Ave villici!
Eccoci di nuovo qui, di nuovo in questa dimensione parallela del baseball italiano, un luogo dove anche l’impossibile diventa banale e prevedibile routine, ma al tempo stesso una realtà dove la magia ed il mistero rimangono intatti. Il circo, insomma. Solo senza la consapevolezza di esserlo.
Come dicevo nell’ultimo post è sempre più difficile stare dietro a questo inutile carrozzone, il magone ti assale e, cosa ancor più grave, ciò accade nel momento topico della stagione agonistica. Comunque in queste ore si è scritta una pagina storica del nostro amato sport, una pietra miliare della pallabase in questa penisola alla deriva nel Mediterraneo.
Prima di andare al nocciolo della questione, però, un po’ di notizie a riempitivo.
Sorteggiato il girone del prossimo WBC, l’evento per il quale siamo pronti a svendere la maglia del Team Italy agli ascari in cambio di 200.000-300.000 euro se va bene, ovviamente il tutto a fin di bene per il movimento. Anche qui: ormai il WBC viene organizzato da diversi anni, non è la prima edizione. Ci fosse uno che si azzarda a dire “Svendere la maglia azzurra, dati alla mano, non paga. Si prova un’altra strada?” Macchè, ci toccherà di nuovo assistere a quel bizzarro fenomeno del ferreo diktat MLB che ci obbliga ad andare con una banda di mezze calzette delle Minors dal doppio passaporto (dazio che viene richiesto a quanto pare solo al Team Italy, mentre ad esempio alla Repubblica Ceca no, curioso).
Ma non perdiamoci in chiacchiere e guardiamo il sorteggio del Gruppo B, che giocherà ad Houston: America, Messico, Gran Bretagna e una squadra che dovrà qualificarsi attraverso i gironi di qualificazione. Peggio non poteva andare, in poche parole. In bocca al lupo ai ragazzi del nostro Mike Piazza, se sarà ancora il Manger Azzurro e -soprattutto- se si degnerà di presenziare.
E’ in corso in Colombia il Mondiale U-15 e purtroppo per i nostri ragazzi non sta andando molto bene. Nel Girone una sola vittoria contro Guam, non che si potesse fare molto di più, probabilmente anche una vittoria contro la Colombia avrebbe cambiato poco in ottica di avanzamento alla fase successiva, ovviamente la sconfitta contro i padroni di casa per 11-4 ha chiuso anche le poche speranze che era lecito coltivare.
Adesso nella seconda fase un Girone per il piazzamento con Venezuela, Dominicana, Olanda, Guam e Sud Africa. La speranza sarebbe di racimolare almeno 3 vittorie, per concludere al meglio possibile, comunque sia una bella esperienza per dei ragazzi abituati a giocare 10 partite all’anno. Aver giocato la partita inaugurale davanti a quasi 5.000 persone presumo sia un ricordo che non svanirà tanto facilmente.
Vi invito a leggere qualche resoconto sul Sito Federale, apprezzare i toni delle cronache, amnca “destino cinico e baro” ed “il fato ci irride”, poi l’album sarebbe completo. Viene quasi da chiedere scusa allo Schirolone per quanto lo prendevamo per il culo 3 lustri fa quando ad ogni vittoria azzurra era immancabile, ad esempio, un “l’Italia asfalta X”. Riccardone, abbi pietà di noi.
Ma eccoci al capolavoro, perché di questo si tratta: Gara 7 della Semifinale tra Parma e Macerata.
Un minimo di contesto: ho acceso il PC solo al 6° inning, ero a cena da amici e non ho visto nulla prima del sesto attacco. Ho letto in seguito il tabellino, notando alcune chicche (bunt sopra 2-0 con uomo in seconda e zero eliminati, per dire: perché una semifinalista non ha mazze nel lineup in grado di battere non dico una valida -non sia mai!- ma nemmeno una rimbalzante a destra o una volata per portare a casa il punto), ma rimaniamo sul piatto forte.
Per prima cosa, devo essere sincero, mi ha colpito la geniale corsa a casa di Macerata nella parte alta del 7°, dalle riprese live mi era sembrato che Mineo avesse toccato il corridore con il guanto ma la palla nell’altra mano, rivedendo replay da altra angolazione devo ammettere di essermi sbagliato.
Una veloce chiosa: ho visto una quantità di corse scellerate sulle basi da farmi rimanere interdetto nelle poche partite che ho visto dagli spalti o sul web. Ora una volta può succedere, per carità: il coach sbaglia, il corridore ignora il segnale o chissà cos'altro. Succede da sempre e sempre succederà, ma non c'è stata partita dove non si sia visto un potenziale o effetivo out di metri (poi magari arrivato salvo per errata chiamata arbitrale o errore difensivo). Sicuramente dopo i bunt chiamati alla cazzo di cane è l'aspetto più palese dello spappolamento del gioco.
