Di Mazzieri, domande e Terza Categoria

Enrico Luschi • apr 17, 2024

Ooops, I did it again! I played with you heart, got lost in the game

Ave villici!

Scusate, l'ho fatto di nuovo. Avevo promesso, la scorsa estate, dopo 2 tragiche settimane di riavvicinamento al baseball italiano, di lasciarlo perdere per sempre. Non ce l'ho fatta, come i tossici più marci, dopo qualche mese ci sono ricascato.

Qualche giorno fa poi, per puro caso (GIURO!), ho aperto l'homepage di uno dei pochi siti che parlano di baseball in lingua italiana e ho letto la notizia della candidatura di Marco Mazzieri alla Presidenza della Fibs, la Federazione Italiana Baseball e Softball.

Incuriosito per mille motivi (iniziai a giocare a baseball da bambino in quel di Roselle proprio su suggerimento di Mazzieri e ho sempre apprezzato la sua serietà in campo), ho subito dato fondo a Google alla ricerca del programma con il quale l'ex tecnico della Nazionale si candida alla guida della FederBaseball. Niente, non si trova. Nemmeno sul sito del candidato, ho provato anche a chiederlo via mail ma non c'è stato modo, nonostante la gentile e immediata risposta, di avere almeno un PDF di schema sintetico.

Ma oggi voglio essere diplomatico, quindi cambio registro e smetto subito di fare il minchione.

La recente decisione di Marco Mazzieri di candidarsi alla presidenza della Federazione Italiana Baseball Softball mi ha sollevato alcuni interrogativi sulla direzione e le intenzioni del suo mandato. Mazzieri, noto allenatore e ex giocatore di baseball italiano, ha annunciato la sua candidatura senza presentare un programma chiaro o dettagliato sulle sue intenzioni e proposte per il futuro della Federazione, almeno pubblicamente.

Una scelta legittima, anche se mi permetto di segnalare che si tratta di una strategia comunicativa non particolarmente brillante: vero che gli appassionati non votano per Viale Tiziano, ma che il programma di una candidatura sia una cosa quasi da carbonari non mi pare nemmeno il massimo. Fosse solo per stimolare interesse e dibattito, che per uno sport agonizzante come il baseball italiano sarebbero manna. Se poi al baseball italiano va bene di rimanere in questa dimensione, la strada è quella giusta.

Una delle domande principali che sorge spontanea è: Marco Mazzieri cosa propone? Si sono lette e sentite molte critiche alla FIBS per la riforma dei Campionati, con un allargamento monstre. Presumo infatti sia uno dei temi nodali della battaglia "politica", ma non è dato sapere quale sia l'idea dell'ex tecnico della Nazionale. Questa possibile riforma potrebbe portare a cambiamenti significativi nella struttura del campionato e nell'organizzazione delle squadre, ma è necessario conoscere i dettagli e gli obiettivi dietro questa proposta. 

Inoltre, qualora Mazzieri intendesse riformare i campionati nazionali, quali sono le sue idee per migliorare la competitività e l'attrattiva del baseball italiano? Una visione innovativa potrebbe essere cruciale per attirare più appassionati e sostenitori verso il gioco (o semplicemente riavvicinare le migliaia che nel corso degli anni se ne sono distaccati), ma finora non sono state fornite indicazioni su questo fronte. 

A oltre un mese dalla candidatura Mazzieri ha incontrato le società in alcuni appuntamenti regionali, ma per il "grande pubblico" nulla è trapelato. Le uniche informazioni reperibili online sul Mazzieri-pensiero si possono trovare in una stringata e assai vaga intervista al Bar del Baseball, sito di volenterosi appassionati. Insomma, per sapere il piano di Mazzieri per provare a rilanciare uno sport morente, non basta nemmeno fare il cane da tartufo su Google.

Non si sa nulla di nulla: "squadra di governo", tematiche di tesseramento/svincolo giocatori, presenza sui media, conferma o sostituzione del mostro sacro MLB Mike Piazza alla guida del Team Italy. Quale che sia l'argomento che più vi interessi, non ci sono dichiarazioni o intenti pubblici di Mazzieri.

