Per carità, numeri nemmeno da disdegnare, ma stiamo parlando di 4 anni consecutivi in Rookie League e, soprattutto, di 5 anni fa. Dal 2019 ad oggi il pitcher è scomparso, non si ha traccia di un qualsivoglia ingaggio nel mondo del baseball, nemmeno in quello europeo. Di sicuro, infatti, non risulta essere mai sceso in campo nemmeno nel campionato spagnolo, ormai vero e proprio vivaio per le squadre italiane. Comunque sia, nessuno ha chiesto nulla, nessuno ha scritto nulla: bene così e avanti tutta.
Peraltro il ragazzo sabato è anche salito sul monte e si è comportato in maniera dignitosa: 5 riprese con 2 valide, 2 basi, un punto subito contro Macerata. Dopo 5 anni di presunta inattività poteva andare peggio.
La settimana mi ha portato anche a scoprire questo:
Un video di un’ora semplicemente incredibile, merita di spenderci due parole in maniera più approfondita: in poche parole è un video inerente il World Baseball Classic del 2023, edizione nella quale l’Italia, grazie a due vittorie nel girone di qualficazione, riuscì a garantirsi il diritto di partecipare alla fase finale e -soprattutto- l’automatica partecipazione per la successiva edizione, prevista nel 2026.
Il video ci narra di quanto siamo stati fortunati ad avere avuto un gurppo di ragazzi italo-qualcosa (americani, canadesi, venezuelani etc etc), tanto tanto orgogliosi di giocare per l’Italia, il paese delle proprie origini. Questa retorica -che va avanti ormai da 40 anni- è uno dei punti fermi del baseball italiano. Passano le ere, i presidenti federali, ma c’è sempre un paisà che per il torneo del momento ha il cuore che torna a battere per il tricolore. Un’ora di video tutta così, di promesse di sviluppo per il movimento e la solita solfa, mai che qualcuno si chiedesse come mai nonostante questa grande strategia gli stadi siano desolatamente vuoti, interesse nullo, ben 20.000 atleti in tutto il territorio nazionale. Eppure si va avanti con la solita ricetta di sempre: oriundi, per alzare il livello, dicono. E noi (pubblico scemo) che ci ostiniamo a non capire e a disertare gli spalti. E’ colpa nostra.
Comunque torniamo a noi: questa retorica patriottarda degli ascari sarebbe anche la meno, ma poi uno ci si sofferma un attimo e inizia a cogliere anche qualche altra sfumatura: la prima che viene alla mente è che fa veramente strano che questi ragazzoni abbiano così tanto ardore per la maglia azzurra e il Paese dei loro avi che pare quasi ne abbiano più di chi -magari- è proprio italiano e vive in Italia da quando ci è nato. O l’orgoglio di rappresentare l’Italia vale solo per DeLuzio e non -per dirne uno- De Simoni?
La Federazione ha pensato bene, per amalgamare il gruppo (mesi prima del torneo, si badi bene, con tanti saluti agli atleti che verranno convocati ai camp successivi), di far fare una bella girata in Italia ai ragazzi che faranno parte del roster dell’edizione 2023. E, ovviamente, immancabile la giratina a Roma, le gozzovigliate a Trastevere (non ci facciamo mancare nulla), la Val d’Orcia, la visita alla fabbrica della Ferrari e via con tutti i “must see” del più classico tour in Italia. C’è da augurarsi non a carico della FIBS, perché sarebbe veramente il colmo. Secondo voi chi ha pagato?
Il bello è che per qualcuno dei giocatori (per la maggior parte mezze cartucce e comprimari, nessuna stella MLB) è la prima visita in Italia. Tanto è forte l’attaccamento al paese di origine degli avi che mai ci avevano nemmeno messo piede.
