Ave villici!
Altra settimana di rumba tribale nel regno di Cialtronia, sembra incredibile quante perle ci regali il nostro basegoal nazionale ogni settimana, anche in off-season.
Partiamo subito quindi, che non abbiamo tempo da perdere: si parte subito a bomba con la candidata a Rappresentante degli Atleti in quota Sforza (tal Auletta) che ci propone la sua ricetta per migliorare il nostro movimento, ovvero sia più stranieri ed oriundi in Serie A. Per migliorare il livello, ovviamente. La cosa è affascinante per più aspetti, provo a toccarli tutti: solo qualche giorno fa Sforza si era lanciato sulla sua pagina Facebook in un messaggio strappalacrime in aperta opposizione al tentativo marconiano -fortunatamente fallito- di equiparare gli atleti in base al passaporto. Un vero schifo, dove è il rispetto per i vivai signora mia etc etc? Dopo 2 giorni presenta la Rappresentante degli Atleti che propone di implementare la presenza dei giocatori acquistati dall’estero. Non è semplicemente meraviglioso?
Peraltro temo che ormai il discorso “Serie A di alto livello” abbia completamente travolto ogni rimasuglio di buonsenso che circolava nel nostro piccolo mondo. Credo davvero che qualcuno ci creda seriamente che a comprare stranieri forti (non capendo che con risorse limitate e dovendone comprare 15 all’anno ti puoi permettere -quando va bene- 15 scalzacani che è grassa se hanno visto la Rookie League) il livello si alzi e l’interesse cresca.
E’ la ricetta che vedo applicare dalla fine degli anni ’90, quando proprio il BBC con Jairo Ramos Gizzi riaprì la caccia agli avi e ai passaporti, subito imitata da tutte le altre formazioni che avevano fiutato la mossa sagace: non mi pare abbia funzionato, dopo quasi 30 anni, no?
Perché continuare a perpetrarla, arrivando perfino a commentare sui social come hanno fatto Bissa (presidente Fortitudo) e la Auletta che i giocatori italiani -stringi stringi- più che in Serie A nei gironi marci, mica in quello Elite, non possano ambire? E davvero credete che un campionato di ascari di Rookie League sia “alto livello”? Ora che iniziamo a mandarne almeno uno o due all’anno in Rookie League noi, che siamo l’estrema periferia dell’impero con un settore giovanile che fa ridere i polli? Gli scarti di quella roba lì formerebbe il nostro “alto livello”? Avete visto infatti che successoni di pubblico dall’epoca di Jairo Ramos Gizzi in avanti?
E sempre più furbi prima abbiamo fatto carte false per i documenti per avere oriundi che forse non avevano nemmeno diritto ad essere classificati come tali (boh, i primi che mi vengono in mente Francia e Vigna, ma Dio solo sa quanti ne potremmo citare), poi addirittura creare una normativa (ASI, poi cambiata in AFI) che ci permettesse di tesserare anche gli oriundi di Spagna e Portogallo, tutto pur di non ammettere di aver sbagliato strada. Piuttosto che a misurarci la febbre e prendere atto di aver preso qualche malanno di stagione ci siamo decisi a manomettere il termometro in maniera tale che non segni mai oltre 37. Come siamo volpesi, noi.
Ora siamo al passo successivo, vedo, con una interessante sfumatura da cogliere: la proposta di Marcon, per quanto delirante, permetteva un minimo di quote panda per almeno coloro che avessero il passaporto italiano, la proposta Auletta invece, almeno in linea teorica, propone un campionato interamente di ascari raccattati non si sa dove e non si sa con quali soldi. Eh già, quando lo propone Marcon è tuttomerda&tuttoschifo, solo che il problema evidentemente è che era una proposta troppo limitativa.
MI-TI-CI
Peraltro chissà se -fattivamente- questa proposta sia applicabile: non è vincolante la normativa CONI che impone almeno il 50% di AFI nel campionato di Alto Livello? Sono rimasto un po’ indietro a livello normativo, ma mi pare di ricordare che prevedesse la metà. Magari mi sbaglio, cambia poco ai fini del discorso generale, sarebbe solo una postilla.
