Cialtronia: la terra degli e-shop omeopatici.

Enrico Luschi • 5 ottobre 2024

Le vette altissime del Regno del Basegoal.

Ave villici!

A voler essere paranoico e complottista uno potrebbe pensare che il baseball italiano abbia deciso irrevocabilmente di farmi impazzire una volta per tutte.

Pubblico il post dell’altro giorno e -zac!- che parte la rumba, letteralmente un’ora dopo. Prima Sforza tira fuori una serie di slide (6 mi pare), assai fumose. Uso questo termine non a caso, visto che si riesce a dire, per fare un esempio, di volere una Serie A con doppio incontro, ma senza specificare se con due partite serali e quindi con pernotto o su singolo giorno, cosa che -ahimè- reputo assai più vicina alle intenzioni dell’ex catcher. Oppure che si intende giocare di più e più a lungo, ma con un complesso algoritmo viene fuori che un campionato a 8 formazioni su doppio incontro consti di ben 28 partite e che -ipotizzando un inizio al 5 Aprile- al 28 Giugno sarebbe finito, almeno per quanto riguarda la regular. Non si specifica nulla nemmeno sui famosi 7 o 9 inning. E questo per quanto riguarda la “riforma” dei campionati, argomento sul quale tutti concordano sia necessaria una riforma. La “riforma” di Sforza sarebbe giocare a 8, esattamente peraltro già previsto dalla FIBS al momento, che se confermasse il triplo incontro giocherebbe anche di più. Una riforma di nulla.

Sul punto, una chiosa veloce: bizzarro che tutti perculino Marcon per il baseball a 7 inning ma nessuno dei candidati che si azzardi a dire, promettere, ovvero sia mettere nero su bianco, che vuole giocare a 9 inning: vuoi vedere che è colpa delle società che vogliono giocare a 7 inning e non di Marcon? No perché è davvero curioso che nessuno si esprima chiaramente sul punto, eppure sono prontissimi a deridere (giustamente) la decisione federale di giocare a basegoal su 7 riprese. Ma a tutti manca il coraggio di dire che vogliono tornare a 9. Che c’è, paura di perdere i voti delle big di A1 o di dover sottostare al ricatto se facciamo 9 riprese al massimo doppio incontro (ovviamente su base giornaliera)?
Fate di tutto per farmelo pensare.

Leggendo il documento ci sono cose davvero interessanti, come ad esempio la trasmissione di approfondimento (idea lanciata appena 20 anni fa, dopo che mettemmo in pista la radio del forum, per inciso e per dire di che novità epocale si tratti). Che come idea mi sta anche bene, davvero, ma senza indicare come si intende finanziarla, chi la dirige (Schiroli? Senatore? Gandini? Varriale?), dove va in onda e chi la paga è un po’aria fritta. Meglio di niente, comunque: siamo a farci andare bene anche l’aria fritta.

Ci sono le cose poi totalmente deliranti, minuzie, ma visto che trovano spazio in slide riassuntive significano che per chi le ha scritte hanno un peso specifico importante. La più lunare è la proposta di inserire negli staff delle Nazionali Giovanili i tecnici delle formazioni che vincono i vari campionati giovanili. A me sembra una follia, uno perché sembra sottointendere che i campionati giovanili siano più delle palestre per gli allenatori che i laboratori dove coltivare il talento. Mi immagino il coach di Monte Merdone che si ritrova per le mani (e per puro caso) il ragazzino che sa tirare strike con un minimo di costanza: 800 curve a partita, scudettino e posticino in Nazionale per le gite tuttopagato in giro per il mondo. Bell’idea, davvero.
Ancor più grave l’annullamento dei tryout per i processi di selezione: invece di incentivare un ragazzino a mettersi in mostra e farsi valutare (insomma a sbattersi per il gioco), si ritorna all’Ancien Regime con le convocazioni fatte per invito dei selezionatori. Un ottimo modo, peraltro, per ritrovarsi di nuovo con le Nazionali Giovanili zeppe di figlidi, amicidi, pupillidi. Non che questo non si possa mettere in piedi pur organizzando le selezioni per tryout, ma invece di espandere i principi di trasparenza (ad esempio pubblicando i dati dei test dei vari selezionati, mica è reato: in America, nella patria del baseball, ci sono siti che offrono, pensate addirittura dietro pagamento, database con i risutlati dei ragazzi in età scolare) si torna alle convocazioni a mezzo telegramma.