Anni fa una cosa del genere sarebbe stata inconcepibile e avrebbe provocato un minimo di sdegno, come minimo sarebbe stato fatto “di nascosto”, adesso siamo all’assurdo di menarne anche vanto: tutto normale, tutto passa in cavalleria. Oddio, c’è anche da dire che nonostante i buoni propositi e le buone intenzioni (peraltro ripetute ossessivamente nel video da chiunque, dal Presidente Federale a Mike Piazza fino all’ultimo degli ascari) i frutti di questa operazione sono sotto gli occhi di tutti: ben 877 visualizzazioni per un video caricato 6 mesi fa. Un ottimo risultato.
Passi il far giocare gli atleti imposti dalla Major League, ma che gli si debba pagare anche il primo viaggio in Italia, francamente, mi pare un po’ eccessivo. Anche perché di tutto il viaggio la ricaduta sul movimento consta di ben UN allenamento a porte aperte per il pubblico ad Arezzo (????), nota località trainante del baseball italico, facilmente raggiungibile da tutta Italia con tutti i mezzi, peraltro. Non a caso infatti, basta vedere le immagini del video, si nota la tristezza dell’allenamento svolto sotto gli occhi di 20 persone sugli spalti, un’immagine di una desolazione sconcertante.
Ad un certo momento mi viene in mente che all’ultimo WBC era presente anche la Repubblica Ceca, che peraltro fece anche un risultato decente. Infatti vado a controllare e vedo che vinse contro la Cina, perdendo poi 10-2 contro gli assi del Giappone e 7-3 contro gli altri mostri sacri della Corea del Sud ed infine 8-3 dall’Australia. Incuriosito da quella che al momento del mio addio al baseball era il Paese emergente del Vecchio Continente, vado a vedere il roster con il quale ha affrontato il WBC, immaginandolo pieno di oriundi, perché se la Major League -ci dicono- impone a noi di giocare con questa banda di ascari (e i giocatori italiani stanno zitti e muti o, ancora peggio, dichiarano che “non si può giocare con tutti italiani” come faceva 15 anni fa Riccardo De Santis), presumo che il solito discorso valga anche per la Repubblica Ceca. Anche lì tra ebrei fuggiti per colpa dei nazisti, disperati vari, emigranti veri e propri, mettere su una squadra rispettabile non sarà difficile.
Cazzo, sono andati con tutti i loro, salvo rarissime eccezioni: tre oriundi in tutto il roster. Evidentemente la Major League impone gli oriundi solo all’Italia, che vi devo dire. Sarà sicuramente così. Che poi sarei curioso di sapere quanto paga la Major League per il WBC, è una ricerca troppo complessa da fare oggi mentre scrivo, prometto aggiornamenti per il prossimo articolo.
Schifato, veramente schifato, chiudo l’argomento Classic e maledico il giorno che mi sono ributtato in questo ambiente, ma ormai è andata così ed evidentemente così deve andare. Ciaccio un po’ nei giorni sul sito Federale, trovo qualche notizia minore interessante da seguire nel tempo, ma per l’immediato pochi spunti. Tralasciamo b.it e soci, ormai sono del tutto irrilevanti e giraveline delle società, mentre scopro un sito che non conoscevo: https://www.baseballontheroad.com/, mi sembra interessante, sul serio, senza alcuna ironia. Tecnica, strategia, storia. Complimenti.
Si arriva al weekend di gioco, che questa settimana parte giovedì con l’anticipo di Bologna-San Marino. Armato di buona volontà mi metto a guardarla: ancora senza commento. Spengo subito, senza commento e con telecamera fissa dietro il piatto (peraltro con grafica ancora ferma a San Marino-Grosseto della settimana precedente, ma perché si deve sempre essere il Regno di Cialtronia?) è veramente un prodotto non digeribile nemmeno da colui il quale è armato delle migliori intenzioni.