La mancanza di un programma dettagliato da parte di Mazzieri potrebbe riflettere una sottovalutazione dell'importanza della trasparenza e della governance nell'ambito sportivo. Una leadership forte richiede coerenza e una visione chiara, elementi che sono evidenti nella presentazione di un programma dettagliato e credibile per il mandato. 

D'altro canto, alcuni potrebbero difendere la candidatura di Mazzieri sulla base della sua esperienza nel baseball italiano e su questo punto voglio essere chiaro. È indubbiamente una figura rispettata nel mondo sportivo, avendo guidato la nazionale italiana di baseball a diversi successi internazionali ed ha alle spalle una meravigliosa carriera da giocatore. Tuttavia, l'esperienza come allenatore non sempre si traduce automaticamente in abilità di gestione e leadership amministrativa, basti vedere la disastrosa gestione del già citato Mike Piazza, uno dei migliori giocatori della storia del Baseball Major League che ha inanellato una serie impressionante di catastrofi sportive sulla panchina della squadra azzurra.

Mazzieri credo che avrà vita facile, personalmente non so giudicare bene la gestione FIBS dell'uscente Marcon (alcune cose che visto mi sono sembrate positive, anche se migliorabili, altre totalmente insensate ed illogiche, come le gare di 7 inning, per dirne una), ma mi pare che il baseball italiano sia ad un tale livello di agonia che un cambio appare inevitabile.

Infine, c'è da chiedersi: perché i principali siti di informazione sportiva italiani sembrano ignorare la candidatura di Mazzieri e la relativa mancanza di dettagli sul programma? L'importanza di una federazione sportiva nazionale dovrebbe essere un tema rilevante per i media, ma il silenzio su Mazzieri e la sua candidatura è assordante. Come è possibile che i siti specializzati non chiedano conto, dopo oltre un mese dalla notizia della "discesa in campo" ed incontri con le Società già effettuati, delle intenzioni programmatiche al primo candidato palesatosi pubblicamente? A me sembra veramente incredibile: che Mazzieri scelga una linea carbonara passi, che la assecondino i siti di informazione mi pare già più discutibile.

Ok, basta serietà: siccome sono circondato da brutte persone, qualcuno dei miei contatti, da me interpellato per sapere se avesse avuto modo di conoscere una proposta -una!- di Mazzieri, mi ha girato il bilancio 2022 (l'ultimo disponibile) di una delle maggiori società di baseball italiano. Società emiliana, da sempre una delle "grandi", che negli ultimi anni ha portato a casa diversi allori tra competizioni nazionali e continentali. Per facilitare la lettura a te, sprovveduto lettore, una specie di Juve (o Inter, o Milan, fate voi) del baseball italiano ed europeo.

Io non so leggere molto bene i bilanci, avrei qualche domanda, ma mi limito a mettere sul piatto un solo dato, estrapolato da uno screen della pagina "entrate":

Sono numeri da Terza Categoria di calcio, davvero, fidatevi (anzi anche peggiori di una Terza Categoria di 10 anni fa). Deprimente la cifra di biglietti e abbonamenti: se dividiamo i 25.000 euro per il numero delle partite giocate dalla formazione in questione a fatica si va sopra 500 euro di incasso a singolo evento. Un dato aberrante, da torneo UISP di calcio a 5.


Interessante anche che una delle squadre che spendono ogni anno i massimi per vincere lo scudetto, imbottendosi di oriundi e stranieri (sempre più mediocri) e che vanti il meglio della produzione autoctona, incassi quasi di più dai bimbi delle giovanili -ora pare si dica "addestrati"- che dai biglietti di gente diposta a pagare per vedere le prodezze sul campo della formazione Seniores.


Agghiaccianti poi i 1500 euro di prodotti finiti (che ho inteso come merchandising, non essendo meglio specificati non riesco ad immaginare cosa possa essere). Togliendo quello che presumibilmente è l'insieme delle sponsorizzazioni/contributi, fa compassione vedere che uno dei top team italiani ed europei è in grado di incassare da partite, bar, merchandising e "mercato" nemmeno 90.000 euro.

Chissà che ne pensa Mazzieri.

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