Oh, una bella cosa da Sforza: ha reso noto un accordo con un prestigioso College di Miami. Punti principali: utilizzo gratuito delle strutture universitarie e incremento borse di studio per coloro che vogliono provare la strada del College in America. Ho spesso criticato Sforza, sia per forma che contenuti, ma in questo passaggio mi è piaciuto.
Da Grosseto, sponda BSC, arriva la news del termine del sodalizio con il Manager Cappuccini. Sinceramente non la reputo sta perdita clamorosa, devo essere sincero: da quel che ho avuto modo di vedere non mi pare che fosse sto luminare, mettiamola così. Dalla costruzione del roster alla gestione della partita mi pare abbia mostrato lacune evidenti anche per lo scalcagnato mondo del basegoal italiano. Eppure, si dice, ci sono state offerte da BBC e Macerata (grazie di nuovo per tutto, davvero) per ingaggiarlo a fine stagione.
Comunque in alto i cuori, i nomi dei papabili successori per la panchina del Grossetino sono quelli di Biagioli, D’Auria e Mazzanti, non mancherà il divertimento. Viene annunciato proprio oggi che il nome del successore di Cappuccini sarà comunicato alle masse festanti il 5 di Novembre, con un bell’aperitivo al Caffè Carducci. Alè.
Si rimane in Maremma, con Claudio Mele (ex presidente Rosemar) che invoca sul Tirreno la fusione tra BBC e BSC, che -cito- “rischiano di scomparire per la testarda presunzione di farsi la guerra, piuttosto che unire le forze”. Mica come fece lui, che fece scomparire il Rosemar (bruciandosi mezza Nazionale Juniores) per tesserare Luciani, Bindi, Ermini Sr., i Ciacci, Montanelli, Beltran, Alagna, Cappuccini, Mazzanti, Salciccia, Gianni Ricci, Origlia, Colaceci, Morreale, Liddi etc etc per andare in A1, chissà con la speranza di far cosa poi. Ah, ovviamente nemmeno riuscendo a vincere l’A2 -per tre anni a fila- nonostante i nomi citati.
Dal grottesco passiamo al tragico, ovvero al sito federale, che per l’articolo di oggi è la fonte primaria di notizie e spunti. Ah, una precisazione, visto un veloce battibecco con Sforza sul web: io non ho alcun problema a criticare l’attuale presidenza FIBS, che reputo indecente, proprio per questo speravo nelle candidature e nei programmi dei candidati alla successione. Visto quanto emerso mi è totalmente indifferente chi poggerà le natiche sul trono di Viale Tiziano, per me nessun candidato propone un qualcosa di minimamente vicino al “serio”: mi godo il cabaret facendo dei grossi sorrisi.
Partiamo con la prima chicca: come vi avevo detto qualche post fa è stato trovato l’accordo con Macron per la sponsorizzazione. Una sponsorizzazione tecnica di un anno per un valore che sfiora i 500.000, ci dicono. Non è tanto questo quello che vorrei sottolineare, quanto un veloce passaggio di Marcon:
Quando, nel 2016, sono stato eletto alla presidenza FIBS – aveva ricordato Marcon – ho trovato le Nazionali praticamente senza dotazioni e senza un contratto, al punto che decidemmo di produrre in proprio tutto l’abbigliamento per avere il tempo di proporci sul mercato ad eventuali sponsor tecnici.
Eppure i vari Pangloss sono mesi che ce lo fanno a sushi con l’epoca fraccariana, notoriamente il migliore dei mondi possibili, ove tutto brillava di luce propria, le vallate erano verdi e non mancavano mai il latte ed il miele. E che appeal -all’epoca- avevamo, ci viene ripetuto: talmente tanto che nemmeno si degnavano di voler stare sulle nostre casacche le marche di abbigliamento tecnico. E nonostante fossimo stati Campioni d’Europa, al WBC e -udite udite- anche medaglia di bronzo all’ultima Coppa Intercontinentale.
Non che sia andata particolarmente meglio 8 anni dopo, intendiamoci: l’offerta della Macron sarà l’unica arrivata sul tavolo di Viale Tiziano, non esattamente indice di salute.
