E' quasi Magia, Gionni

Enrico Luschi • 21 luglio 2024

Guardate quanta bella robina

Ave villici!

Scusatemi ero nuovamente in ferie (quando uno è signore…) e mi sembrava brutto perdere del tempo a Bordeaux per scrivere del baseball italiano. Appena rientrato nella torrida Italia eccomi pronto a calzare i panni dell’ineffabile espertone del Vecchio Gioco. 
E allora via, un bel respiro profondo e scendiamo nell’abisso.

E’iniziata la prima settimana di stop del magnifico Campionato di Basegoal Italiano, ma è una settimana scintillante. Ampio il bouquet di rose da cogliere, tanto che non si sa bene da cosa iniziare.

La prima news è l’esonero di Oberto dal ruolo di Manager del derelitto BBC Grosseto, fatali le 6 sconfitte consecutive con Macerata e BSC, dopo un inizio di girone di ritorno appena più presentabile del patetico girone di andata. News nella news il suo sostituto è Olivelli, l’ex DS dimissionario, che in un articolo di baseball.it dichiara quanto segue:

«Il problema maggiore – dice  Olivelli, parlando come direttore sportivo –per Junior Oberto è stato la mancanza di tempo, a causa del lavoro che non gli permetteva di essere sempre al campo durante gli allenamenti con il resto dello staff e questo fatto alla lunga ha creato problemi».

«C’era bisogno di uno scossone – aggiunge Olivelli – per affrontare le partite più importanti della stagione. Il gruppo ha bisogno di ritrovare serenità, ripartendo con nuovi stimoli e un rinnovato entusiasmo.”

Solo qualche chiosa veloce: Oberto lavora dove lavora da prima della nomina a Manager del BBC, probabilmente la problematica lavorativa è stata sottovalutata da chi lo ha scelto. Così come qualche responsabilità del risultato sportivo e della scelta dei giocatori (Carbo che è una brutta persona e ci tradisce fuggendo, Herrera che sfoggia una stagione da .265 nel box e .950 in difesa, un monte con una ERA complessiva di 6.35 rincorrendo inattivi da lustri e peones vari dal campionato spagnolo) il DS l’avrà avuta. Nonostante le sue dimissioni-non dimissioni, la dirigenza, al momento del legittimo esonero di Oberto, chiama in panchina Olivelli, alla sua prima esperienza da Manager. Tutto molto bello, non trovate?

Si è disputato il turno preliminare dei playoff: Nettuno, con diverse assenze per l’Europeo U18 in Germania, ingaggia Anthony Conception e l’ex Parma Danny Rondon. Anthony Conception (picco in carriera: Singolo A), 29enne esterno venezuelano, risulta inattivo dalla Winter League 2020, mentre Rondon è un giovane prospetto 37enne che ha toccato al massimo anche lui il Singolo A, poi una lunga e non esattamente memorabile carriera in Venezuela da rilievo. Nel 2021 e nel 2023 si è visto a Parma, con numeri semplicemente aberranti, anche vista la formula del campionato che per mesi ha di fatto messo di fronte formazioni di A1 contro formazioni di A2. Viene da una Winter League da 6 di ERA e 2 di WHIP. Ottimo scouting per il Grande Nettuno.

Nonostante questo il turno contro Collecchio è stato superato, quindi Nettuno entra ai play-off, così come Reggio Emilia, che ha annientato Rovigo 2-0. Rovigo per l’occasione ingaggia qualche peones, forse come gesto di stima e ringraziamento nei confronti di coloro che lo hanno portato, per la prima volta nella sua storia, alla possibilità di giocarsi le fasi finali del Campionato Italiano. Da segnalare l’interessante prospetto sul monte di lancio che risponde al nome di Luis Angel Acevedo Sanchez, che nei due turni dei playoff per i quali è stato ingaggiato è riuscito (in 4 inning) a concedere 10 valide, 6 basi, 1 wp, 1 colpito e 2 balk per -figuratevi- appena 7 punti subiti.

Reggio Emilia è l’altra promossa alla fase finale, scorrendo il roster noto una marea di nomi che sanno molto di All-Star oriundi. Perché una formazione che ha questo budget per i giocatori (ed un campo che ricordo illuminato) non dia disponibilità per giocare in Girone Elite è un bel mistero, ci fosse qualcuno che avesse in mente di presentarsi alla poltrona di Viale Tiziano potrebbe addirttura studiare una formula che impedisse robe del genere: All-Star di oriundi in A2, oltretutto nell’unica isola felice del baseball italiano, è veramente roba da chiodi.