Comunque sia, cambio campo e Parma deve segnare 2 punti con 7-8-9 del lineup altrimenti in finale va Macerata. A questo punto il genio: la panchina marchigiana sostituisce Quattrini (102 lanci) con un pitcher straniero/oriundo (non lo so e non lo voglio sapere), perché noi abbiamo il closer signori eh, mica siamo dei raccattati. Essendo una partita destinata agli Atleti di Formazione Italiana ci vogliono 4 AFI in campo, con questo cambio Macerata non rispetta la regola. Il neoentrato pitcher effettua un lancio ed il Manager ducale esce per mettere la partita sotto protesto: inizia il Circo.
25 minuti di stop al gioco, con gli arbitri a spiegare al Macerata il perché della protesta di Parma, i tecnici marchigiani (ma chi è il Manager dei marchigiani?) ribattono imperterriti ad ogni punto, i commentatori non sanno che pesci prendere.
Ad un certo punto si vede anche il Classificatore Ufficiale in campo a spiegare la situazione, non si sa bene a quale titolo. Dopo 25 minuti di questo spettacolo indecoroso, la mossa geniale della panchina di Macerata, che ha la brillante idea di sputtanrsi da sola, togliendo dal campo il neo-entrato pitcher dopo appena un lancio effettuato, dandosi così definitivamente la zappa sui piedi, dato che una nuova regola pare che obblighi i pitcher ad affrontare almeno 3 battitori (per evitare perdite di tempo con i continui cambi di pitcher che si vedevano in MLB per l’alternarsi di battitori destri e mancini).
Una mossa ingegnosa per due motivi, a parer mio. Il primo è che ormai il danno era stato fatto, un lancio o 100 non avrebbe cambiato nulla, se il Manager di Macerata aveva battezzato quel pitcher per chiudere l’inning e regalare la finale alla formazione marchigiana avrebbe dovuto terminare la partita con quel pitcher. Prova a vincerla sul campo e spera che Parma sbagli qualche punto formale del ricorso o in una decisione favorevole dell’Organo competente. Così facendo, implicitamente, ammette di aver pestato una merda colossale.
Il secondo è che cambiando il pitcher dopo un solo lancio va automaticamente incontro ad un'altra ipotetica protesta parmigiana: se nel caso del numero di AFI in campo poteva esserci una qualche possibile speranza di interpretazione del regolamento, su questo punto è impossibile avere dubbi. Ipoteticamente poteva aver ragione e per sanare la situazione compie una mossa palesemente errata dal punto di vista regolamentare. Chapeau, davvero.
Sarà felice la dirigenza, che si vede svanire dalle mani una finale praticamente raggiunta e che infatti su Facebook manca poco che annunci il suicidio. Questa figura miserrima sarà anche un ottimo biglietto da visita per gli sponsor, che sicuramente apprezzeranno quanto successo ieri sera e non vedranno l’ora di legare il proprio nome a figure del genere. E che dire di qualche ipotetico ragazzo, che magari, entusiasmato dalla cavalcata trionfale della formazione marchigiana, si era avvicinato al nostro sport: uno spot migliore per quel che è il Basegoal non poteva esserci.
La partita a quel punto è davvero un circo: viene chiamato sul monte Doba, freddo, nonostante i 25 minuti di tempo a disposizione per scaldarsi, che non riesce a fermare l’attacco ducale. Entra poi il mitico Mazzocchi, che tra una base, una valida ed un colpito, riesce a consegnare la vittoria sul campo a Parma, che quindi raggiunge in finale San Marino, in una finale fotocopia rispetto a quella del 2022.
Incredibili i toni dei commenti che si leggono sui social: dai matti malati di mente che accusano Parma di aver comprato gli arbitri (per quanto i ducali erano a conoscenza della strategia di Macerata), a quelli che lamentano scarsa sportività dei ducali, a quelli che colpevolizzano gli arbitri, rei di non so bene cosa per quanto riguarda la durata dell’interruzione (viste le ripetute proteste marchigiane non è che potevano portare di peso i tecnici nelle panchine e chiamare il playball), quelli che invocano Mazzieri che monderà lo mondo, quelli che se la prendono con la FIBS (mah!), quelli che -incredibile- chiedono azzeramento di ogni tutela per gli atleti italiani e via con tutti stranieri.
Anche in queste semifinali grande assente il pubblico, sia sugli spalti che online: picchi delle sfide i 500 di Gara1 a Bologna ed i 520 a Parma di Gara6, la trasmissione di YT di Gara 7 ha poco più di 7.000 visualizzazioni 24 ore dopo l’evento, non credo che il dato si alzerà di molto. Ed è andata bene, immaginati una finale con San Marino e Macerata, con picchi massimi di 150 spettatori.
Signori, davvero, chiudiamola qui. Ammettiamo di essere uno sport per persone con problemi gnoseologici palesi, dichiariamo fallimento umano prima ancora che tecnico, lanciamo una raccolta fondi su GoFundMe e chiamiamo un Commissioner esterno a questo ambiente che provi a rifondarci da zero una volta per tutte.
Ormai i buoi sono scappati, ma tentar non nuoce: gli oriundi sul campo non hanno funzionato, vediamo se funzionano dietro una scrivania.