Ci riprovo venerdì con BSC Grosseto-Parma, dove finalmente trovo il commento (sul quale non mi esprimo) e un minimo di regia, la partita per lo meno è seguibile. Riesco a seguire più in stile radio che in stile TV, posso mettermi comodo a guardare il video solo negli ultimi due inning: risultato a inizio 6° 0-0. Attacco Grosseto e grazie a Alomà e Mercuri i maremmani passano in vantaggio, scende il partente cubano Casanova (rimbrottato dai cronisti per 1 punto subito in 5.1….). Al cambio campo ho modo di rivedere Barreto, il pitcher maremmano che avevo visto contro Bologna e non mi aveva impressionato minimamente, anzi. Continua a non piacermi e mi sembra poco più che mediocre, tuttavia riesce a chiudere il 6° attacco con Parma ancora a zero e con 90 lanci effettuati. Al 7° Grosseto non segna e per l’ultimo attacco targato Parma lo staff maremmano evita di mettere su un rilievo qualsiasi (90 lanci in 6 riprese sono sufficienti e con un punto solo di vantaggio, no?): valida di Astorri al primo lancio, visita sul monte e uno si immagina che ci sia il cambio. Macchè, è il momento del
BASEGOAL
(taratàtàtàtààààààààà)
Barreto fa capire di voler rimanere sul monte e Cappuccini si adegua. Riesce a mettere K Monello, poi De Simoni con 2 strike batte un altro singolo: uomo in posizione punto e un solo out. Stavolta Cappuccini si fa valere e cambia pitcher, entra Palumbo, Saccardi risponde con una “mossa geniale” (cit. cronisti) mandando come pinch-hitter Scerrato: valida e pareggio, con De Simoni in seconda e Scerrato in prima. Un’altra valida farebbe perdere la partita al Grosseto ma Angioi batte in doppio gioco e l’inning si chiude. Agli extra inning alla fine vinceranno i maremmani in una partita che, per il poco che ho visto io, è un buon manifesto del basegoal sul lato tattico.
Intanto dal nostro agente all’Avana mi giungono news dallo Jannella: il basegoal imperversa anche in Maremma. Oberto continua con la brillante strategia del bunt con la squadra in svantaggio di più di 2 punti e per la seconda volta perde di un punto. Nuova sconfitta di misura che si può comunque rivendere come “ce la siamo giocata fino in fondo, la squadra è rimasta in partita, il gioco sulla fascia sinistra ci ha visto dominare il possesso palla, ci hanno fischiato un fuorigioco dubbio a fine primo tempo”.
News epocale ed eclatante, allo Jannella è arrivato il barroccino con i panini. Che evoluzione ragazzi e che smacco per il BSC: sfida lanciata dai cugini del BBC che almeno sull’hospitality mettono a segno un bel colpo. Pensate, potete addirittura mangiare un panino alle 20 allo stadio, sono passi avanti importanti.
A proposito di orario, da quanto ho capito per il girone di ritorno cambiano gli orari: 20:30 la sera (già meglio) e 16:30 il pomeriggio (sarei curioso di contare gli spettatori di tutte le Gare2 della stagione).
Per il resto poco da dire: del baseball giocato mi interessa il giusto, visto l’andazzo. In compenso ci sono importanti novità sul piano politico: ecco l’ultimo aggiornamento della pagina Facebook ufficiale della campagna elettorale di Mazzieri.
E io che pensavo che avesse un programma da presentare. Che ingenuo che sono, alle volte.Da questo post emerge che Mazzieri sia una specie di confessore in giro per il Paese che, misericordioso, accoglie le Società pronte a confessarsi. Una volta udite le doglianze Mazzieri offre le “possibili soluzioni”. E di nuovo io, da ingenuo vero, pensavo avesse un programma prestabilito da presentare alle società per sapere se lo gradivano o meno, se intercettava o meno le criticità.
Per carità, nulla di male, ma modesta opinione personale, il “sono come tu mi vuoi” non è proprio il massimo. E da un personaggio come Mazzieri, con il suo trascorso, le sue esperienze ed i suoi contatti -sempre opinione personale- credo che sarebbe legittimo aspettarsi qualcosina di più che un Gruppo di Ascolto.