Comunque sia, un programma a mio avviso totalmente da bocciare e non meritevole di fiducia, ma onore al merito: Sforza almeno ha detto -alla meno peggio- quel che vuole fare.

Non passano nemmeno 12 ore e Mazzieri, evidentemente colto nel vivo e trovandosi a rincorrere, per non perdere l’hype pubblica questa roba qui sui social:

Mi cascano le palle. Smatto e commento che mancano un sacco di altre frasi fatte (tipo “Di mamme ce n’è una sola”, “Non c’è due senza tre e il quarto vien da sé”), mi risponde quasi piccata una persona della setta del culto mazzieriano -una di quelle che non perde occasione per condividere e spammare qualsiasi virgola venga dai dintorni di San Marchino da Roselle- che, in poche parole, mi dice che è colpa mia che non prendo la macchina e non vado a Rimini o nei sobborghi maceratesi a fare delle domande a Mazzieri.


Mi tocca tastarmi per sentire se ci sono, ma ormai ho capito che si deve essere disposti a scendere un gradino ogni giorno, quindi tanto vale mantenere la calma: oggi è il turno di sentirsi dire che sono gli appassionati a dover inseguire il candidato, non che quest’ultimo abbia il dovere, dopo mesi, a far sapere che cazzo vuole fare. No, sono io che mi devo sparare 520 km di macchina -con annesso pedaggio autostradale- per andare in culo ai lupi nell’affascinante entroterra maceratese per sentire il Verbo di Mazzieri. Io boh, veramente, siamo un Paese meraviglioso, ma nel baseball davvero diamo il meglio di noi. Mi auguro che almeno la proposta sia sinceramente figlia della mente di colei che l’ha pubblicata e non indotta dal Vate in persona, non mi stupirei di nulla.


Che poi ci ripenso (come i becchi), ma nemmeno chi è andato alle riunioni sa esattamente quel che vuole fare Mazzieri, visto che -mi dicono- alle riunioni tenute in giro per l’Italia di fatto è sempre stato un one-man show che attacca a destra e a manca la FIBS su questo e quello. Si arriva perfino a mettere becco sulle convocazioni delle varie rappresentative (ironico che questi attacchi siano portati da uno che come selezionatore ha messo in piedi il Team Europe che in Giappone ne ha prese un cesto e un paniere, non ha segnato un punto in due partite ed ha subito anche un perfect game, per non parlare del track record come scout), ma di cosa voglia fare lui non si sa né puzzo né odore. Quindi dovrei farmi 520 km di macchina senza nemmeno la sicurezza di sentirmi dire qualcosa di preciso.


Finito sto circo, quasi a mo’di sfida, la pagina di Facebook pubblica quest’altra chicca per palati fini:

Evito di commentare pubblicamente su Facebook, perché non voglio diventare una macchietta, ma anche qui quanto ci sarebbe da dire. Ad esempio: la FIBS “promuove incontri”. Con chi? Media? Sponsor? Istituzioni? Scuole? E perché deve farlo la FIBS? Mi sembra una lieve manifestazione di megalomania pretendere di avere gli strumenti (per le svariate realtà nazionali: Nettuno non è Foggia, per fare un esempio) per riuscire dove hanno fallito direttamente le società, ma tutto può essere.


Comunque, per la prima volta si sente qualcosa di minimamente (ma proprio minimamente) concreto: proposta criticabile, ma almeno una proposta, Cristo santo.