Nel secondo turno quindi le maremmane hanno incontrato Rovigo e Collecchio: 2-0 secco per ambedue le sfide e festa finita. Finita definitivamente anche la favola del BSC con i giovani in campo etc etc. Altra informata di giocatori da oltreoceano, ormai nel lineup si contano solamente 2 giocatori provenienti dal vivaio: ottimo! A sto punto, davvero, si uniscano le forze con il BBC, invece di spendere la cifra che viene spesa per 35 stranieri si unisca la potenza economica e si comprino quei giocatori necessari a metterne in campo 9 per vincere LO SCUDETTO! Ha funzionato talmente bene l’ultima volta col Banchi, perché non riprovarci nello stesso identico modo?

A proposito: tagli ovunque anche tra le magnifiche 4, rimpiazzi che ormai al 90% vengono dal Campionato Spagnolo se va bene o da anni di inattività.

Si è dimesso lo staff della Nazionale U12, a seguito del quarto posto all’ultimo Europeo, su Facebook i 3 tecnici hanno rilasciato il seguente comunicato, che riporto integralmente:

Buongiorno a tutti.
Siamo Stefano, Simona e Alessandro di ritorno dal nostro 7º Europeo.
Può sembrare strano a dirsi ma questo è stato il nostro Europeo più bello.
I tedeschi sono stati impeccabili nell’organizzazione: un terreno di gioco da favola, un’atmosfera da Little League World Series ed una gestione dentro e fuori dal campo che non ha lasciato spazio a critiche; anche i ragazzi sono forse stati i più belli di sempre e non ce ne vogliano quelli delle precedenti sei nazionali che abbiamo portato in campo. 17 ragazzi ideali, sempre educati, mai fuori dalle righe. In 12 giorni non li abbiamo praticamente mai dovuti sgridare. Irreprensibili. In campo non hanno mai mollato. Anche di fronte ad avversarie obiettivamente più forti e a risultati inequivocabili hanno sempre lottato fino alla fine dando il 110%. Forse per il primo anno non abbiamo nulla da recriminare né nei loro confronti né verso noi stessi. Non abbiamo mai avuto controversie all’interno dello staff, bensì discussioni costruttive seguite da decisioni prese all’unanimità e unione ed unità in ogni scelta.

Nonostante tutto questo però abbiamo ottenuto un quarto posto Europeo che proprio non ci va giù. lI baseball è cambiato e così è per il baseball giovanile. Dobbiamo prenderne atto. Abbiamo debuttato in questa competizione nel 2017 e lì abbiamo provato l’esperienza di un torneo di club giocato però da squadre nazionali che andavano in campo con due allenatori e un dirigente, che dormivano in tenda, che giocavano la loro partita quotidiana dopodiché non si pensava più ad altro fino al giorno dopo.

L’ingresso dell’Italia in questo sistema ha segnato un epocale cambiamento all’interno della competizione per tecnica e mentalità. Siamo arrivati con uno staff e non solamente con degli allenatori: medico, fisioterapista, addetto stampa e un anno addirittura con la cuoca. Abbiamo introdotto nella competizione lo scouting, le spraychart, le chiamate dei lanci per giocare i battitori e posizionamenti difensivi ad hoc per ogni battitore avversario visionato. Le altre nazioni, a ruota ci hanno seguito e si sono adattate.

Negli ultimi anni però è successo qualcosa a cui non abbiamo saputo più rispondere.Le altre nazioni hanno portato un’ulteriore innovazione alla quale non abbiamo saputo adattarci. Sono arrivate nel torneo programmazione, pianificazione, progettualità e obiettivi a lungo termine che hanno a loro volta contribuito ad un ulteriore innalzamento del livello tecnico (e atletico!!!) a cui non siamo riusciti a stare dietro.
 
Quest’anno abbiamo visto per la prima volta delle fastball tra 65 e 70 mph. In precedenza solo un lanciatore, Italiano e unico caso, aveva raggiunto le 67 mph. Per la prima volta abbiamo visto gli slider. L’esplosività e la potenza nello swing erano degne delle super potenze viste ai mondiali e non erano frutto di un singolo talento o di un ragazzo dallo sviluppo precoce bensì di più giocatori in ogni singola squadra frutto quindi di un metodo di lavoro preciso e sistematico. Si sono visti degli atleti correre in prima con dei tempi tali da vanificare gli sforzi del più preparato degli interni italiani.
Le tre nazioni che ci hanno preceduto nella classifica hanno attuato dei progetti di sviluppo del settore giovanile e del talento per i quali la partecipazione all’Europeo di categoria rappresentano solo la punta dell’iceberg e il coronamento di un percorso.

La Germania in questo la fa da padrona con la sua accademia nella quale i talenti vengono seguiti già dai 10-11 anni, portati in giro per l’Europa e per il mondo a competere, arrivando qui già pronti a stare in campo.
La Repubblica Ceca la segue a ruota con le sue accademie e qualche torneo Europeo. I ragazzi Cechi quest’anno hanno partecipato al Camp MLB allenandosi e giocando insieme già dallo scorso luglio.
Poi c’è l’Olanda che con il suo crowdfunding ha selezionato i 15 ragazzi per l’Europeo facendoli lavorare e giocare insieme una volta a settimana negli ultimi 3 mesi.