Passiamo poi alla tabella utile al fine di compilare la graduatoria per i ripescaggi, la trovate qui:
https://static.wbsc.org/uploads/federations/2/cms/documents/bd655d2f-66f9-cfc3-481d-20a9351ddb91.pdf L’avere 3 formazioni giovanili nell’annata appena finita e avere rinnovato le iscrizioni delle medesime giovanili per la stagione futura comporta 3 punti in totale, lo stesso dell’aver disputato una semifinale playoff per il passaggio di categoria. Direi che forse c’è da rimettere mano anche a questa tabella, perché non è pensabile che una categoria giovanile fatta e confermata per l’anno successivo valga meno di una semifinale playoff per la Serie B, magari. Chissà se qualche candidato alla Presidenza ci ha pensato.
Qui invece la procedura che ha portato all’esclusione dalla corsa elettorale del Vergara Raffaelli, animatore della campagna elettorale di Sforza:
https://static.wbsc.org/uploads/federations/2/cms/documents/92c6d282-684b-b673-dc3e-c6d0460a82c6.pdf una vertenza per un chiodo di 6.000 e rotti euro quale ultimo presidente della Pro Roma, appelli e contrappelli. Una bella storia di sport, insomma, molto istruttiva.
Il vero colpaccio però è la lettura di questo, ovvero sia il verbale dell’ultimo Consiglio Federale:
Intanto per le elezioni del 16 Novembre si spendono 6.000 più IVA per sala convegni e 7.500 più IVA per il servizio di votazione. Non ho idea dei prezzi di servizi elettorali elettronici, 6.000 euro per un giorno e mezzo di sala convegni tesa ad ospitare un 150 persone non mi pare un brutto affare.
Poi si scade nel truce, prima con il famoso Modello di Impegno al Tesseramento, approvato all’unanimità. Dal verbale traspare chiaramente come il focus sia solo sulle società, zero interesse sulla mobilità del giocatore. Ah, ma adesso sentirete le sfuriate dei vari Sgnaolin, Auletta, Costa, Corbo etc etc. No?
Ma è un crescendo rossiniano, passiamo al Torneo delle Region si legge:
Il Presidente prosegue specificando di aver parlato con le società della Sardegna e mette a conoscenza che il Presidente del Comitato Regionale, Lucio Silvetti, si è tolto dalle comunicazioni relative all’organizzazione poiché, secondo lui, non si potrà organizzare la manifestazione.
Come si fa a non amare Cialtronia? Tuttavia, nonostante quanto sopra viene deliberato quanto sotto:
l’organizzazione del Torneo delle Regioni 2025 in Sardegna dal 5 all’8 giugno 2025, subordinatamente alla verifica all’inizio del 2025 dei presupposti economici in termini di contributi a copertura dei costi e dell’adeguatezza degli impianti sportivi.
Promettere, promettere, promettere. Poi si starà a vedere.
Il capolavoro comunque è nella sezione successiva, quella dedicata all’Accademia, il punto 5.J. In sintesi: naufragata ipotesi Accademia Nazionale a Nettuno (il Borghese non è in condizioni degne) quindi si va di nuovo con le Accademie Regionali, di cui 2 Itineranti, stile arte circense. Ma è tutto il contesto che è bellissimo: il top è quando si legge che i documenti che vengono consegnati ai Consiglieri Federali alle 11:45 del giorno del Consiglio, ma vi invito a leggervelo tutto, in autonomia, magari sorseggiando un buon vino per gustare pienamente questo capolavoro: sono poche righe, massimo una paginetta, ma è sicuramente la cosa più bella che leggerete in giornata.
Trovo incredibile che questo punto non sia stato azzannato dai vari Mazzieri e Sforza (ormai Condipodero non lo conto nemmeno più, con tutto il dovuto rispetto), così informati sulla nuova formula della Serie A e sulla questione AFI tanto da anticipare persino l’uscita di questo Verbale, ma che non hanno speso una parola su questa vicenda che definire ridicola è riduttivo. Questioni di priorità, evidentemente.