La seconda è anche più abbarrocciata: a che titolo la FIBS si arroga il diritto di organizzare eventi in occasione di, sparo a caso, Parma-Bologna? Al massimo la FIBS può organizzare un evento parallelo al campionato: che ne so, giusto per fare un esempio al volo, l’All Star Game degli stranieri/oriundi contro la Nazionale. Magari mettendoci di contorno un evento aggiuntivo che provi a gabbare qualche incauto avventore (un concerto, una sagra, uno spettacolo di un comico, insomma qualcosa) nella speranza di accalappiarlo anche per la partita. Ma nello svolgersi della regular season la FIBS che c’entra? Sarà compito di Parma, Bologna, Grosseto etc etc fare il massimo per vendere un biglietto in più della partita precedente. No?


Comunque da questi due meme salta all’occhio che bella stima abbia il gruppo Conto Pieno di Mazzieri delle società in quanto entità singole, chissà se chiede anche la 104. Ed infine: chi sta facendo alla julienne i coglioni a tutti ripostando in maniera ossessiva i soliti 4 post da 8 mesi, è così sicuro di poter parlare di comunicazione con tanta sicumera?


Sforza comunque non si fa attendere e replica subito, la mattina successiva, battendo di nuovo Mazzieri sul piano della comunicazione: a differenza di Mazzieri, Uomo del Destino solo al comando, presenta al grande pubblico tal Massimo Vergara Caffarelli, attuale GM dello storico club del Cali Roma e candidato al Consiglio Federale.


Nel post di presentazione costui pare avere una soluzione per tutto, grazie ad una visione netta e chiara della situazione. Anche qui, come un disco rotto, si ribatte sugli 8 anni che hanno rovinato il baseball (mentre invece prima con Fraccari si stava una meraviglia, evidentemente) ed i soliti blablabla. Mi colpisce il passaggio sulla maggiore presenza sui media, sulla necessità di visibilità per attrarre praticanti e spettatori.


Cazzo, averci pensato prima! Però aspetta, perché è sempre bene guardare uno di che panni si veste, perché a parole siamo sempre tutti ganzi, poi, inesorabile, giunge Madame Realtà: vediamo come è messo sui media il Cali Roma. Sul sito si può lavorare meglio, direi: ultima news è del 22 Aprile 2023, giusto giusto un anno e mezzo fa. Sul Roster si riesce a fare anche peggio, essendo fermo al 2022. Sfiziosa anche la pagina “Vieni a giocare con noi”, nella quale non c’è una data settimanale degli allenamenti, un contatto telefonico o una mail per chiedere lumi sul QUANDO andare a giocare con loro. Come direbbero quelli di Mazzieri prendi la macchina e vieni, se ci siamo ci vedi: che cazzo vuoi?


Il vero capolavoro però è la pagina che si apre se cliccate sulla pomposa scritta SHOP. Vi consiglio vivamente di provare perché è veramente l’emblema del baseball italiano, altresì noto come Regno di Cialtronia: è  l’unico e-shop che non vende. Non perché non funzioni, non vada, insomma venda robaccia che nessuno è disposto a comprare. Proprio non vende nel senso letterale. Infatti la pagina che vi si apre vi propone un milione di articoli, ma non è possibile comprarne nemmeno uno. Non perché siano esauriti o non disponibili, proprio non esiste la possibilità di selezionarli ed inserirli in un carrello virtuale per poi passare al pagamento. Se lo vede un mio amico che lavora ad Amazon presumo gli venga una crisi epilettica, ma signori sul sito del Cali Roma riuscirono a tanto: l’e-shop omeopatico.
 
E sui social, come andiamo? Ottimo e abbondante: Facebook è fermo al 14.09, Instagram al 29.06. Forse, dico forse, il buon Vergara Caffarelli farebbe meglio a sistemare prima un pochino la comunicazione del club presso il quale è GM, poi magari in seguito offrire soluzioni alla FIBS. Idea mia, eh. Comunque nessun problema, nessuno si è preso la briga di farglielo notare, nemmeno dalla setta del culto mazzieriano (i cui fedeli, stranamente, ultimamente sono molto meno ciarlieri).
 