C’è poi L’Italia che dopo ben sei inutili tryout (quest’anno ribattezzati draft) a cui poteva partecipare chiunque, di talento o meno, ha stilato una lista di 30 atleti con i quali formare una squadra che, con soli quattro giorni di preparazione, è poi partita alla volta di Paderborn.

Questo metodo di lavoro è ormai obsoleto. Poteva funzionare in passato quando sette anni fa andavamo ad affrontare delle squadre di club vestite da nazionale per poi farci prendere a schiaffi ai mondiali.
Ora che queste Nazioni si sono adoperate nel creare programmi di sviluppo del talento che hanno già dato i loro frutti a livello Europeo siamo sicuri che già dal prossimo mondiale qualche frutto, seppur ancora un po’ acerbo, inizieranno a raccoglierlo anche lì.

Siamo certi che se l’Italia di quest’anno o quella dello scorso anno avesse disputato l’Europeo 2017-2018 o 2019, l’avrebbe vinto ugualmente.
Noi non siamo andati indietro. Non sono i nostri ragazzi che sono meno preparati di quelli degli anni precedenti. Sono le altre nazioni europee che sono progredite colmando e superando il gap che c’era con quell’Italia quattro volte campione d’Europa e che stanno ora lavorando per colmare il gap che rimane con le potenze mondiali mentre noi stiamo fermi a guardare.

In questo contesto non ce la sentiamo più di andare avanti.
Non ce la sentiamo più di portare una squadra in giro per l’Europa a non competere. Preferiamo tornare all’attività dei nostri club e provare nel nostro piccolo a dare una spinta alla ripartenza del baseball giovanile perchè sappiamo anche che in Italia i mezzi ci sono. I giocatori ci sono. C’è il talento ma perché questo possa emergere deve essere coltivato con programmi seri. Sia ben chiaro che non siamo per la specializzazione o la selezione precoce. Crediamo però che il lavoro svolto dal movimento per aumentare la quantità e l’avviamento al gioco dei partecipanti debba correre di pari passo con quello sulla qualità.

Crediamo che nessuno debba essere lasciato indietro nei club ma anche che chi ha potenzialità debba ricevere tutti i mezzi e le opportunità possibili per poterlo sviluppare al meglio e farlo emergere e in questo i club necessitano di supporto. Queste non sono solo le nostre dimissioni ma anche un grido di allarme per richiamare l’attenzione verso il baseball giovanile italiano.

Non siamo contro nessuno.
Non siamo, in questo periodo di elezioni, a favore di qualcuno.
Siamo PER il nostro baseball e CON chiunque lo abbia a cuore mettendoci a disposizione per un confronto costruttivo sullo stato del nostro movimento giovanile.Ringraziamo la Federazione per l’opportunità che ci ha offerto in questi anni. Ringraziamo le famiglie per la fiducia dimostrataci nell’affidarci i propri figli. Ringraziamo le Società per averci affidato i propri giocatori.
Abbiamo fatto di tutto per non deludervi e speriamo di esserci riusciti.
Sempre forza Italia.
Viva il baseball!

Stefano Burato
Simona Conti
Alessandro Rosa Colombo

Mi sembra non ci sia bisogno di commenti. Anzi, solo uno: dovrebbe essere uno spunto di riflessione e dibattito, perché dice molto di quel che siamo e di quelli che siamo, invece rimane affidato ad uno sfogo su Facebook. Baseball.it si guarda bene dal pubblicizzarlo e anche sul sito FIBS praticamente nulla è trapelato. Anche questo dice molto di quel che siamo e di quelli che siamo. Avanti così.

All’Harlem Week l’Italia speriamentale ne prende un secchio e un paniere più o meno da chiunque e finisce in ultima posizione. A proposito: il buon Mike Piazza, quello che paghiamo per fare il Manager della Nazionale, nell’unica settimana dell’anno di grazia 2024 in cui doveva fare il Manager della Nazionale dice che aveva judo e quindi è andato Poma a fare le veci del Manager tanto tanto affezionato alla Maglia Azzurra.

Nel campionato Europeo U18 l’Italia torna a vincere dopo svariati anni. Girone dominato, poi una partita molto difficile contro Inghilterra in semifinale, risolta con un doppio walk-off al primo extra inning. Il trionfo in finale contro i padroni di casa della Germania è una boccata di aria pura per un movimento agonizzante che rifiuta di prendere coscienza del problema.

In questo marasma, una delle poche cose positive è la promozione in AA di Samuel Aldegheri, pitcher nel farm-system dei Phillies. A memoria mia è il terzo atleta italiano ad arrivare al AA, vera porta d’ingresso per le Major.

E il bello ha da venire.

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