Dunque vediamola questa famosa DAA che ha scatenato così tanto malumore: vediamo cosa norma per il 2025, che già da adesso si preannuncia un’annata meravigliosa. Partiamo dalla definizione di AFI, che tutti giurano voler cambiare ma nessuno indica come. Attualmente la situazione è questa:
Atleta senza distinzione di cittadinanza con almeno 3 anni di tesseramento anche non consecutivo entro l’anno solare in cui compie il 23° anno di età. Per tutti i nuovi tesserati dal 2022 in avanti l’acquisizione dello stato AFI avverrà se maturerà 4 anni di tesseramento, anche non consecutivi, entro il 21° anno di età. Il Roster, di massimo 26 giocatori, deve essere per il 50% composto da atleti AFI. Il lineup deve avere almeno 4 AFI.
Mi pare ci siano ampi limiti sui quali lavorare, ok la proposta FIBS era una merdata, abbiamo appreso la ricetta di Sforza (todos caballeros, almeno per la Serie A), mentre è ancora ignota la ricetta di Mazzieri, ma “è interessato a cambiarla”.
E la formula? La grande mancanza di rispetto? Triplo incontro, come ora, 7 inning, come ora. La novità è nel predisporre due gironi (A e B) da 4 con andata e ritorno ed un intergirone, se i conti non mi ingannano si tratta di 27 partite. Si inizia il 18 Aprile e si finisce la regular il 21 Giugno, anche peggio del previsto. Alla fine tutti ai playoff, queste 27 partite contano solo al fine di determinare la posizione in classifica: non c’è possibilità di retrocessione. Oh, a me sta benissimo (dico sul serio, sono per abolire promozioni e retrocessioni, ovviamente legato a benaltro che il mero risultato sportivo sul campo), ma il Coni che ne pensa? Perché Grosseto -ipoteticamente- non deve poter retrocedere?
I gironi dei poveri invece (C, D, E, F) giocheranno su doppio incontro a 9 inning. Alla fine della regular le prime due classificate di ogni girone accederanno agli Ottavi di Finale (novità assoluta, per quanto mi ricordi), mentre le altre saranno relegate alla Poul Retrocessione.
Vediamo un attimo i playoff, il primo turno, gli ottavi, saranno al meglio delle 5. Si inizierà il turno in casa della squadra del girone dei poveri, con il serio rischio di veder giocare il 5 luglio, sabato, alle 15:00 (assai invitante come orario) e la domenica mattina alle 11:00 (altro bocconcino da ghiotti). Semplicemente incredibile: tafazzismo in purezza.
Le vincenti vanno ai Quarti, le perdenti in uno strano calderone che servirà a formare i Gironi Elite del 2026. Dai quarti in poi si gioca al meglio delle 7 partite, sempre sui 7 inning. Che pare brutto giocare a baseball almeno per i playoff. Gara 7 della finalissima è prevista per il 7 Settembre, come termine ultimo.
Il primo gioiellino è il Girone di formazione dei Gironi A e B del 2026: il primo turno mette di fronte le perdenti del turno degli Ottavi, si gioca al meglio delle 5 partite su 7 inning. Le perdenti finiscono la stagione al 3 di Agosto, così almeno non ci si pensa più. Poi spazio ai tornei? Le vincenti invece passano alla II° fase, sullo stesso format, dove incontreranno le escluse dai Quarti. Chi uscirà vincente da questo serrato duello avrà diritto a far parte dell’eletta schiera dei Gironi A e B del 2026.
La Poule Retrocessione invece si svilupperà addirittura su 3 fasi, sempre al meglio delle 5 e su 9 inning: nella prima fase chi vince è salvo e al 12 di luglio si è levato il pensiero del baseball per il 2025, in nemmeno 4 mesi ci si leva il dente, mentre invece chi perde continua l’agonia. Nella II° fase della Poule Retrocessione si sfidano le perdenti del primo turno, chi vince è salvo, chi perde scende alla III° fase, che entro il 10 Agosto ci dirà chi sono le sventurate formazioni che precipiteranno nella Seire B 2026.
Poi io non ci volevo credere ma sono riusciti a peggiorare ancora il tutto: la Coppa Italia sarà a totale capriccio delle formazioni, se hanno voglia, il come si starà a vedere. Anche qui leggete per credere.
Ripeto, come fate a non volere bene a Cialtronia?