Scottato da questa minima e sommaria verifica leggo con molta superficialità le righe successive, temendo che anche per gli altri temi trattati ci sia la stessa base sottostante, mi colpisce solo uno degli ultimi passaggi, dove costui invoca una riforma del regolamento AFI, senza null'altro specificare. Che intenderà dire? Poi per curiosità visiono il roster della squadra (sul sito di quella merda che è la FIBS, perché sul sito del Cali ciccia) e vedo che è un roster pieni di chicani, tra cui il mitico Morese, mio compagno di squadra nella Fiorentina. Un bravo ragazzo, simpatico anche, ma che col baseball c’entra poco. Eppure è 20 anni che è in Italia grazie al baseball, maramaldeggiando ora a Foggia, ora a Roma, ora a Novara: uno di quelli che ha trovato l’America in Italia, uno di quelli che magari ci costa all’anno quanto la costruzione di un bullpen coperto, ma per Morese i soldi si trovano sempre, per il bullpen coperto si aspetta l'elemosina del Comune, del resto le concessioni degli impianti si concepiscono come "ci gioco gratis", mica come il dover migliorare un impianto della collettività.

Chissà in che senso Vergara Caffarelli intende rinnovare il regolamento AFI, forse si lamenterà di non riuscire a trovare 18 disperati in una città di 3 milioni e fischia di abitanti ed invocherà un ricorso ancora più massiccio ai Morese del caso. Non mi stupirei mica e, in un certo senso, sarei anche favorevole: finiamola con questa buffonata di ASI, AFI, UFO, TASI, NASA e altri acronimi a piacere. Evitiamo qualsiasi discriminazione, togliamo qualsiasi vincolo e facciamo due sole categorie (italiano e straniero), basandosi solo sul luogo di nascita. Nessun altro vincolo, liberi linuep in liberi roster: poi almeno si vedrà chi si impegna a produrre giocatori o chi usa il balocchino solo per vincere il campionatino di competenza e festeggiare in famiglia.
 
Poteva rimanere indietro Mazzieri innanzi a tanto smacco? Dal nulla ti cala l’asso, sfoggiando la carta “Consigliere Federale”, stile Magic. L’ha fatto Sforza, lo devo fare anche io: il livello è questo. Mi sento un po’in colpa, perchè quando mi auspicavo un maggior dibattito tra le varie fazioni non intendevo questo. Temo cosa possa accadere da qui al 16 Novembre.


Comunque sia Mazzieri ci presenta Elio Dal Pozzo. Non so chi sia, anche costui spara merda ad alzo zero sulla FIBS, che ha sbagliato tutto, signora mia è tutto uno schifo. Tutto bello e magari anche giusto, ma stona assai con quanto si legge poche righe sotto, ovvero sia: “Dal 2017 al 2020, ha fatto parte del Comitato Regionale Veneto, dove ha coordinato, insieme al RAAR, l’organizzazione dell’Attività Agonistica Federale. Negli anni 2015-2016 ha svolto la mansione di RAAR del Veneto e dal 2015 al 2020 la mansione di Responsabile COG Zona 2 F.I.B.S. (Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia”). Ganzo, uno che fino all’altro ieri era in un Comitato Regionale ed è stato Responsabile COG -qualsiasi cosa questo significhi- ci dice che è tutto merda e tutto schifo. Nel mondo dove funziona la logica dichiarazioni del genere sarebbe archiviate nella cartella “Confessioni”, ma qui siamo nel mondo malato di Cialtronia e quindi va bene anche che siano i soliti a dare le ricette per ripartire più forti e gagliardi che pria.
 

Inesorabile prosegue lo stillicidio di emozioni, Sforza rilascia una chilometrica intervista a baseball.it (buongiorno stelline! Come va? C’è freddo su Marte?), dove viene detto un po’ di tutto. Per sommi capi: sponsor da 200.000 euro (non viene citato, il primo caso di sponsor timidone della storia, che paga per non farsi nominare: signori è tutto vero, il baseball italiano è semplicemente incredibile) per un progetto di reclutamento e sviluppo, a base di gonfiabili, l'immancabile evergreen della circonvenzione di minorenni presso plessi scolastici e quant'altro. Boh, dando per buono che sia vero, meglio di niente.


