in un tempo da gara
Però tu ne resti ignara
Ti aspetti solamente che io scompara
Pregando che un giorno io diventi una star
Per tirare su due soldi andando a denunciarmi

È importante che la gente capisca la mia visione: cioè, se io ho il cazzo molto piccolo a me non me ne frega un...Cioè, è un problema delle tipe che mi scopo, non mio. A me che cazzo me frega?

Sorpresina, baby, il mio cazzo è un Condorello
Guardi e non ci credi, non pare manco un pisello
Sembra così piccolo che credo sia un abuso
Cazzo me ne frega se pensi che t'ho deluso
Cazzo me ne frega se piangi dall'analista
Cazzo me ne frega se ne parli con le amiche
Cazzo me ne frega, non è mica colpa mia
Mi dici "Neanche troppo" ma lo so che è una bucia
Condorello, pure col durello resta sempre quello (ya ya)
Due centimetri di uccello
C'ho il cazzo che è uno scherzo ma voglio i miei diritti
Parcheggio sulle strisce, vigili urbani zitti
C'ho il cazzo troppo piccolo
Con me non si dovrebbe applicare (ya ya) Il codice penale
C'ho il cazzo microscopico, come la Cina
C'ho il cazzo che è un clitoride, tipo vagina
Me tocchi il pacco, 404
Tu c'hai il cazzo che è un gatto
Io c'ho il cazzo de un gatto
Sorpresina, baby, il mio cazzo è un Condorello
Acquolina in bocca, tra le gambe un Condorello
Sorpresina, baby, il mio cazzo è un Condorello
Condo-Condorello, è un Condorello
Sorpresina, baby, il mio cazzo è un Condorello
Acquolina in bocca, tra le gambe un Condorello
Sorpresina, baby, il mio cazzo è un Condorello
Condo-Condorello, zì, è un Condorello
Il mio cazzo è un Condorello
Il mio cazzo è un controsenso
Lo guardi e diventi lesbo
Sorpresina, è un Condorello
Il mio cazzo è un Condorello
Condorello, Condorello
Non ti accorgi se ho il durello
No, no.

E siamo arrivati così all'ultimo pezzo, uscito da pochissimo: Sirvia . Si tratta di un vero esame per Pippo, come dice Caparezza il secondo album è sempre il più difficile etc etc. Qui non si tratta di album ma di singoli, dopo il boom di Condorello Pippo deve dimostrare di meritarsi la "notorietà" e ci regala Sirvia, una canzone impostata sui tristi finali delle storie d'amore. Il punto di vista è prettamente maschile, grazie alle dolci parole di Pippo ci immedesimiamo nel ragazzo appena lasciato ma che non ha ben capito il perchè della fine della sua relazione. Poi un veloce giro sugli evergreen delle storie finite: ricordi belli, spunti di autocritica, disperazione, constatazione dell'amara realtà, rimpianto per le cose belle perse e finale impostato sulla positività, con la speranza di una futura riappacificazione. Un testo profondo, del quale mi piace segnalare in particolare il profondo rispetto della partner. Altra canzone adatta per un qualsiasi Otto Marzo. Comunque, esame superato: dopo Condorello il nostro Pippo ci mostra con questa Sirvia che è un talento da seguire con attenzione e da coltivare gelosamente.

Bene, siamo giunti alla fine di questa prima cavalcata nel fantastico mondo di Pippo Sowlo, a breve vi guiderò nel sottobosco delle tracce apocrife attribuite al Sommo. A presto.

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