Con un grafico è tutto più chiaro

Enrico Luschi • lug 07, 2020

Non facciamoci trarre in inganno dalla realtà

Salve villici!

Non ho molto da dire con questo articolo, o meglio non ho nulla di preciso da dire. Come vedrete il post nasce per puro caso.

Di indole sono curioso come una portinaia e bastian contrario di natura, proprio per il gusto di battibeccare con chi ho davanti: spesso in mezzo ad una conversazione con amici o sodali controllo su Google ciò che mi ha destato curiosità, per avere conferme o per il semplice e puro gusto di scoprire qualcosa di nuovo.

Non so perchè qualche giorno fa sono capitato su Google a cercare dei grafici e sono finito a segnarmi qualche statistica tra le più bizzarre tra quelle salvate dal motore di ricerca.

Dati alla rinfusa e che difficilmente possono tessere qualche tela di trama logica del discorso, io le riporto soltanto e le butto lì. Fatene l'uso che meglio credete.

Con questo Covid abbiamo scoperto lo smart-working, per fare lo smart-working abbiamo scoperto che serve Internet ad una potenza decente. Come siamo messi rispetto all'Europa? Vediamo i dati della Banca Mondiale cosa ci dicono:
Non esattamente benissimo: la Francia ha 67 milioni di abitanti e ha 10 milioni di connessioni a banda larga più di noi, la Spagna ha solo 47 milioni di abitanti e non ci è dietro di molto. Durante le fasi del lockdown abbiamo visto come la connessione Internet media Italiana sia penosa, fa spavento fare questo raffronto con stati che l'italiano medio furbissimo reputa poco più di terzo mondo (Romania ed Estonia , ad esempio).

Però consoliamoci, va molto meglio con i cellulari:
In quanto a cellulari, come vedete, siamo stati anche primi in termini assoluti intorno al 2010, nonostante la Germania abbia quasi 84 milioni di abitanti. Scemi si, ma connessi in maniera atroce.

Cambiamo completamente settore: vediamo come si comporta lo Stato Italiano al suo interno. Partiamo con i crediti che i cittadini e le imprese vantano verso lo Stato.
Qui non abbiamo rivali, stacchiamo la Spagna di oltre il 20%. E' interessante notare che il divario enorme tra noi ed il resto dei Paesi analizzati (continuo a credere che l'Italia debba confrontarsi con Francia, Germania e Spagna, non con la Slovacchia o l'Ecuador...) sia esploso dal 2006 in avanti. Eravamo primi anche nel 2006, ma da allora diciamo che è una fuga alla Coppi....

Continuiamo e vediamo ad esempio la percentuale riguardante il numero di persone che lavorano nelle forze armate rispetto alla totalità della forza lavoro:
Anche qui primi per distacco. I nostri 347.000 "militari" battono i 307.000 francesi, i 196.000 spagnoli e quasi doppiano i 180.000 tedeschi.

E a medici invece come siamo messi?
Non malissimo in effetti, mentre per quanto riguarda infermieri ed ostetriche confermiamo quanto cantava il buon Stefano Rosso già negli anni '90: "4 inferieri e 106 dottori". La voglia di sporcarci davvero le mani non ci è ancora venuta.
Quindi siamo inondati di dottori ma mancano gli infermieri, ma almeno i posti letto negli ospedali ci sono? No, sono dimezzati dagli anni '90, da 7 ogni 1000 abitanti agli attuali 3.5. Un ottimo motivo per ragionare sul fatto che in questi mesi ci stanno ammorbando i coglioni con la ridicola discussione sul MES. In queste condizioni non dovremmo sentire politici che si accapigliano sul prendere o meno i soldi del MES, ma sul come usarli. Ma la colpa di tutto questo è fondamentalmente nostra che non scendiamo in piazza a gridare il nostro schifo per questo dibattito assurdo. In ogni caso eccovi la situazione sui posti letto per 1.000 abitanti:
Consoliamoci però, perchè siamo il Paese con meno omicidi tra i 4 presi in esame. Guardate anche il dato di partenza del 1990 e mettetevi a ridere quando qualcuno strilla di "emergenza sicurezza". Gli omicidi sono passati dal dato di 3.4 del 1991 allo 0.8 attuale. Siamo il Paese con meno omicidi di Europa e si sta facendo campagna elettorale da 2 decenni sul tema della sicurezza:
Ma ora si cambia completamente campo: energia. Siamo un Paese in affanno energetico, che ci crediate o meno.
Questo nonostante l'Italia sia addirittura leader nella produzione di energia tramite rinnovabili e rifiuti combustibili, forse sarebbe il caso di valutare se sia davvero logico essere contro il nucleare, con buona pace di Greta e compagnia. Capisco che non sia una discussione glamour, ma tant'è. Andare contro ai numeri è abbastanza difficile.
Di energia ne produciamo zero, puntiamo tutto sulle rinnovabili ma siamo in affanno energetico. Non mi pare sia una grande strategia....
Infine non poteva mancare un accenno ai negri, il vero problema che affligge l'Italia, il vero male di una Nazione che, come abbiamo visto, per il resto va alla grandissima. Vediamo i numeri:

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