Io temo che in strutture come lo Jannella, dove si fa fatica a bere una birra e a pisciare (i bagni sono chiusi), portarci della gente senza prima un serio intervento delle società -si, delle società e non della FIBS- ogni cosa rischi di essere controproducente. Ok il progetto dei gonfiabili, ma prima obblighi, almeno le società di A1, a tornare ad essere società con stadi dove non dico si stia bene, ma nemmeno che non siano fucine di disagi da età ancestrale. Hai voglia a raccontare di sponsorù: chissà contenti di aver messo piede o finanziato alcunchè allo Jannella nella stagione 2024, per dire. Via bimbi, siamo seri.
 
Poi si parla un po’ meglio del programma TV, una bella serie di “Vorrei fare questo e vorrei fare quello”, spendendo anche nomi importanti (Cristo santo se sono tentato di contattarli via social per sapere se sanno anche solo una virgola di tutta sta roba). I fondi sono, in questo caso, “privati”. Non si specifica nemmeno la cifra a disposizione. Il passaggio più bello è però quello nel quale Sforza ci dice che i diritti saranno venduti a TV generaliste di caratura nazionale. Strano, non ci cacano nemmeno di pezza, ma Sforza ha già deciso che saranno interessate a questo prodotto. Bene eh, ci mancherebbe, ma fare i conti senza l’oste rischia di tramutarsi in un fiasco clamoroso, anche per i benevoli e fantomatici privati che ci pagherebbero la produzione del format.
 
In seguito il grande classico dello stadio di Roma, per le partite europee della MLB del 2027-2030. Stavolta Sforza ci sorprende con una clamorosa novità: non quello di Marcon, ma l’adeguamento di un “famoso stadio di calcio” della Capitale (Olimpico?). Il progetto è avanzatissimo, è stato presentato al Ministero, notoriamente sempre solerte nel decidere, approvare e finanziare "progetti" e poi, chissà quando, verrà inviato alla MLB. Insomma ci siamo, ecco, questione di limare gli ultimi dettagli e si parte.
 
Nel proseguire Sforza tocca altri temi, anche lui pare avere una visione abbastanza decisionista ed accentratrice della Federazione, una cosa sulla quale ho difficoltà ad esprimere un giudizio, essendo fuori dal meccanismo da troppi anni per sapere se quanto dice Sforza ha un minimo di logica o meno.
 
Il colpo di genio è comunque nel finale, quando ci viene presentata la famosa riforma del settore giovanili: il succo è PIU’ TORNEI, l’attività federale si deve fermare con l’anno scolastico. Poi campo libero alle società e al loro business “privato”. Pazzesco, semplicemente pazzesco. Evito di commentare, mi pare inutile, ma è una bella dichiarazione di resa innanzi alle società più “in” sul tema dei tornei estivi.
 
In tutto questo, l'altro candidato, Condipodero, dorme sereno il sonno dei giusti, al momento rimane agli atti solo l’intervista nella quale l’unica dichiarazione degna di nota, l’unica cosa concreta, è l’obiettivo delle 108 nuove società in 4 anni. Da lì il silenzio più totale.
 

Pubblico appello agli amici ed ex amici del forum, alcuni sono sicuro che sotto sotto leggeranno queste misere paginette: ma davvero non avete voglia di un “Come Eravamo”? Bimbi ma qui altro che gli anni d’oro di Schiroli e Fraccari, qui si vola sui picchi altissimi con frequenza non giornaliera ma oraria. Lo so, è finito tutto ed è tempo perso, ma le risate che ci siamo fatti 20 anni fa sono nulla rispetto ad adesso! Ma che persone siete diventate? Davvero avete chiuso tutti gli usci all'avventura, come diceva Guccini?

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